sabato 30 aprile 2011

Il mio Karol

Domani Giovanni Paolo II sarà beato, ed è tutta una corsa a descrivere il proprio Karol personale, cioè gli aneddoti che molti hanno, riferiti a lui. Faccio anch'io la mia parte. Ho incontrato per la prima volta Karol Wojtyla, allora vescovo di Cracovia, nei primi mesi del 1978, nella piccola chiesa dell'Università Cattolica di Milano. Era stato chiamato ad un convegno e ad una celebrazione eucaristica. Mi pare di ricordare che sono rimasto sino al termine della Messa. Quando è stato nominato Papa, il 16 ottobre di quello stesso anno, ero a militare a Merano. Poi l'ho visto ancora da vicino alla fine di aprile del 1980, quando noi della Comunità Shalom siamo andati a Roma, per il nostro decennio. Se guardate a destra della foto, proprio sul bordo, si vede soprattutto il mio naso invadente. Poi basta sino al 2 novembre del 1984, quando Karol Wojtyla ha camminato lungo la rizzàda del nostro Sacro Monte. L'ho anche fotografato. Mi ha sorpreso il suo passo lungo, atletico, senza fiatone. E poi ho letto molti suoi libri, a partire da quell' AMORE E RESPONSABILITA', un volume dalla copertina nera, assai difficile, che ci era stato consigliato come lettura in preparazione al matrimonio. Per fortuna Carla mi ha dato una mano ad interpretare i pensieri filosofici e teologici di quel Papa polacco, che mi è stato subito simpatico perché grande sportivo.

Speciale Elezioni 7

Termino questo mio sintetico spazio elettorale con l'ultimo candidato sindaco, Carlo Scardeoni (eccolo in una foto di Carlo Meazza), e con la sua lista, 'Federazione della sinistra'. Conosco bene Carlo Scardeoni e conosco bene anche il suo paese di nascita, Goito, nel mantovano. L'ho seguito da consigliere comunale di Rifondazione Comunista, ai tempi del sindaco Fassa e del sindaco Fumagalli, e poi come editore di Arterigere. Fra i candidati consiglieri conosco Giovanni Franco detto Franco Giannantoni e Francesco Girotto.

La vigilia

Il 30 aprile del 1981, trent'anni fa, vigilia del mio matrimonio, dopo cena volevo portare la mia bici da corsa nella nuova casa, da Biumo a Sant'Ambrogio. E così ho preso e, pedalando lentamente, mi sono avviato verso la collina. Ricordo con nitidezza la sensazione di dolce distacco: lasciavo 25 anni di vita in un certo modo, per altri anni di una vita diversa, completamente diversa. C'era gioia ma insieme un velo di timore, che scendeva insieme alla sera. Una quiete profonda, la consapevolezza di una scelta decisiva. Anche qualche brivido. Ho lasciato la mia Olimpya nella cantina del nuovo appartamento, vicino a Villa Toeplitz, e sono tornato a piedi, nel buio, a passo veloce. Verso la mia ultima notte senza Carla.

in foto: 1 maggio 1981, ippodromo delle Bettole, festa di nozze

Speciale Elezioni 6

Come già scritto qui, conosco bene Luisa Oprandi, soprattutto per la comune militanza giornalistica al settimanale 'Luce'. E' appoggiata da quattro liste. Dunque, non conosco nessuno della Lista Italia dei Valori-Di Pietro. Del PD, invece, conosco Fabrizio Mirabelli, Vincenzo Barattucci, Paolo Cipolat, Giampiero Infortuna, Fabrizio Mannoni (mio ex alunno alla Varesina), Francesco Maresca, Roberto Molinari, Daniel Yapi Yapo. Della Lista Sinistra Ecologia e Libertà conosco Rocco Cordì, Adriano Gallina, Angelo Zappoli. Infine, della Lista Varese&Luisa conosco Stefano Affolti (anche lui ex Luce), Ovidio Cazzola, Cesare Chiericati, Silvano De Prospo, Daniela Raffaella Tam, Roberto Gervasini (grande atleta!), Maurizio Tortosa, Marco Viganò e Daniele Zanzi.

Che fatica!

Le ragazze dei 300: Carolina Sassi (a sinistra) e Charlotte Ovalle. Sono appena arrivate. Che fatica!

Il volo di Lara

Lara Bucciarelli, la ragazza volante. Terza nel salto in alto con un metro e quaranta. Eccola in volo.

A pochi centimetri

A pochi centimetri, sempre, dai 5 metri nel lungo. Ma arriveranno. Comunque è arrivato il secondo posto per Marco Campana.

Sabato: lettera ai giovani

Cari giovani,
state in movimento. Quando, al pomeriggio, vi prende la 'non voglia', la testa è pesante, i pensieri si appiccicano, no, non mettetevi a dormire, non mettetevi al computer né davanti alla tele; uscite, camminate (anche se piove, basta l'ombrello), correte, andate in bici, respirate, ossigenatevi. Un'oretta al giorno di sport, festività comprese. Col movimento si muoveranno anche i pensieri.

venerdì 29 aprile 2011

Le pesiste

Eleonora Molina (a sinistra) e Veronica Bossi, le nostre pesiste.

Giulio d'oro

Giulio Carcano, primo nei 100 ostacoli: medaglia d'oro.

Un grande trecentista

Solo il 'gigante' dell'IC di Azzate è riuscito a battere il nostro Andrea Tomasina, secondo sui 300 con una prova di carattere.

La fatica di Camilla

Chi fa i 1000 metri merita un applauso in più. Brava Camilla (eccola al passaggio dei 600, maglia verde) e brava anche Alessia.

La 'lunga' Silvia

Silvia Difonzo (a sinistra), seconda nel salto in lungo con un balzo di 4 metri e 19. A premiare il mitico prof. Volpi, grande saltatore in lungo in anni giovanili.

Francesca over 40

Ancora una volta la piccola Francesca Marussi, classe 1999, ha superato i 40 metri nel vortex: terza con oltre 42 metri di lancio.

Eleganza


E' vero, la Vidoletti come squadra non ha vinto, ma in un'ipotetica classifica dell'eleganza, non avremmo avuto rivali!

Brava, Carolina

Carolina Sassi, terza nei 300 con un tempo vicino ai 48". A me è toccato l'onore di premiare le trecentiste, quindi mi spetta la foto di rito.

Una 4x100 velocissima

Ecco la staffetta 4x100 Vidoletti 'cadetti', che stamani ha meritato il 2° posto nella finale provinciale. Il loro tempo, di poco superiore ai 50", è la seconda prestazione negli ultimi trent'anni di staffette Vidoletti. Da sinistra: Nicolò Savo, Marco Campana, Andrea Giardini e Kevin Impedovo. Con loro il prof. Enrico Piazza, senza dubbio fra i migliori preparatori di staffettisti in circolazione.

Una 4x100 speedy

Ecco le quattro 'cadette' della staffetta 4x100, neocampionesse provinciali con un tempo di poco superiore ai 55", una delle migliori prestazioni nella storia della Vidoletti. Da sinistra: Cristina Redaelli, Lara Bucciarelli, Veronica Bossi e Silvia Difonzo. Una staffetta eccezionale.

Bravissimi

Lo squadrone Vidoletti ha lasciato il segno anche nel nuovo e bell'impianto di Sacconago di Busto Arsizio. Seconde le 'cadette' e terzi i 'cadetti' alle finali provinciali dei Giochi Sportivi Studenteschi di atletica leggera. Bravissimi!

giovedì 28 aprile 2011

Speciale Elezioni 5

Conosco Alessio Nicoletti, leader di Movimento Libero. L'ho seguito per anni in Consiglio comunale, anche come assessore. Conosco poi il capolista Bruno Belli, uomo di vasto sapere, organizzatore dei noti Caffè della Cultura del venerdì, ai quali ho avuto il piacere di partecipare, parlando della mia avventura letteraria.

Speciale Elezioni 4


Non conosco personalmente il candidato sindaco Mauro Morello, sostenuto da tre liste: Fli, Pri e Udc, Fra i candidati di queste tre compagini, vediamo...del Fli Salvatore Giordano, del Pri nessuno, dell'Udc Enrico Ottolini e stop.

mercoledì 27 aprile 2011

Meazza on line

Nel post sottostante, riguardante la grande foto di Carlo Meazza, ho dimenticato di segnalare il suo sito, che merita una visita: www.carlomeazza.it

Un libro da leggere

Bè, se avete voglia di protestare contro Dio, leggetevi 'Giobbe' di Roth. Se avete voglia di miracoli, leggetevi questo 'romanzo di un uomo semplice'. So bene che molti fra coloro che amano leggere l'avranno fatto, perché questo è un romanzo notissimo. Parlo per i pochi che ancora non lo conoscono. E' un piccolo (195 pagine) grande libro.

La superfoto di Carlo

E dopo la megafoto 'Alpi e Prealpi dal Campo dei Fiori', il mio amico nonché fotografo professionista Carlo Meazza ha realizzato un'altra superfoto a 180°, 'Montagne e laghi dal Mottarone (1492 m)' Tre metri di foto, nata dall'assemblaggio di 8 fotogrammi, realizzata nel febbraio del 2010 dalla cima del Mottarone, con una digitale Nikon D 700, obiettivo PC Nikkor 85mm. Dice Carlo: "L'immagine riprende una vasta regione d'Europa, compresa fra monti, fiumi e laghi, dove le Alpi, nel corso dei secoli, non hanno mai rappresentato solo una barriera, ma offerto anche vie di scambi commerciali e culturali tra popoli diversi."
L'individuazione dei nomi, delle altezze delle montagne e dei luoghi è stata fatta in collaborazione con Enrico Piazza, altro mio amico, che su questo blog ho già avuto modo di appellare 'signore delle cime', per la sua abilità non solo nel raggiungere le cime, ma anche nel riconoscerle a grande distanza.

Speciale Elezioni 3

Conosco Raffaella Greco, la candidata sindaco per Unione Italiana e Zona Franca per Greco sindaco: è la mamma di un mio alunno. E soprattutto conosco il capolista, Raimondo Fassa. L'ho seguito passo passo in Consiglio comunale, quando era sindaco, dal '92 sino al 'gran rifiuto', siamo rimasti amici, mi ha abbastanza sorpreso il suo ritorno nell'agone politico, dopo la parentesi come insegnante e avvocato. Degli altri candidati per Raffaella Greco conosco solo Lavinia Limido che, se ben ricordo, è stata una mia alunna.
Conosco solo di nome Flavio Ibba, candidato sindaco appoggiato da due liste, Alleanza di Centro-Pionati e Democrazia Cristiana Lombardia. Fra i candidati di queste due liste conosco solo Antonio Valmaggia, mio compagno di classe al liceo. A meno di un caso di omonimia, se fosse l'Antonio che dico io, non finisce di sorprendermi.

IL RACCONTO DEL MERCOLEDI'

IL CAVALLO

‘A caval donato non si guarda in bocca’

Sono il cavallo Donato. Di nome, di nome, vi prego, non commette anche voi l’errore di tanti, veterinari odontoiatri compresi. Donato perché l’ha deciso mio padre Ippolito (che immaginazione di nome) che venerava suo padre Donato. Donato il nonno, Donato il nipote.

I proverbi sono truffaldini, insidiosi, mendaci e possono far danno, quando si presentano con scritture ambigue.

Basta una D maiuscola o minuscola e cambia tutto. La mia è Maiuscola ma i più non lo vogliono capire.

“Vieni al dunque” direte voi. Qual è, dunque, il motivo delle mie rimostranze?

Un mal di denti, e noi, oltre alla febbre (da cavallo) abbiamo anche grossi denti (da cavallo). I miei sono spesso dolenti. Resisto, costa assai andare dal veterinario. Ma venti giorni fa il dolore s’è fatto assolutamente inconciliabile con la mia quota di pazienza. Sono andato dal veterinario, un certo dottor Casimiro Quagliotti: ditemi, uno che si chiama così non può esser furbo, né tanto meno duttile, elastico mentalmente. Ci si presenta: “Lei è?”

“Donato…e che sono un cavallo mi pare inutile specificarlo.”

“Cavallo Donato?”

Sì…

“Non se ne fa nulla.”

“E perché?”

“Mi dica, con che animo posso guardarle in bocca?”

Perplesso io, eppure me lo immaginavo.

“Vuole che le ripeta il proverbio?”

Non commentai. Mi voltai e scalciai, come si conviene alla mia razza.

Il mal di denti, per fortuna, se n’è andato da sé.

martedì 26 aprile 2011

Speciale Elezioni 2

Credo di conoscere abbastanza bene Attilio Fontana, il nostro borgomastro, di nuovo in corsa per la poltrona di sindaco a Palazzo Estense. Ha frequentato il Classico come me, ma qualche anno prima. Da giornalista l'ho seguito come sindaco, l'ho conosciuto anche come socio Panathlon. Eccoci insieme nel maggio del 2009, una premiazione a Palazzo agli atleti della Vidoletti, in partenza per le finali nazionali dei Giochi Sportivi Studenteschi di atletica leggera e di nuoto. Quando poi ho saputo che aveva sposato una delle più belle ragazze del Liceo Classico, sogno proibito mio e di molti altri 'cairolini', le sue quotazioni sono salite all'istante. E' il candidato del Pdl e della Lega Nord. Del Pdl conosco Enrico Angelini, Giorgio Dewolf, Angelo Motta, Mauro Pramaggiore, Roberto Puricelli, Patrizia Tomassini, Leandro Ungaro. Della Lega Nord Sergio Ghiringhelli, Fabio Binelli e Carlo Piatti (entrambi ex alunni Vidoletti), Gladiseo Zagatto, Alessandra Bortolon, Anna Botter, Enzo Cantoni, Emanuele Monti e Pietro Reina.

Gregory Peck al Golf Club Varese

Ho di recente ricevuto in dono un bel libro sul Golf Club Varese, edito nel 2009, in occasione del 75° anno di vita del noto Club golfistico cittadino. Uno fra i personaggi più in vista che scesero sul green bosino fu senza dubbio l'attore americano Gregory Peck. Così ricorda l'evento Vanna Minetti: "Agli inizi degli anni Cinquanta frequentavo la scuola media al Collegio Roseto di Besozzo. Quando l'attore è arrivato al golf ha messo in subbuglio tutto il circolo perché sopraggiunto senza preavviso. Aveva appena divorziato dalla moglie Greta Rice ed era accompagnato da Veronique Passani, che poi ha sposato, e ricordo che mi aspettava al tee della 1. All'inizio è stata una bellissima partita, poi qualcuno ha chiamato La Prealpina e quindi siamo stati assaliti dai fotografi...'

Speciale Elezioni 1

Quando uno ha davanti la lista dei candidati alle elezioni, cosa fa? Legge per vedere se conosce qualcuno dei papabili. Questo farò io qui, facendo scorrere tutte le liste, nell'ordine che mi ritrovo sul quotidiano La Provincia di Varese. Diciamo che non conosco il candidato sindaco del Movimento 5 Stelle, Francesco Cammarata, né alcuno dei candidati di quella lista. Idem dicasi per Egidio Castelli, del Fronte Indipendentista Lombardia. Conosco abbastanza bene, invece, Mauro Della Porta Raffo (foto da Google immagini), candidato sindaco de 'La Varese che vorrei' e dei Pensionati. Che dire di Mauro? Che sono stato qualche volta nel suo studio, che non mi ha mai invitato nei suoi salotti; la sua straripante autostima non riesce ad essermi antipatica. Ha dato seguito ad una delle sue aspirazioni più note (sapere tutto di tutto), quindi mi pare giusto che si candidi a sindaco della città. Fra i 'suoi' candidati conosco solo Gilberto Macchi. Se non è un caso di omonimia, è il Presidente del Panathlon Club Varese.

lunedì 25 aprile 2011

Sopra, sotto, a destra, a sinistra

Pur non essendo venerdì santo, stamani, facendo sport, pensavo alla morte. E me la immaginavo come una inseguitrice poco gradita. Ai miei alunni, quando faccio i test di velocità, dico sempre di immaginare di essere inseguiti da un ladro o da un animale feroce o semplicemente da un cane rabbioso: così vanno più veloci. Il nostro continuo operare serve a distanziare la triste sorella. Chi si ferma è perduto. In realtà la morte mi pare stia dietro, davanti, sopra, sotto, a destra, a sinistra. Fa quello che vuole. E' sregolata. E il nostro affannarci ha un solo obiettivo: scantonare da quel pensiero.

I soffi dei bimbi

Nella sonnolenza postprandiale del dì di Pasqua, camminavo fiacco lungo la mia via. Illuminati dal sole ecco i semi di taràssaco, riuniti in sferico abbraccio. Fossi stato un bimbo avrei strappato la pianta, soffiato e goduto di quel volo leggero. Oggi ho fotografato ciò che resta del giallo taràssaco. Con gli anni cambiano i piaceri. L'importante è divertirsi. Sempre.

25 aprile

25 aprile 1945: fine di un incubo. Io non c'ero ma ho saputo. Quando penso a quelle sofferenze e alle mie ridicole malinconie, mi scappa da ridere. Sono contento che tutte e tre le mie figlie abbiano vinto il premio '25 aprile', quando erano alle elementari. Le accompagnavo con orgoglio: Santa Messa, giro cittadino a deporre le corone, cerimonia all'Impero. I sindaci si chiamavano Raimondo Fassa e Aldo Fumagalli. Non so quanto ricordino ora, le mie ragazze, di quei momenti. Probabilmente non sono stato un buon padre, per ciò che riguarda l'amor di Patria.

San Marco

Auguri ai molti Marco che conosco, e in particolare a mio fratello Marco, the banjoman (foto)

domenica 24 aprile 2011

La Pasqua e il maggiociondolo

La Provincia di Varese domenica 24 aprile 2011 Santa Pasqua

Pasqua di Resurrezione

Grande desiderio degli uomini è di vivere per sempre. Promessa divina è la resurrezione. Che l'umano e il divino si mettano d'accordo. Buona Pasqua a tutti voi.

in foto: non avendo immagini della resurrezione, ho preso questa dell'Assunzione (cappella del Sacro Monte di Varese)

sabato 23 aprile 2011

Auguri, cara Matilde

Il 23 aprile del 1956 (o forse era il 1957? ho un dubbio) nasceva Matilde Sala. L'ho incontrata nel 1970, siamo stati compagni di liceo per 5 anni. Era fra le più intelligenti della classe, rideva spesso. Poi è diventata avvocato, ha esercitato con profitto per anni a Varese, insieme al marito Eugenio. E ha avuto tre figlie: Eleonora, Marta e Larissa. E poi, come capita a tutti, è morta: lei nel settembre del 2006. Troppo presto. Maledettamente presto. No, non c'è nella foto che vedete. Qui siamo nel maggio del 2007, riunione dei compagni di liceo sul colle del Cairoli. Però io la vedo sempre fra noi. E oggi le faccio gli auguri di buon compleanno.

Non c'è risposta

Bravo, caro Benedetto XVI: risposta esatta. Meglio: risposta che condivido a pieno. Ieri, per la prima volta nella storia, un Papa ha risposto durante una trasmissione televisiva ad alcune domande. E fra queste, prima, la domanda di una bimba giapponese di 7 anni, Elena, che ha chiesto al Sommo Pontefice perché una bimba deve avere tanta paura e tanta tristezza. Risposta: "Cara Elena, ti saluto di cuore. Anche a me vengono le stesse domande: perché è così? Perché voi dovete soffrire tanto, mentre altri vivono in comodità? E non abbiamo le risposte, ma sappiamo che Gesù ha sofferto come voi, innocente, che il Dio vero che si mostra in Gesù, sta dalla vostra parte....E un giorno potremo anche capire perché era così...."

Paola e Gianluigi

Il 23 aprile del 1988 si sono sposati i miei amici Paola e Gianluigi detto Gigetto. Auguri. Non ho foto loro, purtroppo, quindi utilizzo questa immagine che mi ritrae (una bella foto dell'amico Alberto Lavit), perché in quella circostanza ero testimone dello sposo. Tengo in braccio Valentina, la mia prima figlia, che quel 23 aprile aveva tre anni.

Sabato Santo

Questo Sabato Santo 2011 ha il cielo grigio e sa di glicine. Per i discepoli di Gesù è stato tempo di paura, di sensi di colpa, di delusione, di rabbia, forse di preghiera e per qualcuno di tenue speranza. Per me sarà il giro dei Sette Sepolcri, altre preghiere -come ogni giorno, del resto- e stasera la grande, attesa Veglia Pasquale.

in foto: la grande cascata di glicine di via Conventino, che da Oronco porta alla Prima Cappella. La percorro quasi ogni giorno.

Sabato: lettera ai giovani

Cari giovani,
stamani non trovo di meglio che proporvi la lettura di questa stupenda frase di Papa Giovanni Paolo II: vale per tutti, ma per i giovani in particolare. Fare un capolavoro della propria vita è compito arduo, ma alla base sta la convinzione che ce la possiamo fare. Con l'aiuto di Dio e degli uomini. Scoraggiarsi è lecito, rinunciare assolutamente no.

venerdì 22 aprile 2011

Anticipo di maggio

In anticipo sulla tabella di marcia, è arrivato il maggiociondolo. Le prime fioriture le ho incontrate stamani, al Sacro Monte (foto). Sarà stato il tepore di questo aprile anomale, secco, con clima di luglio al suo esordio. 31°: un record assoluto. E qui segno un 1 a 0 per me, nei confronti del mio amico Enrico. Sosteneva Enrico che anche nel 2003 (anno dall'estate torrida, anno di siccità) aprile era stato così. Io dissentivo. Ho allora consultato la mia Agenda del 2003, che ha confermato il mio parere: quell'anno aprile fu nella norma, con pioggia abbondante.

Go, Moch!

Stamani ho avuto la fortuna di ascoltare, in anteprima, nella reserved area del sito ufficiale della Piedmont, le 13 canzoni del nuovo cd di mio fratello Marco (foto), che di questo gruppo musicale è l'anima, il banjo, la chitarra, il dobro e tanto altro. Cd che uscirà a breve, che seguirò su questo blog con la dovuto attenzione, una perla preziosa nel panorama musicale. Titolo: 'Lights of your party'. Per il momento non mi dilungo. Seguite la strada di questo album (al quale auguro il successo che merita) sul sito ufficiale della band (www.piedmontbrothersband.com) e su questo blog.

Gli auguri del poeta

Mi giungono, graditi, gli auguri pasquali del mio amico poeta Arnaldo Bianchi, sotto forma di due poesie. Arnaldo quasi si scusa, scrivendo: "Sono due poesie come sempre un po' malinconiche, nonostante il clima di festa." Le regalo anche a voi.

Voci che vanno
voci che restano
come passi tra gli alberi
come ombre nei cortili.


Quello che accade si farà
orma, ricordo e poi scia
svanendo?
O, inevitabilmente,
quello che è accaduto
ricadrà su di noi in eterno
senza mai oblio?

Venerdì Santo

Venerdì Santo: dovremmo guardare alla croce, oggi, con maggior attenzione. E' dal 19 agosto del 1984, morte di mia mamma, che guardo alla croce con attenzione particolare. Spesso sono alla decima cappella del Sacro Monte (foto), e guardo quel legno che sale al cielo. Agli inizi degli anni Novanta, guardando il crocifisso in legno della Val Gardena che pende sopra il mio letto, ho scritto questa poesia, a indicare il marchio che la croce ha fatto nella mia vita.

Marchiata da una croce è la mia vita.
L'errore, il caso, il nulla o la scommessa
di andarmene con Te, appeso a un legno,
fissano questa croce di montagna,
sempre disposta a spiegarmi ciò che muore.

giovedì 21 aprile 2011

Giovedì Santo

Giovedì Santo: inizia il triduo pasquale. Stasera andrò alla Messa in Coena Domini. Ieri sera, alla tele, una nota scienziata italiana, attempata ma ancora sveglia (la cara Margherita, astrofisica di rango) ha detto fra l'altro: "Troppo comodo inventarsi Dio, quando non sappiamo dare una risposta alle molte domande che si fa il nostro cervello, che è molto complesso, molto più complesso dell'universo." E' vero, questo dubbio me lo porto appresso da molti anni. Dai, speriamo che non sia solo così! Speriamo che sopra e sotto la nuvola nera dell'ateismo, vi sia un po' di azzurro divino!

Padre Mauro

Tanti auguri, caro Padre Mauro, detto Baffo o Apalotòn: di buon compleanno e già che ci siamo anche di Buona Pasqua. Fra le tante immagini che pesco dal passato, oggi mi arriva questa: siamo in Val Gardena, passeggiata sulle dolomiti, tu ci hai raggiunto, stai studiando in seminario per diventare missionario comboniano. Averti fra noi, per noi, era sempre una festa: per il tuo carattere festoso, per la tua scelta di vita. Un esempio. Un soffio di vento e il tuo grande cappello finisce in un burrone. Ecco, sì, caro Baffo: allora eravamo acqua frizzante, giovani, gasati, amici in una comune avventura. Oggi sì, è vero, saremo solo acqua naturale, ma sempre acqua è...e disseta.

mercoledì 20 aprile 2011

Gli auguri

Ora, che il glicine sta sfiorendo, è giunto il tempo di scambiarsi gli auguri di Pasqua. Come spesso mi succede, ho raccolto un moncone di dialogo che mi ha permesso di capirne subito il senso compiuto. Che era il seguente: una donna si lamentava perché una sua amica si faceva sentire solo a Natale e a Pasqua, arricchendo i due saluti annuali con aggettivazioni divine, Buon Natale nel Signore che nasce, Buona Pasqua nel Signore risorto. Un caso in cui la componente religiosa non è di aiuto, ma un'aggravante. Gioca coi fanti ma lascia stare i santi: e meglio non 'usare' Dio per abbellire le nostre mancanze.

IL RACCONTO DEL MERCOLEDI'

LO SPECCHIO

Sono lo specchio di un parrucchiere da uomo. Sono qui da una vita. Ho visto migliaia di volti, di sguardi, di capelli cadere, di tristezze salire. Conosco ogni genere di taglio, ogni qualità di capello, ma soprattutto conosco, e bene, le sottigliezze di un presagio che, di anno in anno, di taglio in taglio, si concretizza in timore, sospetto fondato, quasi certezza, certezza e infine pena.

Contro di me cozzano gli sguardi di chi scruta, cerca conferme di stabilità, nota zone di luce, spazi che si aprono verso un futuro per nulla promettente.

Le prime tristezze giungono sui vent’anni. E sono le più cupe. Si capisce che non potrà durare, il malcapitato lo sa e allora, di seduta in seduta, aguzza la vista e insieme si immerge nelle profondità della depressione da calvizie precoce. Infine la rabbia, con rapata senza censura, al grido: “Calvo è sexy!” E qui si consuma la prima selezione naturale. Mi soffermo allora sugli sguardi temporaneamente soddisfatti di chi ha passato il primo giro di vite e può guardare al futuro con parvenze di ottimismo. Ma se lo sfoltimento è più lento, dando in apparenza l’agio di abituarsi al cambiamento, in verità il lutto è sempre grave, e l’elaborazione comunque lunga e penosa. Sicché gli sguardi si fanno sospettosi, più penetranti, indagano, curano, tracciano immaginarie linee che non andrebbero mai valicate, spostano i confini, si abituano a nuove visioni. Infine, presto o tardi, ma sempre a denti stretti, accettano.

E’ un duro lavoro il mio. Contemplare, impotente, la melanconia di generazioni di insoddisfatti non è facile. A volte, quando mi par di capire che dietro quei due occhi persi vi sia davvero una lancinante pena esistenziale, lascio andare qualche lacrima. So che tutti pensano si tratti di gocce di profumo spray finite sullo specchio, di schizzi d’acqua. Si tratta, in verità, della mia muta compassione.

martedì 19 aprile 2011

Tutta questa fretta

Più che scorrere, la vita scappa, come nuvole spintonate verso l'orizzonte da un vento ansioso. E viene da domandarsi, stupìti, donde giunga tutta questa fretta, tenuto conto che si sa già in partenza quale sarà l'approdo.