domenica 9 ottobre 2011

Parole nuove

Alla mia età (55 anni abbondanti) si ha un gran bisogno di parole nuove, che spazzino come un vento potente il nostro orizzonte e regalino una luce più nitida al futuro. Alla mia età si ha l'impressione di aver già sentito tutto, le prediche dal pulpito sono risapute, si diventa anche pigri, non si ha più voglia di cercare perché si ha il sospetto che non ci sia più nulla da trovare. Alla mia età le parole già si sanno. E si ha anche nostalgia di quando, a vent'anni, ascoltavamo rapiti, curiosi, convinti, il predicatore di turno.
Regalate parole nuove a gente della mia età!

in foto: colline marchigiane ripulite dal vento

Dalle Bettole al San Martino

Dalle Bettole al San Martino

Con una Santa Messa (ore 9.30, chiesetta di San Martino a Varese) e un corteo per le vie del centro, stamani verrà ricordato l’ottobre di sangue varesino. Il 7 ottobre del 1944 Elvio Copelli, Luigi Ghiringhelli ed Evaristo Trentini, partigiani della cosiddetta ‘banda Lazzarini’, arrestati dai fascisti alla Gera di Voldomino, vennero fucilati alle Bettole di Varese. Il pensiero che tre giovani ventenni abbiano rischiato e perso la loro vita per un ideale immiserisce la mia disadorna idealità, e insieme mi chiama a rischiare di più per i valori. Per ciò che riguarda la lotta partigiana e le molte giovani vite, sacrificate a difesa della libertà, da anni riservo uno spazio tutto per loro, offerto al ricordo di quegli eventi drammatici. Si tratta della salita in bicicletta al Monte San Martino, dove dal 13 al 15 novembre del 1943 si consumò la battaglia del San Martino; anche in quel caso restarono a terra, senza più respiro, molti partigiani. Sul principio dell’autunno, o in primavera, prendo la bicicletta e parto verso il monte: Brinzio, discesa in Valcuvia, Cuveglio e poi si attacca con la ripida ascesa. Passaggio per Duno, con il tratto più aspro, e poi ancora su, sino alla chiesetta del San Martino, con sosta anche al sacrario, edificato poco più sotto. Mentre pedalo prego, ed è un confondersi di immagini e di ringraziamenti: ai giovani che quassù hanno combattuto, sofferto, (pentendosi magari, in attimi di sconforto, di una scelta più grande di loro), ma è anche un grazie a Dio che ha regalato a noi varesini una natura così rigogliosa, e insieme ha reso possibile quel coraggio e quel sacrificio. La mia fatica sui pedali è una ‘ridicola’ ma sincera offerta alla grande fatica di quei ragazzi, che abbraccio nella memoria. Per loro, ancora una volta, tornerò lassù.

La Provincia di Varese domenica 9 ottobre 2011


in foto: la chiesetta del San Martino