giovedì 21 gennaio 2010

L'ordine


Dagli otto ai vent'anni circa sono stato un tipo piuttosto ordinato. Direi molto. Curato nel vestire, tenevo in ordine i cassetti, meritando elogi dai miei genitori. Preciso, tutto doveva essere bene in fila indiana. Ordinato e possessivo riguardo alle MIE cose. E poi l'aspetto esteriore, i capelli, le scarpe lucidate, il collo della camicia eccetera. Poi, e per fortuna, mi sono liberato da questo ordine eccessivo, guadagnando in libertà. Non sono d'accordo con chi dice che l'ordine esteriore è segno di ordine interiore. Non sempre e non comunque. Anzi, un po' di disordine esteriore regala più libertà, sfruttando la quale si possono anche realizzare buone cose.

Auguri, Chiara

Cara Chiara, viaggiando con un giorno di ritardo (ma ho scoperto solo oggi la data del tuo compleanno) ti regalo i miei auguri, così formulati: possa il tuo 'amante' Pogliaghi, ma soprattutto la vita, regalarti più felicità che inquietudine, più sorrisi che labbra inclinate al pessimismo. E per il resto, veditela tu con questo imprescrutabile avvenire.
in foto: Chiara Palumbo con il mitico Ginetto Piatti

Fuori dalla classe

Lo so che i genitori lo sanno, e magari alcuni si lamentano pure ("Ah, meglio la scuola di una volta, leggere, scrivere e far di conto...") ma al giorno d'oggi spesso gli alunni escono fuori dall'aula, per un contatto più diretto col profumo della vita. Così stamani al Brinzio, sul versante orientale della pista si sono svolte le finali provinciali dei Giochi Sportivi Studenteschi di sci nordico, mentre sul versante occidentale, alunni delle elementari, guidati dai qualificati istruttori del Centro fondo di Brinzio, imparavano i rudimenti dello sci nordico. Credetemi: ad esserci stamani c'è da ricredersi su quel discorso del leggerescrivereefardiconto, che non è certo da scartare, ma da abbinare con una riossigenante mattinata sulle nevi del Brinzio.
in foto: alunne dell'Istituto Comprensivo Varese 3 - Vidoletti