lunedì 2 maggio 2011

Lettera ai giovani

Cari giovani,
nei miei primi anni di insegnamento, ormai lontani nel tempo, restavo piuttosto stupefatto e avvilito: vi prendevo in prima media obbedienti ed entusiasti, e nel giro di tre anni vi ritrovavo in terza media spesso demotivati e sbuffanti. Ci rimanevo male e mi davo la colpa di tale calo nel rendimento e nella voglia di vivere. Con gli anni ho capito che le mie responsabilità erano parziali. Cambiate voi, indipendentemente dal prof. Diventate più esigenti e meno obbedienti. O più semplicemente la vita vi diventa più complicata e non avete più voglia di fare fatica. Tutto nella norma. E fate anche bene a protestare se qualcosa non va. Ma un prof deve farvi capire che la vita è novità e ripetitività, è gioia e noia. E' bello apprezzare una poesia, ma prima bisogna fare la fatica di impararla a memoria. Sbuffate pure, dunque, ma intanto lavorate.

in foto: un giovane in gamba (anzi, in gambe, perché le sue due sono molto veloci), Andrea Giardini, secondo negli 80 metri di velocità alle provinciali di Busto

La doppia coppia

E' vero che ciascuno considera il proprio matrimonio il migliore: è normale e giusto che sia così. Però il nostro matrimonio fu un po' speciale davvero, perché ci sposammo il 1° maggio (non si usa), di venerdì (di venere e di marte non si sposa né si parte né si dà principio a un'arte) e perché, con unica cerimonia e unico pranzo, ci sposammo in due coppie: Carlo-Carla, Paolo-Carla. I nostri matrimoni paiono reggere all'usura del tempo, ma regge anche la nostra più che quarantennale amicizia. E questo è bello. Eccoci ieri, in festa per i 30 anni di nozze.

La prova

Ogni dieci anni faccio la prova del vestito di nozze. Il primo maggio del 1981, ovviamente, mi andava perfetto, un doppio petto Yves Saint Laurent piuttosto costoso. Dieci anni dopo mi andava bene, e l'ho indossato per la Messa del decennio. Vent'anni dopo mi andava ancora bene, e ho fatto una foto con le mie figlie e l'abito. Ma non sono uscito di casa. E ieri? Dopo trent'anni? Mi va ancora bene (e lo dico con una punta di orgoglio), mi tira solo poco poco in vita, il giorno delle nozze pesavo 63 Kg. adesso un paio di chiletti in più. Ma nel complesso mi va ancora bene. Diciamo però che il modello del vestito è andato giù di moda e, purtroppo, anche ciò che l'abito riveste!