mercoledì 27 aprile 2011

Meazza on line

Nel post sottostante, riguardante la grande foto di Carlo Meazza, ho dimenticato di segnalare il suo sito, che merita una visita: www.carlomeazza.it

Un libro da leggere

Bè, se avete voglia di protestare contro Dio, leggetevi 'Giobbe' di Roth. Se avete voglia di miracoli, leggetevi questo 'romanzo di un uomo semplice'. So bene che molti fra coloro che amano leggere l'avranno fatto, perché questo è un romanzo notissimo. Parlo per i pochi che ancora non lo conoscono. E' un piccolo (195 pagine) grande libro.

La superfoto di Carlo

E dopo la megafoto 'Alpi e Prealpi dal Campo dei Fiori', il mio amico nonché fotografo professionista Carlo Meazza ha realizzato un'altra superfoto a 180°, 'Montagne e laghi dal Mottarone (1492 m)' Tre metri di foto, nata dall'assemblaggio di 8 fotogrammi, realizzata nel febbraio del 2010 dalla cima del Mottarone, con una digitale Nikon D 700, obiettivo PC Nikkor 85mm. Dice Carlo: "L'immagine riprende una vasta regione d'Europa, compresa fra monti, fiumi e laghi, dove le Alpi, nel corso dei secoli, non hanno mai rappresentato solo una barriera, ma offerto anche vie di scambi commerciali e culturali tra popoli diversi."
L'individuazione dei nomi, delle altezze delle montagne e dei luoghi è stata fatta in collaborazione con Enrico Piazza, altro mio amico, che su questo blog ho già avuto modo di appellare 'signore delle cime', per la sua abilità non solo nel raggiungere le cime, ma anche nel riconoscerle a grande distanza.

Speciale Elezioni 3

Conosco Raffaella Greco, la candidata sindaco per Unione Italiana e Zona Franca per Greco sindaco: è la mamma di un mio alunno. E soprattutto conosco il capolista, Raimondo Fassa. L'ho seguito passo passo in Consiglio comunale, quando era sindaco, dal '92 sino al 'gran rifiuto', siamo rimasti amici, mi ha abbastanza sorpreso il suo ritorno nell'agone politico, dopo la parentesi come insegnante e avvocato. Degli altri candidati per Raffaella Greco conosco solo Lavinia Limido che, se ben ricordo, è stata una mia alunna.
Conosco solo di nome Flavio Ibba, candidato sindaco appoggiato da due liste, Alleanza di Centro-Pionati e Democrazia Cristiana Lombardia. Fra i candidati di queste due liste conosco solo Antonio Valmaggia, mio compagno di classe al liceo. A meno di un caso di omonimia, se fosse l'Antonio che dico io, non finisce di sorprendermi.

IL RACCONTO DEL MERCOLEDI'

IL CAVALLO

‘A caval donato non si guarda in bocca’

Sono il cavallo Donato. Di nome, di nome, vi prego, non commette anche voi l’errore di tanti, veterinari odontoiatri compresi. Donato perché l’ha deciso mio padre Ippolito (che immaginazione di nome) che venerava suo padre Donato. Donato il nonno, Donato il nipote.

I proverbi sono truffaldini, insidiosi, mendaci e possono far danno, quando si presentano con scritture ambigue.

Basta una D maiuscola o minuscola e cambia tutto. La mia è Maiuscola ma i più non lo vogliono capire.

“Vieni al dunque” direte voi. Qual è, dunque, il motivo delle mie rimostranze?

Un mal di denti, e noi, oltre alla febbre (da cavallo) abbiamo anche grossi denti (da cavallo). I miei sono spesso dolenti. Resisto, costa assai andare dal veterinario. Ma venti giorni fa il dolore s’è fatto assolutamente inconciliabile con la mia quota di pazienza. Sono andato dal veterinario, un certo dottor Casimiro Quagliotti: ditemi, uno che si chiama così non può esser furbo, né tanto meno duttile, elastico mentalmente. Ci si presenta: “Lei è?”

“Donato…e che sono un cavallo mi pare inutile specificarlo.”

“Cavallo Donato?”

Sì…

“Non se ne fa nulla.”

“E perché?”

“Mi dica, con che animo posso guardarle in bocca?”

Perplesso io, eppure me lo immaginavo.

“Vuole che le ripeta il proverbio?”

Non commentai. Mi voltai e scalciai, come si conviene alla mia razza.

Il mal di denti, per fortuna, se n’è andato da sé.