domenica 25 dicembre 2011

A chi appartiene?


Sono le 16.45: la frazione luminosa del Natale è terminata. A chi appartiene il rosso arancio del tramonto? Al giorno che muore o alla notte che nasce?

Manca poco al tramonto


Mancano pochi minuti al tramonto. Il sole corre ormai veloce, in caduta libera, verso il Monviso (a sinistra nella foto)

La panchina del tramonto


Anche in questo Natale 2011 ho avuto la fortuna di poter salire, dopopranzo, alla panchina che io chiamo 'del tramonto', fra la settima e l'ottava Cappella. E' un rito che porto avanti da una ventina d'anni almeno, ma saranno anche di più. Da lì assisto al tramonto invernale. E oggi era una giornata super.

I commensali


Ecco i commensali del pranzo di Natale: manca giusto il sottoscritto, fotografo.

La nostra lunga tavolata


Ecco la nostra lunga tavolata natalizia. Fra un'oretta si riempirà di fame da soddisfare. In 55 anni non ho mai vissuto un pranzo natalizio (anche nel Natale del 1978, a militare, Malles Venosta, il solo che ho trascorso lontano dalla famiglia) in meno di sei a tavola, oggi saremo in tredici. Abbiamo anche sfiorato i venti commensali. E' bello così.

Carlo natalizio


Tanti auguri, caro Carlo. Buon Natale e buon natale (il tuo).

in foto: 2 gennaio 2010, Coppi Day, Carletto Maroni, eccelso pedalatore, è quello con la bottiglia dell'Elisis del ciclista.

Paolo Bambino


Tanti auguri, caro Paolo...nascere a Natale è una fortuna...e un impegno.

Gesù Bambino


Nel 1988 ho scritto questa semplice poesia, invidioso per la gioia che si legge negli occhi dei bimbi (in quel caso della mia prima bambina) di fronte alla magia dei regali di Gesù Bambino, di fronte alla possibilità concreta di Gesù Bambino. Che questa magia si rinnovi, per tutti coloro che amo.

Dov'è scappato il bel Gesù Bambino
dei nostri sogni, della notte insonne
sofferta nell'oscuro a immaginare,
pronta ad ogni fruscio, desta alla luce?

Dove abbiamo smarrito tanta attesa,
il credere ai miracoli di allora,
alle promesse magiche dei cari,
alle forme impossibili del buio?

E dov'è quel sorriso a viso pieno,
quell'abbracciare il sogno fatto gioco,
realtà svegliata agli entusiasmi nostri
fra tanta ingenue, semplice fiducia?

Anzitempo ci siam svegliati quella notte,
inetti all'ansia di sperata attesa.
Ringrazio il tuo miracolo, piccina.
Davvero ci crederai, giunta mattina.


in foto: il presepe di casa mia