domenica 6 aprile 2008

Le due verità


Mi sembra di poter dire che spesso è vera un'affermazione e anche il suo contrario. Così ciò che scrivo oggi (e che ho già scritto altre volte) potrebbe apparire in contrasto con ciò che ho scritto ieri. Prima di partire, sabato mattina, per il tradizionale A SCUOLA IN BICICLETTA (vedi foto) mi dicevo: "Ma chi me lo fa fare?" Poi ho rischiato e alla fine sono stato contento. Il rischio costa ma può ripagare. Certe gioie necessitano del rischio. Anche se è vero pure il contrario: troppo rischio è pazzia. E quando uno rischia e poi si scotta, allora maledice la sua 'imprudenza'. Come per la normalità: c'è una 'santa' normalità che dà gioia e c'è la normalità che deprime. Il problema è che la vita è complessa. per questo diffido dalle definizioni categoriche, dalle generalizzazioni arbitrarie, dai luoghi comuni. Non a caso anche i proverbi paiono smentirsi l'un l'altro, ma non è così.


carlo.zanzi@tele2.it

La santa normalità


Qui in foto vedete il grande (e alto) Andrea Meneghin con quattro mie alunne della Vidoletti. Insieme per uno dei tanti eventi, la World Harmony Run, una corsa che fa il giro dell'Europa per dire che bisogna vivere in pace e armonia. Qui è l'arrivo a Varese, ai Giardini Estensi. Pensavo che per un mondo di pace e armonia questi eventi servono a ben poco (12 atleti che portano una fiaccola in giro per l'Europa), se non ai 12 atleti che corrono. La pace e l'armonia si costruiscono ogni giorno, nel quotidiano. Sono stufo di eventi. Ciò che davvero conta è la 'santa normalità'.