sabato 31 ottobre 2009
venerdì 30 ottobre 2009
I gommini
Intanto vorrei ringraziare Pippo Gazzotti, il Momo o chi dello Sci Nordico Varese ha fatto in modo di farmi avere un paio di sky-roll da pattinato, sopra i quali mi sto allenando con costanza, e grazie ai quali ho stabilito recentemente il mio personale nella tratta casa mia (via Vico)-piazzale del Sacro Monte: 35' e rotti. E poi vorrei dare un consiglio agli amanti di questo sport della fatica e del divertimento (sì, i due termini non sono inconciliabili). Ho trovato dal ferramenta Maciacchini dei gommini in plastica (quelli che si usano da mettere sotto le gambe delle sedie) che ho applicato alle punte dei bastoncini....sono una meraviglia, provare per credere.
Non si impara a memoria
Fra le mie poche certezze di ultracinquantenne attualmente felice, vi è questa: sono convinto che per stare ancor meglio, e soprattutto per poter 'vivere' la morte, devo aumentare la mia fede nel Dio delle promesse di una vita migliore. Già, ma come fare? La fede non si compra, non si impara a memoria, non bastano la buona volontà né l'intelligenza (anzi, pare che questa sia un ostacolo)....insomma, chi ha qualche buon consiglio me lo dia. Ne terrò conto.
in foto: particolare del campanile del Bernascone, imponente presenza del sacro, gigantesca spina piantata nel cuore laico di Varese
mercoledì 28 ottobre 2009
La prova
Vorrei dire qualcosa su Marrazzo. Anzitutto che non mi va assolutamente di ironizzare sulla sua disgrazia. Secondo: il sesso è una prova, una tentazione, a volte una pesante zavorra che l'uomo (soprattutto maschio) deve portarsi appresso. Questo elan vital, questo piacevole espediente della natura per favorire la procreazione è davvero 'prepotente'. Se un politico affermato, con bella famiglia e ottimo futuro, è disposto ad investire 5.000 euro, a rischiare tutto per tale avventura, significa che questo piacere rischia di essere vera schiavitù, forza che confonde. Come direbbe Dante, la ragione viene sottomessa dal talento (istinto).
Certo, oggi Marrazzo soffre ma se l'è cercata, tanta gente soffre senza colpa alcuna....ma ogni persona che soffre merita, a mio avviso, il più assoluto rispetto.
in foto: quadro di Willy Varlin, in mostra da Ghiggini a Varese
Certo, oggi Marrazzo soffre ma se l'è cercata, tanta gente soffre senza colpa alcuna....ma ogni persona che soffre merita, a mio avviso, il più assoluto rispetto.
in foto: quadro di Willy Varlin, in mostra da Ghiggini a Varese
martedì 27 ottobre 2009
Dottoressa Madda
Non è mia abitudine dare pubblico risalto, su facebook e sul blog, alla mia famiglia. Ma l'occasione di stamani, 27 ottobre 2009, è stata davvero speciale. E perdonate questo padre orgoglioso di sua figlia Maddalena, la secondogenita (vestito azzurro), che ha meritato la laurea triennale in Matematica. La matematica non è un'opinione, ma la mia opinione è che mi sono molto commosso.
lunedì 26 ottobre 2009
I due silenzi
Accostando il silenzio a chi, tale silenzio, ha immaginato e voluto, mi viene da pensare al silenzio di Dio, e al silenzio necessario al parlare di Dio. Il silenzio di Dio è spesso la norma: Dio tace e noi ne soffriamo. Ma se prendete la bici (certo, anche l'auto, ma con la bici è un'altra cosa) e salite al Campo dei Fiori in una giornata come questo 26 ottobre 2009, facendo in modo di arrivare sul piazzale del cannoncino all'ora del tramonto, e ci arrivate in beata solitudine....è come se tutto il bello dell'universo abitasse lì, fosse a vostra disposizione, e nel bello e nel silenzio la voce di Dio si impone autorevole e necessaria. Nessuna voce umana può nemmeno bisbigliare un simile panorama. Al massimo possiamo aprir bocca per ringraziare, stupìti. E poi ascoltare.
Perdere tempo
Girovagando come sempre in bici dentro i migliori panorami delle nostre terre, ripensavo ad un noto scrittore, che ha lasciato Facebook dicendo che lo distraeva, che gli faceva perdere tempo. Più invecchio, più mi trovo bendisposto a perdere tempo. Il che è strano, perché più diminuiscono i giorni a nostra disposizione, meno bisognerebbe sprecarli. Del resto quando ero giovane ero troppo vecchio, e ora, non più giovane, rischio di esserlo troppo (giovane). Quando avevo trent'anni e anche quaranta sentivo la punta della falce della morte e il tridente di Belzebù punzecchiarmi il didietro. Mi suggerivano che non c'era tempo da perdere, che dovevo darmi da fare perché la fine era, se non imminente, comunque sempre possibile. Erano i tempi della scrittura forsennata; del resto, come privare l'umanità di testi poco meno che essenziali? Oggi mi sono quietato, e la considero una conquista. Sì, perdo anche un po' di tempo. Senza sensi di colpa.
Oro
In questo ottobre da favola, se uno arriva verso le 17 in bici in zona Grand Hotel Campo dei Fiori, troverà ad accoglierlo in quell'ultimo chilometro sino alla cima una cascata d'oro. Il sole al tramonto regala ai faggi che mutano tinta l'abito da cerimonia. Mi si dirà: ma a quell'ora la gente lavora. Giusto. Io parlo per i pensionati, per chi finisce presto, per gli studenti sportivi che staccano dai libri e anziché andare su facebook prendono la bici e fanno sport, pedalando verso l'oro. Per chi lavora, voglio solo regalare un po' di voglia, ricordare che c'è sempre il fine settimana e che la pensione arriverà per tutti.
domenica 25 ottobre 2009
Le foto di don Luca
Migliaia e migliaia di foto, per poter realizzare il megamosaico di don Luca, un lavoro certosino pensato dai suoi giovani, per lasciargli un ricordo clamoroso. Dove metterà il magoposter, a Milano, non si sa. Bagno di folla per don Luca Violoni in piazza San Vittore, dopo la sua ultima celebrazione in basilica. Le feste sono finite. Ora si parte per la Curia, a contare i danee della Diocesi ambrosiana. Don Luca, un prete che ha saputo farsi voler bene. E mi torna alla mente una filastrocca, che sentivo quando avevo davvero pochi anni......Ci vuole cosi poco per farsi voler bene, una parola buona, detta quando conviene, e poca gentilezza, una sola carezza, un semplice sorriso che ti balena in viso......
Cultura senza potere
Mentre il sole scherzava con gli schizzi della fontana dei Giardini Estensi, regalando arcobaleni, Flavio Sòriga (uno dei tre finalisti del Premio Chiara), in Libreria Del Corso, diceva che la cultura (intesa soprattutto come libri) non ha alcun potere, influenza sulle scelte politiche e sul pensierio della gente. Conta solo la tele. "Se anche facessi 100 presentazioni di un mio libro in un anno, tantissime, una ogni tre giorni" ha detto Flavio il sardo, "con una media di 50 spettatori, avrei 5000 uditori in un anno, quando un programma televisivo tipo Uno Mattina raggiunge, ogni giorno, 5 milioni di spettatori e Belpietro parla lì, ogni giorno, mezz'ora. Ai politici interessa solo la tele." Come dargli torto?
Molletta
In questa bella domenica di sole, credo di trovare il tempo per andare a votare per le primarie del Pd. Per vari motivi, già spiegati, non ho mai detto per chi voto. E quindi, il mio voto alle primarie non significa un mio voto al Pd. Mi pare giusto questo metodo popolare delle primarie e lo sfrutto. Una cosa, però, me la devono spiegare gli uomini di Bersani-Franceschini-Marino: perché hanno scelto la molletta, da omaggiare insieme ai volantini di propaganda? Si presta troppo all'immagine: vota, tappandoti il naso!
sabato 24 ottobre 2009
Lo squadrone
Vincitori morali (secondi effettivi per pochi decimi) con la squadra A (tempo: 45'48"), quarti con la squadra B (tempo: 48'44"), lo 'squadrone' della Vidoletti si è fatto come sempre onore al Memorial Luigi Andolfatto, entusiasmante staffetta 12x1000 che si è corsa sabato 24 ottobre ad Arcisare. Che dire? Come loro prof non posso che inchinarmi al loro valore, alla loro voglia di far fatica e al loro entusiasmo. Bravi ragazzi! Avanti così!
Aldo e Noemi
Doppia soddisfazione per il mio amico Aldo. Prima, la brillante prestazione della figlia Camilla, 4'10" sui 1000 metri della Staffetta Andolfatto 12x1000 di Arcisate. E poi la foto con Noemi Cantele. Aldo è un grande amante della bici; credo che (dopo di me, naturalmente) sia fra coloro che salgono il Campo dei Fiori con bici da corsa più volte in un anno. E forse tenterà anche di battere il mio record: 109 volte nel 2007.
Al prof
Momento di soddisfazione sportiva. Eccomi in posa con la grande Noemi Cantele, plurimedagliata ai Mondiali di ciclismo di Mendrisio. Mi ha omaggiato una sua maglietta personalizzata, sulla quale ho fatto mettere la sua firma. Ha scritto: Al prof Noemi
Basta poco per far contento un 'vecchio' prof, amante della bici.
Basta poco per far contento un 'vecchio' prof, amante della bici.
mercoledì 21 ottobre 2009
Ecco le 'primine'
Su precisa richiesta, ecco anche la foto delle 'primine'. Tutte le foto della corsa campestre della Vidoletti verranno poi pubblicate sul sito della scuola. Indirizzo: www.icvarese3-vidoletti.it
Carletto Pirani
Il prof. Carletto Pirani (qui con le tre migliori ragazze di terza media, alla campestre della Vidoletti) non manca mai. Pur essendo da un paio d'anni in pensione, quando la Vidoletti lo chiama, lui corre a dare il suo prezioso contributo. E' il cuore (sue parole) che lo conduce alla sua vecchia scuola, dove ha trascorso la quasi totalità della sua lunga carriera di prof. di ginnastica. Bravo Carlo, il famoso detto (Carlo non farlo) non ti si addice. Tu vieni a darci una mano, come sempre.
Lo spirito giusto
Sì, mi pare che i ragazzi abbiano compreso lo spirito della nostra corsa campestre alla Vidoletti: massima partecipazione, ma con la consapevolezza delle proprie capacità e dei propri obiettivi. Infatti, su trecento partecipanti, solo un paio di ritirati e nessun infortunio: fortuna, ma anche una manifestazione sportiva vissuta con lo spirito giusto, senza strafare, accettando i propri limiti. E accontentandosi di una posizione onorevole e del cioccolato finale. Viva lo sport, questo sport, che rispetta il corpo e non lo logora, non lo tradisce, non lo inganna. Anche perché il corpo, alla lunga, mostra il conto.
in foto: la partenza dei 'primini', ben 72 al via!
lunedì 19 ottobre 2009
domenica 18 ottobre 2009
Il profumo buono di Dio
Ormai certe domande non me le pongo nemmeno più. So che non troverò mai risposta. Ad esempio quella: 'Perché tante religioni?' Si capisce al volo che questa è una domanda cruciale, che denuda la nostra convinzione-certezza sul Dio del cristianesimo, facendoci affogare nel sospetto che Dio sia solo una invenzione-bisogno dell'uomo. Perché cercare una risposta impossibile, quando mi basta uscire, per respirare il profumo buono di Dio?
ps Se qualcuno sa però di potermi aiutare, si faccia pure avanti. Sono tutt'orecchi.
in foto: le molte vette del Monte Rosa
Scrivere o vivere
So che mi sto tirando la zappa sui piedi. Dato che la scrittura è per me la coperta di Linus, medicina e fuga, riflessione e ricordo, testimonianza e pavidità, paura di non esserci e sogni di gloria, confessione e meditazione. Proprio io, che da taluni vengo definito scrittore, che ho alle spalle una trentina di libri pubblicati. Ebbene, proprio io non ho difficoltà ad ammettere che i mediocri scrivono la vita, i grandi la vivono.
sabato 17 ottobre 2009
Chiamare per nome
Varese sta salutando don Luca Violoni. Con la dovuta enfasi, perché questo don, in 13 anni di permanenza, ha saputo fare squadra attorno a sè. Ha stretto legami, creato amicizie e ora lascia nostalgie. Ieri sera, presentazione del suo libro 'C'è sempre una strada', e la sala 'Pigionatti' era colma di gente. Molto invidio di don Luca, ma soprattutto una cosa: l'attenzione alla persona. Che si esperime attraverso la conoscenza del nome. Chiamare una persona col nome giusto, solo dopo un paio di incontri, significa o avere una memoria davvero prodigiosa, oppure avere a cuore ciò che quella persona rappresenta per te, non solo ciò che tu puoi dare a quella persona. Don Luca ha senz'altro una buona memoria, ma sono certo che possiede anche un sincero interesse verso chi incontra sul suo cammino. Sulla sua strada. Uno per uno, ci chiama per nome.
venerdì 16 ottobre 2009
Peccati
Un tempo i peccati si dividevano in mortali e veniali. Non so se sia ancora così. Come per i funghi, ci sono quelli mortali e quelli tossici. Ad esempio, l'Amanita muscaria (o ovolo malefico), vedi foto, non è mortale, è solo tossica, quindi è un fungo veniale. Stando ai peccati, so solo questo: con gli anni sono diventato molto più solidale con la nostra miseria, la nostra fallibilità. Ciò non vuol dire che capisca e solidarizzi con ogni episodio di peccato. Perché non tutti i peccati sono uguali; taluni sono davvero odiosi, e lì l'uomo smarrisce non solo la sua somiglianza con Dio, ma ogni sfumatura di umanità. L'uomo spesso si mostra elegante, come è smagliante l'Amanita muscaria, ma dentro è impresentabile. Diciamo la verità: vorremmo cambiare ma non ci riusciamo. E allora cambiamo solo il vestito.
Il tempo felice
La malattia, la sofferenza annullano completamente l'ottimismo. Il passato risulta insignificante, il futuro una pesante minaccia, uno spazio incolmabile, una pretesa di vita per noi impossibile. Eppure, a ben pensarci, per la maggior parte di noi sono di gran lunga superiori i momenti di felicità rispetto a quelli di infelicità. Normalmente stiamo bene: poi arriva anche la malattia, ma è un'eccezione. Io non concordo con Dante. Nel 5° canto dell'Inferno, il poeta mette sulla bocca di Francesca da Rimini la frase: '...Nessun maggior dolore, che ricordarsi del tempo felice nella miseria....' Niente affatto. E' proprio il tempo felice a darci la forza necessaria per superare la 'miseria'. E' il bello passato che ci trascina verso il bello che verrà.
giovedì 15 ottobre 2009
Non comprendere ma immaginare
Interessante incontro, ieri sera, sulla Genesi, tenuto da don Luca Violoni, che davvero sa quel che dice in fatto di esegesi. Fra le cose dette, ecco una citazione da S.Agostino: "Non possiamo comprendere Dio, cum-prendere, afferrare Dio. Ogni volta che pensiamo di aver compreso Dio, non è di Dio che si tratta." Non ho certo la pretesa di voler comprendere Dio, anzi, tante volte dubito persino che esista. Più che comprenderlo, lo immagino, e se penso ad un'immagine di Dio, prende il sopravvento quella del padre buono, nella parabola del figlio poco avveduto, spendaccione, donnaiolo. Il Padre è anzitutto felice per quel ritorno a casa. Non sgrida, non fa domande, anzi, organizza una festa. Ce ne fossero di padri così.
Che dire?
Che dire, caro Paolo? C'è anta e anta, un conto sono i quaranta e un conto sono i sessanta, e tu, di anni, oggi ne compi sessanta. Che dire? Le solite frasi? Mamma mia come passa il tempo...sì, però non li dimostri...l'importante è la salute....mi ricordo che.....No, ti dirò solo: "Goditi la vita, succhia il dolce da ogni giornata come fosse un legnetto di liquirizia, o un ghiacciolo Crippa raddoppia."
martedì 13 ottobre 2009
Fra Inarzo e Varano Borghi
Impegnato in un corso di aggiornamento a Sesto Calende (dove parlava di corsa di resistenza il mio grande amico, nonché tecnico nazionale Silvano Danzi), ho pensato di recarmi colà in bicicletta, unendo l'utile al dilettevole. Ho scelto strade secondarie, piste ciclabili, vie poco battute, e nel tratto fra Inarzo e Varano Borghi mi sono imbattuto in scenari da favola. Eccovene un assaggio. Perché andare altrove? Non abbiamo già tutto qui?
domenica 11 ottobre 2009
Morte anche un po' stronza
Il mio amico Roberto Bof (a sinistra, insieme a Sergio Gianoli, due/terzi di SeSteRo) lascia sul suo blog un messaggio alla morte. L'occasione è il ricordo del collega giornalista Carlo Chiodi. Per Roberto la morte è "povera, vecchia e derelitta, cieca, sorda ed anche un po' stronza, vestita di nero e con la falce in mano...." Invita la morte a non illudersi che Carlo sia morto, Carlo è vivo nel ricordo....Per avere il testo completo, vi invito a visionale il blog (http://robertobof.blogspot.com). Non è certo per scaramanzia, ma ho l'impressione che Roberto sia stato un po' severo con la morte. Senza arrivare a chiamarla 'sorella' come San Francesco, mi pare che la nera signora meriti maggior rispetto. A volte c'è chi la invoca, e per fortuna arriva: può risolvere il dramma di una vita; nella maggior parte dei casi è un esito necessario, per problemi di sovrapopolazione; certo, la morte è davvero tremenda (diciamo pure 'stronza') quando non rispetta la legge dell'anzianità. Io però mi concentrerei non tanto sulla morte, ma sul suo padrone. Chi sarà mai? Mistero. E allora meglio concentrarsi sul Padrone della Vita. Sperare che esista per davvero. Perché se molti affermano: 'C'è la morte, e basta', tale affermazione certo non mi basta.
Torna 'Pensieri e Parole'
A partire da questa domenica, 11 ottobre 2009, torna sul quotidiano La Prealpina la mia rubrica 'Pensieri e Parole', nata alla fine del 1996 grazie ad un'idea di Gianni Spartà, proseguita per undici anni, sino alla fine del 2007, grazie fra l'altro all'attenzione di Fausto Bonoldi, interrotta per due anni ed ora di nuovo in pagina. Tutte le settimane, la domenica, nella pagina delle Lettere al Direttore. Sì, sono contento, mi spiaceva questa assenza, che non ha certo creato scompensi nelle abitudini dei lettori del foglio locale, lo so, eppure... Spero di meritare l'attenzione di qualcuno, e la commiserazione di nessuno.
5° Giro ciclistico Shalom
Alle 9.15 di domenica 11 ottobre 2009, come da programma, dal sagrato della chiesa del Lazzaretto è scattato, dopo veloce punzonatura, il 5° Giro ciclisto Shalom. Come sempre, pochi ma buoni alla partenza. Cielo terso, aria fresca, tanta voglia di pedalare. E di fare quattro chiacchiere, seguendo la sana consuetudine del vero sport dilettantistico. Da destra: Marco Riganti, passista-scalatore dalle lunghe leve; Adriano Russo, buon passista, in netto miglioramento; Gianni Giagor detto Argese, dalle caratteristiche fisico-tecniche ancora da decifrare; infine il sottoscritto.
Bravo Gianni
Gianni Giagor detto Argese è stato di parola, si è presentato alla partenza del 5° Giro Shalom, non in motorino come lo scorso anno, ma in bici, il fiammante 'muletto' di Carletto Maroni, che ha gentilmente prestato il mezzo a Giagor, per favorirne il reinserimento fra i ciclisti. Bravo Gianni! Ma il prossimo anno dovrai portate a termine il giro nella sua interezza, quindi sotto con gli allenamenti!
venerdì 9 ottobre 2009
Fieno in cascina
Capitano delle giornate così luminose (luminose dentro, intendo), giorni nei quali ci si sente così bene che ci si immagina capaci di tutto, tutto si vorrebbe fare, si diventa creativi, propositivi, ottimisti in sommo grado. E allora si vorrebbe deporre fieno in cascina, per le giornate buie, quando parrà impossibile anche il respiro. Ma non ci è concesso. E allora non resta che goderseli questi giorni, abbracciarli e baciarli, coccolarseli, sperando che non tramonti mai il sole.
mercoledì 7 ottobre 2009
Medico e paziente
Sì, sono di quelli che vanno a Messa alla domenica. No, non per timbrare il cartellino. Ci vado volentieri, ci andrei anche tutti i giorni, perché mi piace pregare. Ho bisogno di pregare. I miei problemi con la Chiesa Cattolica sono di altra natura, diciamo teologica, ma il discorso sarebbe troppo lungo. Vado a Messa, ma non sono certo migliore di tanti che non ci vanno. Anzi....Perciò, dovessero apparire mie pubbliche magagne, non andate in giro a dire: "E pensare che andava a Messa la domenica..." E' il malato che ha bisogno del medico, non il sano.
in foto: il campanile della chiesetta di Lizzola, paese di 250 anime nell'alta Val Bondione (Bergamo).
martedì 6 ottobre 2009
Sopravvissuti
Tutti i giorni abbiamo occasione di verificare che siamo molto più fortunati di altri nostri simili. Che siamo dei sopravvissuti. Che le disgrazie ci sfiorano come proiettili di uno scontro a fuoco, ma ci risparmiano. E siamo pervasi da sentimenti contrastanti: la pena per chi soffre, la gioia per la nostra salute. Allora ci stringiamo addosso questa coperta, godendoci come bene preziosissimo ogni istante, ogni gesto, ogni boccone, ogni respiro.
lunedì 5 ottobre 2009
Piccoli piaceri autunnali
Piccoli piacere autunnali. Di questi tempi, quasi tutte le sere, mi gusto un po' di felicità senza stravizi. Quando è quasi pronta la cena faccio il taglio lungo (nella parte convessa, meglio...panciuta) ad una decina di castagne, poi le metto sul fuoco da cucina. Intanto che ceno, le castagne si trasformano, scoppiettando, in caldarroste. Un profumo d'autunno, zuccherato e affumicato, conquista spazio nel piccolo locale. Quando ho terminato il secondo, prima dell'uva e di altra frutta più dolce, mangio quattro o cinque caldarroste, bevendo un po' di lambrusco amabile. E sono contento.
Giro ciclistico Shalom
Domenica 11 ottobre, con ritrovo alle ore 9 presso la chiesetta del Lazzaretto, è in calendario il Giro ciclistico Shalom. Sono attesi tutti gli amanti delle due ruote senza motore, anche se non facenti parte della Shalom. Una sessantina di km in scioltezza, tanto per stare insieme. Si va tranquilli. E' atteso soprattutto Gianni Giagor. Abbiamo rinviato più volte l'appuntamento per aspettare lui, quindi non può darsi malato. E non sono ammessi motorini. Tutt'al più si posso accettare bici elettriche.
in foto: con questa bici, il grande Eddy Merckx vinse i Mondiali a Montreal.
Shalom su rmfonline
E' in lettura su www.rmfonline.it un interessante (per chi ha interesse, ovviamente) articolo sui 40 anni della Comunità Shalom, un tempo comunità giovanile parrocchiale di Biumo Inferiore, oggi comunità cristiana di 'vecchietti' che stanno insieme da oltre quattro decenni. Gli amici Shalom (ma anche gli altri amici) vadano a dare un'occhiata.
in foto: il nuovo oratorio del Lazzaretto, e la Shalom è nata proprio in oratorio, il Molina di Biumo Inferiore.
domenica 4 ottobre 2009
Sky-roll
Ecco la mia nuova passione sportiva: gli sky-roll. Ci si diverte un mondo. Salgo con gli 'sci' al Sacro Monte per la via asfaltata, e ritorno a piedi per la rizzàda delle cappelle. E intanto penso, elaboro nuove ambizioni, pronto a nuove delusioni. Ma la delusione è attutita da una nuova ambizione e così via, a ritmo con la sciata, al passo con la vita che scivola in là.
Competizione
Ci sono stati tempi che amavo andare a cogliere funghi. Non ora, ma il profumo dei boschi di Lizzola (durante la tre giorni con i ragazzi della Vidoletti) ha rinvigorito le mie velleità. Così una mattina mi sono allontanato di pochi metri dal gruppo e con gran fortuna (era quasi tutto sotto terra) ho trovato un piccolo porcino freschissimo, che ho mostrato al mio collega prof. Enrico Piazza, gran cercatore di funghi. Ha sorriso, e insieme lo abbiamo mangiato, crudo, a pranzo. Ma quel suo sorriso nascondeva, ovviamente, il guanto di sfida. E così nel pomeriggio lui ne ha trovato uno simile al mio, che ci siamo mangiati a cena: uno pari. Restava un giorno. Sapevo di non poter competere con lui, e infatti mi sono limitato a qualche occhiata, senza velleità. Il mio collega è invece partito verso l'alto del bosco, ed ha segnato un uno-due che non mi ha lasciato scampo. Eccolo, con la doppietta. Mai mettersi in competizione con il prof. Piazza.
Premio Chiara
Sabato 3 ottobre ha avuto inizio il fitto programma di incontri dell'edizione 2009 del Premio Chiara. L'esordio è stato notevole, un incontro per ricordare Fernanda Pivano, con Giulio Casale (scrittore-attore-cantante) strepitoso, una voce incredibile, ha eseguito un paio di canzoni di De Andrè da pelle d'oca (vi invito a cercare su Google il suo sito e ad incontrarlo lì). Il programma del Premio Chiara si può scaricare da www.ilfestivaldelracconto.it . Merita.
foto: il lago Maggiore, tanto caro a Piero Chiara.
sabato 3 ottobre 2009
Come un macigno
Quando si sta bene, abbiamo l'abitudine di regalare frasi come mazzi di fiori a chi se la passa peggio di noi. "Certo, la vita a volte ci pesa sopra come un macigno ma bisogna resistere, non mollare mai." Poi arriva il nostro turno, e capiamo che non abbiamo bisogno di chi ci ricordi la durezza dell'esistere, la necessità di resistere. Sarebbe meglio che costoro si mettessero sotto con noi, a reggere la pietra.
Se fossi foco
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