giovedì 8 aprile 2010

Lo sapevamo

Si arriva ad un'età nella quale, quasi all'improvviso, ci si accorge con sorpresa che stiamo velocemente invecchiando. Sorpresa del tutto ingiustificata, perché lo sapevamo che era nel conto: era scritto sin dall'inizio, era nel contratto, a chiare lettere e non in una piccola nota a margine. Credevamo forse di essere, per una strana predilezione divina, esenti dall'invecchiare? Credevamo forse di essere solidi come la torre di Velate?

La sfida elettronica

Quando ho iniziato a scrivere il mio primo (e sino ad ora unico) romanzo per ragazzi, l'idea era questa: 'Voglio scrivere un romanzo per ragazzi, e insieme voglio ripagarmi il costo del mio primo notebook'. Questo è infatti il primo libro (uscito nel 1999) che ho scritto interamente e direttamente al computer. Alla fine non ho guadaganato abbastanza per ripagare tutte le spese, ma una parte sì. Ho però avuto la soddisfazione della pubblicazione presso un'importante Casa editrice nazionale, la Sei di Torino, il racconto ha fatto il giro dell'Italia e qualcuno l'ha anche apprezzato. Per la prima volta ho lavorato con un illustratore, e devo dire che il padre protagonista mi assomiglia anche un po'. Inoltre il libro è stato presentato dal mio amico, grande scrittore Roberto Piumini: e anche questa è una modesta ma gratificante soddisfazione.