Antonio e Daniela, preside e vicepreside. Anche loro hanno voluto vivere l'esperienza della settimana bianca Vidoletti. Con loro la nostra scuola sa più di famiglia allargata.
domenica 20 febbraio 2011
Quel primo colpo di cannone
Fra i nostri maestri di sci, vi era il maestro Ugo (foto), classe 1948. E' stato lui ad accompagnarmi al pronto soccorso, insieme ai tre ragazzi infortunati. Così mi ha raccontato di essere stato compagno di classe di Giovanni, figlio di Mario Rigoni Stern. Ad un certo punto mi ha indicato, alla mia sinistra, in alto ad un monte, poco visibile causa nubi, un forte: "Guarda" mi ha detto con accento dell'altopiano, "quello è il forte Verena. Da lì è partito, alle 3 e 55 del 24 maggio 1915, il primo colpo di cannone della Prima Guerra Mondiale." Più tardi, giunti ad Asiago, mi ha indicato un grande monumento in marmo: "Ecco, quello è il monumento ai caduti, sono stati raccolti i resti di 50.000 soldati della Grande Guerra, 35.000 italiani, 15.000 austro-ungarici."
Altro che Roberto Benigni, novello 'eroe' dell'unità d'Italia! A quei 35.000 va il nostro applauso.
Il dono del presente
Buona vacanza
Alle 6 del mattino, prima di salire sul bus per la settimana bianca, un genitore mi ha detto: "Buona vacanza!" E' chiaro che intendeva: 'Che vada tutto bene, perché siete anche coraggiosi' e non buona vacanza nel senso: 'Divertitevi, cari prof, visto che fra l'altro non pagate niente!' Credo non esista genitore al mondo che la pensi nel secondo modo. E se esistesse, fatemelo conoscere. Portare 130 ragazzini (per lo più senza nessuna conoscenza di sci, scarponi...) sulla neve è impresa educativa e didattica che merita rispetto.
in foto: alcuni miei compagni di viaggio, lassù al Passo Vèzzena.
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