mercoledì 20 febbraio 2008

Ciao, Luigi


Io gli avevo detto che era arrivato il tempo di scrivere la sua storia di imprenditore di successo, Mister Tigros, uomo dai molti soldi, che aveva imparato a spartire con chi era nel bisogno. E lui, Luigi Orrigoni, s'era messo a ridere: "No, non è il caso, meglio scrivere la storia dell'Esselunga o dell'Iper. E poi c'è tempo..." Ma si sa che il tempo c'è quando c'è, bisogna giocare d'anticipo, fregarlo priama che sia lui a fregarci. Ma in fondo a lui non interessava scrivere le vicende di un uomo di successo: era anche schivo, ma insieme molto orgoglioso della sua famiglia e della sua riuscita commerciale. Perché gli permetteva di dare con generosità, a chi non aveva avuto la sua fortuna. La città di Varese gli deve molto, e anch'io, che pure l'ho conosciuto solo negli ultimi anni. In foto ho fissato Luigi, felice, qualche tempo fa, che mostra il libro su Don Tarcisio Pigionatti, uno di quelli della sua collana 'Varesini Illustri', edita da Macchione. E ora bisognerà pensare anche al varesino illustre Luigi Orrigoni, perché non può andarsene così, in sordina.