sabato 25 agosto 2012

Troppo pochi

Troppo pochi. 21 anni di carcere sono troppo pochi per Anders Breivik, che ha ucciso nel 2011 fra Oslo e Utoya 77 persone, per lo più giovani. SETTANTASETTE. Dicono che la Norvegia sia all'avanguardia nel sistema giudiziario, privilegiando il recupero, il reinserimento nella società, segno di grande civiltà. Ammetto che l'argomento è delicato, ma il mio istinto parla chiaro: ergastolo. E' folle? Non è folle? Chi uccide 77 persone non è normale, e la società deve difendersi. E se il concetto di normalità è discutibile, sulla morte non si discute. Se avesse ucciso mio figlio, dovrebbero tenermi molto lontano da Anders Breivik.

Al fresco

Un aitante Antonio Antonellis, in cerca di fresco su un torrente, a Macugnaga. Non si dimentica della sua scuola neppure in vacanza, eccolo infatti con una maglietta Vidoletti.

Riossigenazione prescolastica

Vedo con piacere il mio preside prof. Antonio Antonellis (a destra) e la mia vicepreside professoressa Daniela Crespi (a sinistra) in fase di riossigenazione, prima della ripresa ormai (ohimé) vicina. E li noto su di un percorso montano che ben conosco, il sentiero che dal rifugio Zamboni porta all'ex rifugio Paradiso. Alle spalle il Monte Rosa, località Macugnaga. Nuvole all'orizzonte, ma non riguardano certo la Vidoletti, ben diretta dai due summenzionati docenti.

Nostalgia

Ieri sera l'amico Gianni ci ha invitati, Carla ed io, a mangiare la pizza al laghetto della Valganna (foto). E' bello avere amici che -dimostrando di apprezzare la tua compagnia- ti invitano facendoti una sorpresa. Gianni è amico di lunga data, ci si vede raramente eppure resta intatta quella confidenza, nata negli anni della nostra giovinezza. Da qualche tempo provo nostalgia per quell'età, grossomodo dal 1970 al 1980, per quegli amici, soprattutto per l'idealità di allora.

Giovanna e Adriano

Sebbene in lieve ritardo, tanti auguri a Giovanna (23 agosto) e  ad Adriano (24 agosto), amici.

L'apparenza può ingannare

Ho trovato molto bella questa foto, pubblicità di Louis Vuitton, che dice:
Due percorsi straordinari. Uno stesso destino.
Larisa Latynina e Michael Phelps. Due atleti entrati nella leggenda.

Ho seguito con passione Michael a Londra, il suo prima raggiungere (17 medaglie) e poi superare di slancio (22 medaglie) il record di medaglie olimpiche, detenuto dalla ginnasta russa Larisa.
Oggi guardo questa immagine, il volto di Michael, e ripenso al connazionale Lance Armostrong, sotto accusa per doping, e persino si fa il nome del nostro Fabrizio Macchi, questa piaga che corrode lo sport. Vero? Falso? Accuse ingiuste. A parte i casi come Alex, reo confesso, molte volte rimane il dubbio. Penso: 'E se anche Michael, con quella faccia da insospettato, un domani finisse sulla graticola?'  Sarei meravigliato ma non mi straccerei le vesti, ho imparato che l'apparenza può ingannare.