giovedì 18 agosto 2011

Ritorno sulle Dolomiti

Dopo un primo rinvio, domani parto per le Dolomiti (in foto, lo Sciliar). Manco dal 2002, ultima volta a Vigo di Fassa. La prima volta nel 1968, avevo 12 anni, la nostra prima vacanza di famiglia, in tenda, Fiat 600, dopo molti anni di vacanza in colonia. Vacanza epica: Riva del Garda e poi Canazei. I miei genitori avevano vissuto il viaggio di nozze nel 1953 sull'Alpe di Siusi, Val Gardena, e volevano tornare con i loro figli. E ci tornammo, in effetti, sotto la pioggia. Dopo una settimana d'acqua i miei decisero di andarsene da Canazei, puntando su Venezia. Poi ci sono tornato tante volte, in Val Gardena, a San Martino di Castrozza. Sono le mie montagne. E ora rieccomi, solo tre giorni. Meglio di niente. Sarò a Campestrin, in Val di Fassa. Porto la bici. Spero di usarla.

Cara mamma Ines

Cara mamma Ines, domani probabilmente sarò in montagna, anticipo ad oggi l'abbraccio. Ho voluto questa foto, tu che dirigi il coro al mio matrimonio, 1 maggio 1981. Tre anni dopo, 19 agosto 1984, te ne sei andata. Ma i ricordi permettono quasi di toccarti. Ed è una gran fortuna. In fondo, sei immortale.

La piccola-grande battaglia quotidiana

Dobbiamo avere una battaglia da combattere, per vivere alla grande. Dobbiamo identificare il nemico: l'ingiustizia, la povertà, la sofferenza. Ma non sottostimiamo le piccole-grandi battaglie quotidiane che sono di tutti, e che vengono considerate poco appassionanti: un lavoro svolto con onesta e dedizione, i ruoli di marito-padre e moglie-madre, la vicinanza verso chi s'avvicina al capolinea e non ha nessuna intenzione di accettare quell'esito. Sono impegni ideali che non fanno notizia, che non inducono a partire per l'Africa, che appaiono così scontati. Ma non lo sono affatto: vincere queste battaglie è decisivo.

in foto: fratellini in una via del centro storico di Genova