domenica 8 maggio 2011

Franca e Sabina

Ad attendere Franca Valeri, al Sociale di Luino, c'era anche Sabina Guzzanti. Sta realizzando un documentario sull'attrice, la segue, la cura, indaga su questa donna davvero 'speciale'.

Ci voleva il tappeto rosso

Lenta di piede, stentata nella parola, Franca Valeri ha ancora una mente guizzante e ricordi precisi. Eccola mentre entra al Teatro Sociale, accompagnata da Romano Odrini e da Bambi Lazzati, anime del Premio. Cammina sopra un tappeto verde, forse in omaggio alla terra padana che l'ha ospitata. Meglio sarebbe stato un bel tappeto rosso.

Valeri di valore

Un caldo sole ha ravvivato la tinta di Franca Valeri, giunta oggi pomeriggio al Teatro Sociale di Luino per ricevere il Premio Chiara alla carriera. Un premio strameritato, conseguenza di una carriera straordinaria che non si è ancora conclusa, assegnato ad una donna che in radio, al cinema, a teatro e in televisione ha regalato a milioni di italiani ciò che tutti cerchiamo: una bella risata. Non scomposta, esagerata, eccessiva: una risata giusta, diremmo raffinata.

Lettera ai giovani

Cari giovani,

ieri ho aggiunto una nuova preghiera a quelle che recito, di solito quando faccio sport. Una preghiera per voi, non per voi giovani in generale, ma per voi giovani che non trovate lavoro, che studiate, persino vi laureate e poi dovete faticare per guadagnare il classico pezzo di pane. Anche se non capisco perché, mi sento comunque responsabile di questa vostra fatica, adulto fra adulti che non sono stati lungimiranti, che hanno mangiato a sazietà, senza lasciare avanzi. E ora è come se voi tiraste da una parte e noi dall’altra, ma noi siamo ancora più forti. Continuate a tirare e non perdetevi d’animo: i nostri muscoli si fanno sempre più deboli.

La versione di Giorgio

Un esempio di come Giorgio Lotti sia un fotoartista (vedi sotto). Ecco la sua versione di Gianna Nannini.

Giorgio, il fotoartista

Una mostra fotografica che davvero merita quella di Giorgio Lotti (foto), fotografo di fama internazionale. Il vernissage ieri sera alla galleria Duetart di vicolo Santa Chiara, vicino a piazza Carducci. Foto che sono quadri. Il mio amico Giorgio è un fotoartista, fotografo di Epoca per molti anni ha girato il mondo e ha fissato in pose originali alcuni protagonisti del nostro tempo, noti e non, a partire dagli anni Sessanta. Bravo, Giorgio, come è noto io sono un fotografo più che dilettante (anzi, per dirla con San Paolo, non sono degno neppure di essere chiamato fotografo), ma tu resti comunque uno dei miei maestri.

Mi hai tolto una festa

Cara mamma,
certo non per colpa tua, fatto sta che mi hai tolto una festa. L'ultima volta che ho potuto vivere pienamente (non solo nella speranza) la Festa della Mamma era domenica 13 maggio 1984. Grazie alle mie agende, posso sapere che era nuvoloso, che ti abbiamo invitata a pranzo da noi, con il Mario, con Elio e Anita, con Guido e Paolo. E ho scritto persino il menù di quella domenica: cannelloni, pollo al basilico, mammole e patate, macedonia con panna. La torta l'aveva preparata tuo marito. Ho poi annotato che quel giorno eri molto giù di morale (in foto: luglio 1953, tu e il Mario all'Alpe di Siusi, in viaggio di nozze).
Cara mamma, che dire? Io ci spero ancora. Lo faccio da 27 anni.
Auguri.

Domandiamo l'impossibile

La Provincia di Varese domenica 8 maggio 2011