domenica 3 luglio 2011
Magie di internet
Passeggiata al Monte Generoso (m 1704 slm)
Rosa e Cervino
Marco sul tetto del mondo
PER MARCO NIENTE ‘SORE MADE’
Vorrei parlare di Marco Ghiringhelli e, tramite la sua storia, rendere omaggio a tutti gli sportivi di razza che non mollano mai. Mi viene in mente, ad esempio, Ottavio Missoni, classe 1921, in finale ai 400 ostacoli alle Olimpiadi di Londra del 1948, ancora impegnato in gare di atletica Master. Ma stiamo a Marco Ghiringhelli, classe 1955, varesino appassionato di judo. Già ad alti livelli negli anni Settanta, si è sempre mosso in due direzioni: gareggiare e far gareggiare. Sul secondo fronte ha fondato la Società di judo ‘Robur et Fides’ di Varese, con sede in via Marzorati, una fra le Società meglio organizzate nel panorama nazionale. Quando non insegna Scienze Motorie e Sportive nelle scuole medie, il prof. Ghiringhelli sale sul colle dello sport (alla Robur abbiamo palestre e piscine), indossa il candido judogi (stretto in vita, nel suo caso, da una cintura nera) e trasmette la sublime arte giapponese. Poi, per mantenersi in forma e per essere d’esempio ai suoi ragazzi (in primis ai suoi due figli, ottimi atleti) gareggia ancora nella categoria master. Negli ultimi anni è stato due volte Campione Europeo, mentre nei giorni scorsi è andato a Francoforte, per i Mondiali. Non agiate trasferte con lussi, sponsor e ingaggi a più cifre, ma veloci e stressanti viaggi (per carenza di tempo e di danaro) sostenuti solo da una passione vigorosa. E a Francoforte Marco Ghiringhelli si è meritato la medaglia di bronzo, terzo nella categoria over 55, peso 60 chilogrammi. Un incontro di judo inizia con l’annuncio dello ‘hajime’ (cominciate) dato dall’arbitro. Un cinquantaseienne senza la grinta di Marco direbbe ‘ahimè, chi me lo fa fare di stare ancora qui sulla pedana, a sbracciarmi dentro uno judogi.’ E invece per Marco non è ancora arrivato il ‘sore made’ (questo è tutto), cioè l’invito giapponese che decreta la fine dell’incontro.
La Provincia di Varese domenica 3 luglio 2011
in foto: Marco Ghiringhelli è il primo a sinistra, in piedi
Marco & Ron
LA PIEDMONT PRESENTA ‘LIGHTS FOR YOUR PARTY’
Marco Zanzi e Ron Martin, uno di Varese, l’altro del North Carolina: internet li fa incontrare, la musica li unisce, l’Oceano Atlantico è poco più di un fiume che si può guadare facilmente. Così è nata la storia di Marco, Ron e della Piedmont Brothers Band. In principio scambi di opinioni, di canzoni, poi idee, progetti, incontri (Ron viene a Varese, Marco vola negli Usa), un cd un paio di anni fa (Bordertown), la nascita della Piedmont Brothers Band e di un sito (www.piedmontbrothersband.com). Cover e brani scritti da Ron e da Marco, coinvolgimento di molti amici, un gruppo che si rinnova continuamente. Musica country e rock, la qualità è ottima ma non basta certo una sintetica recensione per convincere: qui si tratta di ascoltare. E l’occasione c’è, anzi ne abbiamo due, nell’immediato, che ci permetteranno di apprezzare il nuovo, secondo cd della PBB. Si tratta di ‘Lights for your party’ Un’occasione è sull’uscio di casa. Infatti martedì 5 luglio, ore 21, teatrino ‘Santuccio’ di via Sacco (ingresso libero) abbiamo il primo appuntamento. Il secondo è per mercoledì 6 luglio, ore 21.15, alla Sala Fontana di via Boltraffio 21, a Milano. Per prenotazioni a questo secondo spazio live (un concerto che verrà fra l’altro registrato) contattare Frugiu (335.7723969 – frugiu@piedmontbrothersband.com)
Dice il critico musicale Raffaele Galli: “Lights for your party conferma le buone cose messe in mostra dalla PBB nel disco del debutto e rafforza la convinzione che l’amicizia vera, il rispetto e la considerazione sono un carburante fantastico e l’approccio musicale da angolature diverse un rilevante valore aggiunto.”
La Provincia di Varese domenica 3 luglio 2011