venerdì 1 aprile 2011

Profughi

E' vero che un politico, di fronte all'emergenza, devo trovare soluzioni immediate e non filosofeggiare; infatti un politico dovrebbe ragionare prima, ed essere pronto all'emergenza. Già, il ragionamento: certe uscite 'sbrigative', ad esempio di Umberto Bossi, non paiono frutto di profonda riflessione. Eppure di fronte al problema profughi credo che la prima cosa da fare sia, per tutti, leggersi dentro e cercare di capire perché, spesso, abbiamo reazioni non sempre improntate all'accoglienza. Certe morti in mare, anche di bambini, ci straziano meno di altre. Parole tipo fora di bàll saltano molti passaggi.

Ecco Franco

In effetti era da un po' che non avevo notizie del mio amico giornalista Franco Ferraro. Direttore a Rete 55 per molti anni, ha sempre favorito la recensione dei miei libri, con ampi servizi alla tele locale. Si era negli anni Novanta. Poi ho saputo che era andato a Roma, ultimamente a Sky. E oggi leggo sul Corriere della Sera, a firma Paolo Conti, un pezzo che riguarda anche lui. "Caporedattore a Sky, molto gradito alla Lega" pare che Franco sia stato proposto addirittura come vice di Minzolini, quindi vicedirettore del TG1. Ma vi sono molte perplessità, e "si annuncia uno sciopero dell'Usigrai, il sindacato dei giornalisti della Tv pubblica..." In pratica si sostiene che vi sono fior fiore di giornalisti disoccupati in Rai, pagati comunque e "con futuro diritto a un risarcimento danni" che premono. Sarebbe quindi inopportuno prendere un uomo esterno all'azienda. Certo che se l'amico Franco ottenesse quel posto, si può dire che Rete55, la nostra tele locale, è stata trampolino di lancio per ben tre giornalisti Rai: Pacchetti, Paragone e Ferraro.

Con gusto

I giovani hanno fretta, addentano la vita con un po' di furia, mischiano i sapori. L'età regala l'arte di gustare la vita, di assaggiarla poco alla volta, di apprezzare normalità che si giudicano rare perché soggette alla finitezza. Non è solo l'arte di accontentarsi. No, è di più, molto di più. E' la quiete che nasce da una lettura profonda delle cose, masticate stagione dopo stagione.

Un altro anno

Tanti auguri, caro Paolo (primo a destra, alla partenza del giro Shalom 2010), amante dei monti e della bici, come me cultore dei 9 km di salita al Campo dei Fiori. Un allenamento per il corpo e per lo Spirito.