venerdì 19 settembre 2008

Una nuova presentazione

Ieri sera, sala dell'ex Liceo Musicale in piazza della Motta, ho presentato il mio racconto lungo. Un'altra presentazione, una delle tante in questi miei vent'anni di libri. Credo che i presenti, una cinquantina, non si siano annoiati. I relatori (da sin. Michele Mancino, Mariangela Algisi e Riccardo Prando) hanno svolto più che egregiamente il loro compito. Un po' meno il sottoscritto che, pur sapendo di non essere un abile parlatore e soprattutto di non essere un improvvisatore, non ha voluto scrivere l'intervento e quindi ha perso il filo. Gaffe che non mi ha fatto piacere ma che nel contempo mi ha regalato una sana lezione di umiltà. Del resto da un po' di tempo a questa parte preferisco rischiare 'figuracce' pur di apparire per quello che sono, piuttosto che 'rischiare' la falsità per non mostrare i miei limiti. In quanto al pubblico, se è difficile vendere libri, è altrettanto difficile convincere la gente ad uscire la sera. Credo di avere nel pubblico alcuni fedelissimi, ai quali va la mia 'eterna' gratitudine, e una bella fetta di amici e conoscenti che a volte vengono e a volte no, per svariati motivi. Ad esempio, molti di coloro che mi hanno fatto visita il 13 giugno non c'erano ieri sera, ma in compenso ce n'era altri. Un pubblico variegato e mutevole, un pubblico che mi onoro di avere.
per il dialogo: carlo.zanzi@tele2.it

Ecco le Cicale

Pesa 118 grammi, è il mio libro più leggero, non si può certo dire che vi è stato spreco di carta e quindi di alberi, tutto è stato fatto al risparmio, causa crisi economica ed editoriale galoppante. Però alla fine è arrivato, e sono contento. Spero di non restare il solo a gioire del mio racconto, lungo 80 pagine. Stasera, nella sala dell'ex Liceo Musicale in piazza della Motta (speriamo non diluvi) mi auguro di incontrare amici solidali ma anche sinceri. Se sono uno scrittore da quattro soldi, ditemelo. Non mi offendo. Ho già trovato un paio di errori, ma sono peccati veniali. Vi aspetto.

Fratello cristiano



Ieri sera Magdi Allam, oggi anche Cristiano, ha tenuto un interessante incontro al Teatrino di via Sacco. Molto ci sarebbe da dire, qui mi limito all'essenziale. Dunque, anzitutto sa esprimere i suoi pensieri con una chiarezza esemplare, dovrebbe essere imitato da molti parlatori attuali. Mi sono poi chiesto che tipo di musulmano potesse mai essere Magdi, se ha frequentato le elementari e le superiori dai Comboniani e dai Salesiani. La sua famiglia non era certo integralista e nemmeno moderata: direi che ha respirato da subito aria cristiana. Mi ha fatto invidia la sua certezza di fede, la sua convinzione nella sola e superiore Verità cristiana, il suo coraggio nella testimonianza. Purtroppo per me non è solo, né soprattutto, una questione di coraggio se non sono un testimone credibile di Cristo e del suo Vangelo, se sono un relativista, un buonista eccetera. E' vero, non sono un tipo coraggioso per natura (e qui l'ho già ammesso) ma nei confronti della Verità cristiana il mio percorso di fede è zoppicante per tanti motivi. Infine: un uomo che riflette con serietà e puntiglio sul senso della vita, sui valori fondamentali, fondanti, un uomo che rischia del suo, che ha coraggio e si espone per delle idee e non per soldi o per prestigio o per carriera, ebbene, un uomo così non può che avere tutta la mia incondizionata stima.