mercoledì 6 gennaio 2010

Incubo infantile


Questa minacciosa e orrenda befana che hanno regalato a mia figlia mi ha fatto ripensare ad un incubo infantile. Facevo le elementari, fra le incombenze domestiche vi era anche la discesa in cantina, per la spazzatura o per portare in casa la legna e il carbone, necessari per la stufa Worm Morning. E in quegli anni spesso vivevo quest'incubo notturno: io che scendo in cantina, poi la luce si spegne, la porta si chiude e nel buio una voce, risa, immagini vaghe anche di streghe, freddo e una paura del boia che mi faceva urlare, che mi trovava a correre in salita sulle scale. Poi il benefico risveglio. E la pace del cuore.

Mille post

Con questo che sto scrivendo sono a 1001 post in quasi tre anni di vita di questo mio blog, nato nel febbraio 2007. Si può dire che ho una certa costanza (in foto, alcuni fra i lettori del blog). So che la maggior parte delle mie note si possono dividere in tre argomenti: Dio, la morte, l'accettazione della mediocrità. Poiché tendo (come tutti) alla felicità, sono convinto (per esperienza) che la ricerca della felicità non possa scansare né la speranza nel Dio della Vita Eterna, né la riflessione sulla morte (scandalo superato dal Dio risorto) né la consapevole meditazione-accettazione del proprio limite. So di ripetermi, ma so anche che certe fondamenta sono imprescindibili affinché la casa regga. So....cioè, penso di sapere, mi illudo di aver intuito qualcosa...e poi sarà quel che sarà.