giovedì 5 agosto 2010

Bravo, BIll

Mi sento onorato di essere coetaneo, classe 1956, di Bill Gates; e sebbene Miguel Bosè canti che siamo tutti poeti, noi del '56, devo dire che preferisco Bill a Miguel. Il re di Microsoft non solo da anni dà in beneficenza una larga fetta del suo immenso patrimonio (tanto che oggi questo è il suo impegno, a tempo pieno) ma sta convincendo altri super ricchi americani a fare altrettanto. Leggo oggi sul Corriere della Sera che pare abbia convinto 40 supermiliardari, già disposti a devolvere la cifra complessiva di circa 600 miliardi di dollari, quasi una supermanovra economica, visto che quella Usa pensata da Obama è di 800 miliardi di dollari. E non mi si dica: "Bella forza, con tutti quei soldi, chi non lo farebbe?" Nel Vangelo si legge esattamente il contrario, quindi onore al merito per il grande Bill. Sta dimostrando che anche un cammello può passare per la cruna di un ago.

MI spiace

A 63 anni è morto oggi Roberto Ferrario (nella foto di Silvia D'Ambrosio, alla presentazione di AgendaVarese2007), editore (e per anni anche direttore) del quotidiano La Prealpina. Per molto tempo il mio rapporto con lui è stato solo per interposta persona. Pensai di sentirlo personalmente, per chiedere ragioni del perché non andasse più in pagina la mia rubrica Pensieri&Parole. Nacquero lunghe telefonate (ne ricordo una, mentre ero in coda col carrello alla Esselunga), dove imparai a conoscere il suo carattere, diametralmente opposto al mio. Vivaci scambi di pareri. Quando aveva qualcosa da dire tirava su il telefono, senza troppi salamelecchi. Una volta mi disse: "Lei faccia delle proposte e vedremo." Nacquero alcune mie pagine monografiche, da lui approvate ed elogiate. Poi la sua malattia. Con lui ho anche sperimentato come si possa peccare di superficialità e leggerezza (da parte mia) anche a cinquant'anni e passa. Infine ho molto apprezzato il suo recente gesto, regalare all'ospedale di Busto Arsizio, la sua città, un costoso e prezioso macchinario.