domenica 16 marzo 2008

Non ci è permesso


Ieri è morta Chiara Lubich. Aveva 88 anni. Quando ne aveva 23 visse la traumatica esperienza dei bombardamenti bellici. Per lei furono illuminanti. Capì quale doveva essere il senso della sua vita. Fondò il movimento dei Focolarini, oggi ramificato in tutto il mondo. Di fronte a queste vite che prendono una direzione sicura e radicale sin dall'inizio, uno resta affascinato ma è anche portato a considerare di poco peso la sua di esperienza. Quindi anziché da tali vite guadagnarci in slancio e generosità, rischia di incupirsi. Ciò mi stava succedendo, quando ho pensato: "Bhè, in fondo anch'io a 23 anni avevo fatto le mie scelte definitive: lavoro, donna della vita, la prospettiva di un matrimonio fedele e aperto alla vita, una fede religiosa che dà senso e direzione di marcia a tutto il resto. Persino un cammino comunitario, con alcuni amici privilegiati, che avrebbe potuto avere sviluppi diversi ma che comunque permane. Il progetto c'era e tale è rimasto, pur nelle turbolenze, nelle stanchezze e nelle mediocrità degli anni." Così mi sono ripreso.

Non a tutti è chiesta la scelta vocazionale di Chiara Lubich, maestra di spiritualità e di dialogo, punto di riferimento per molti. A nessuno è però permesso di piangersi addosso.


ps. la foto non c'entra, semplicemente mi piaceva