giovedì 15 gennaio 2009

Percorso

Ieri osservavo un anziano, solo, che andava su una carrozzina elettrica dalle parti della Kolbe. Ho provato ad immaginare tutto il percorso fatto da quell'uomo, per arrivare a trovarsi lì: la fatica di adattarsi, giorno dopo giorno, all'invecchiamento; il constatare il crescente stato d'inabilità; la paura di non potersi più muovere, di dover dipendere dagli altri in tutto e poi il coraggio di ribellarsi, la voglia di reagire, la scelta di quella carrozzina, capace di regalare un minimo di autonomia...e poi ho immaginato l'invidia che può provare un uomo come lui, verso i giovani o gli anziani più in salute di lui...e poi mi sono perso nei miei e nei suoi pensieri, nelle mille varianti del ragionamento...tutto ciò per dire che noi vediamo una persona in carrozzina, ma nulla sappiamo del suo personalissimo e complicato percorso interiore. Un percorso spesso vissuto nella solitudine, nel silenzio. La realtà, nella sua completezza, è infinitamente più vasta, complessa e ricca di ciò che appare; una minima frazione parla ed è visibile, ma tutto il resto, tutto il tantissimo altro, riposa nel silenzio (ma in realtà si vorrebbe urlare) di ciascuno di noi. E con noi se ne andrà, senza lasciare traccia.

Vidoletti olè


Nuova soddisfazione Vidoletti stamani sulla pista da fondo di Cunardo. Ci siamo qualificati per la fase regionale dei Giochi Sportivi Studenteschi, in programma il 3 marzo al Palù di Chiesa Valmalenco, sia coi i cadetti che con le cadette. A onor del vero, la concorrenza non era imbattibile, purtroppo sono in pochi gli alunni (e i docenti) che amano questo sport della contemplazione 'faticosa', dello stupore che richiede sudore, del silenzio e, per certi versi, della solitudine. Prime le cadette (battendo addirittura la favorita Cunardo), secondi i cadetti. Questa in foto è la partenza delle cadette. Vediamo il prof. Enrico Piazza, mio collega (di schiena, sulla sinistra) mentre cura sino all'ultimo gli sci delle nostre miniatlete. Il prof. Piazza: un gran competitivo. Suole ripetere: "Io sono un tipo tranquillo, ma quando mi mettono il pettorale..."