Jessica e Jennica

Due donne mi hanno emozionato oggi alle Olimpiadi, Jennica Ennis (in alto), la vincitrice dell'Eptathlon nell'atletica leggera, e Jessica Rossi, medaglia d'oro nel tiro al piattello. Jennica e Jessica. Come più volte scritto, amo le prove multiple, quindi amo l'eptathlon (e il decathlon maschile), mi sono commosso nel vedere la Ennis vincere alla grande l'ultima gara, gli 800 metri, con il suo pubblico in tripudio. Gioia anche per la nostra Jessica, educata nell'arte del tiro dal padre, campione anche lui.

Il mio triathlon

Appassionante arrivo del triathlon femminile olimpico poco fa, a Londra. Il mio triathlon, uno sport molto bello, che ho praticato a livello agonistico per poco tempo, ma intensamente. E un triathlon sulla distanza olimpica l'ho vissuto anni fa, a Bardolino, sul lago di Garda. Un bel ricordo. Solo che le donne, oggi, mi hanno dato un'ora di distacco. Sulla distanza dei 1500 metri di nuoto + 40 km di bici + 10 km di corsa la vincitrice di oggi ci ha messo un'ora e 59 minuti, io, se ben ricordo, due ore e 58 minuti! Comunque una gran bella gara, che si è conclusa al fotofinish, con vittoria della svizzera Nicola Spirig sulla svedese Lisa Norden.
Sì, amo le prove multiple, amo variare, mi annoio subito.

I carri di Brinzio

Le mie prime esperienze lavorative risalgono agli inizi degli anni Sessanta. Andavo ad aiutare mio padre alla pasticceria Marcolini di via Albuzzi, in pieno centro a Varese. Ricordo fra l'altro che la figlia del padrone metteva i dischi dei Beatles, ricordo soprattutto Michelle e quando la sentivo mettevo in testa un cestino di vimini (per imitare i capelli degli 'scarafaggi'), prendevo una scopa di saggina come chitarra e cantavo con passione. Ieri parlavo con mio padre, ricordavamo quel tempo, non sapevo che le fascine fatte di rami, necessarie per il forno a legna, venivano da Brinzio, arrivava la scorta con un carro trainato dai buoi. Detto ora mi sembra di parlare di un'era preistorica, invece era il tempo della mia fanciullezza.