venerdì 9 dicembre 2011

C'è da essere orgogliosi

Trattandosi della mia prima uscita con la nuova mtb, ammetto di essere un po' invadente. Prometto che poi non ne parlerò più per molto tempo. Ero a pochi metri dalla fine della salita delle cappelle quando una persona anziana (che non ha cura della sua salute, visto che stava fumando) ha esclamato con sguardo luminoso: "C'è da essere orgogliosi. Ce l'abbiamo fatta!" Alludeva alla mia prestazione atletica. Ecco, sì, vorrei invecchiare così, senza invidia rancorosa ma con la capacità di gioire per le gioie altrui. Ha usato addirittura il plurale (ce l'abbiamo fatta) come a dire che c'era anche lui su quella bianca bici. Mi ha fatto molto piacere.

Ho mantenuto la promessa

Ho mantenuto la promessa. In verità non mi costa molto mantenere queste promesse sportive. Ieri avevo detto che avrei collaudato la nuova mtb Rockrider facendo le cappelle, e così è stato. Eccoci al Mosè. Commento dopo il collaudo? Dico solo questo: una bomba!

Pretese su Dio

A volte i sacerdoti sbagliano già alle primissime frasi: "Dovete amare Dio perché Dio è amore, via ha creati, vi ha salvati."
Non si può amare per dovere. Non ci si può imporre di amare. E lo sanno gli innamorati. Il problema è allora: come posso innamorarmi di chi non vedo, non sento, non tocco ma giudico possibile con la ragione, immagino nella natura, cerco di intravedere nei miei fratelli? Mi devo dunque sentire in colpa se il mio cuore batte per una creatura di Dio, e non per il suo creatore? A volte i sacerdoti insinuano questo senso di colpa, che non ha nessuna ragione di esistere. E allora? Facciamo il possibile per innamorarci degli uomini. La bellezza dell'amore ci sovrasterà, rendendo ipotizzabile un Dio d'amore.

in foto: Centro Commerciale di Rescaldina, addobbi natalizi.