giovedì 26 febbraio 2009

Sulla felicità

Credo che molti mezzi siano leciti, pur di regalarsi attimi di felicità. Anche inventarsi un dio, se occorre. Ogni attimo di felicità in più è un attimo di tristezza in meno. Si potrebbe allora pensare che anche la droga va bene: regala un surrogato di gioia. La felicità che intendo io, però, deve avere almeno queste quattro caratteristiche:
1) non deve prevedere risvegli drammatici alla realtà
2) non deve portare a dimenticare ma a ringraziare
3) non deve indurre alla sopraffazione ma alla compassione
4) deve regalare gioia a qualcun altro
No, non credo sia vero quello che dicono i cosiddetti intellettuali: che la felicità è banale, frutto di superficialità, di mediocrità. Chi va al fondo delle cose, non può essere felice. Chi non dimentica l'uomo, non può sorridere.
E' vero, il mio sorriso è anche frutto di una dimenticanza: perché non sono un santo. Cioè uno che incontra la sua gioia nella gioia del povero che su di lui fa conto.

mercoledì 25 febbraio 2009

Febbraio

Le vide come una benedizione. Le vide come un indizio di speranza per il futuro. Poche primule, venute al sole fra croste di neve e fili d'erba intirizziti dal gran freddo di Varese.....

(dal racconto 'Febbraio' - UNA CITTA' IN CORNICE)

lunedì 23 febbraio 2009

L'alba

Per me Varese è soprattutto tramonti più che albe. Le albe, viste da casa mia, sono poco romantiche. I tramonti no, me li godo soprattutto dalla Madonna del Monte o dal Campo dei Fiori. Le albe per me sono quelle del mare, verso le 5 e 30 del mese di luglio, il sole rosso, fuoco tondo che spunta dall'Adriatico. Quest'anno però ho scoperto l'alba del Brinzio. Il sole che sbuca dal Chiusarella e si impadronisce della quieta valle, la pennella di luce, scivola lungo i binari della pista, divertendosi assai.

Inizio di settimana

Ebbene...so che molti non capiranno, ma c'è una differenza abissale fra l'iniziare la settimana con la pista 'fresata' dal Momo e sopra una pista abbandonata a se stessa, ghiacciata di segnacci, instabile, traditrice. E per me stamani (alle 7.45 ero già in pista), lunedì 23 febbraio 2009, la settimana è iniziata alla grande. Perché la pista era fresca di 'gatto', passato evidentemente la sera prima. La notte di ghiaccio ha fatto il resto. Pista 'fresata', cioè con quelle righettine che vanno parallele, entro le quali gli sci sprofondano giusto quel centimetro necessario alla spinta; sopra neve che spinge e sotto neve-ghiaccio che permette di volare. Carlo Moruzzi ha donato un po' della sua domenica sera a noi che, il lunedì mattina, abbiamo la fortuna di poter iniziare la settimana così, sopra la pista 'fresata', liberi scivolatori, approfittatori delle nevi prealpine.

sabato 21 febbraio 2009

Il canto delle parole

Venerdì 27 febbraio, ore 21, nella mia palestra, alla scuola media Vidoletti di via Manin, 'canteranno' le parole. Speriamo che riescano ad avere un po' di musicalità le mie (di parole), brevi citazioni dai miei racconti e romanzi, divise per temi, lette da Chiara Palumbo e Stefano De Palma. E questa sarà la prima mezz'ora, seria (speriamo non troppo seria e noiosa). A metà il mio 'Valzer par Varès', cantato dagli amici Lidia e Antonio. Poi via con la musica (e lì le parole canteranno senz'altro) del gruppo Piedmont Brothers Band, musica country che regalerà voglia di vivere.
Una serata pensata per passare una serata diversa.
Gli Zanzi vi invitano (in foto, da sinistra, Marco Zanzi, Cecilia Zanzi, Carlo Zanzi e Guido Zanzi).
Avessino avuto un Bar, il nome era già scritto: Zanzibar.
Così si potrebbe scrivere: Zanzishow.

Due anni


Io, patito delle ricorrenze, nemmeno mi sono accorto che il 16 febbraio festeggiavo i due anni di vita di questo blog. Che è ancora bambino, ma che ha già una sua piccola storia. Nato per caso (ma non a caso, nascondeva evidentemente un bisogno), ha ricevuto sino ad ora 1320 visite (cioè persone che hanno visto il mio profilo) e non so quanti altri hanno fatto scorrere le foto e le frasi. Mi diverto. Come ebbe a dirmi recentemente il Ministro Bobo Maroni ("Mi diverto, per questo vado avanti") io faccio lo stesso, vado avanti, goccia dopo goccia, foto dopo foto. Seguito a far cronaca di una vita normale e di pensieri a volte banali, a volte (forse) no.

Rmfonline


Ieri sera, alla pizzeria Il Nibbio, di Masnago, festosa riunione di redazione (con pizza) dei giornalisti di www.rmfonline.it, settimanale via etere che dopo alcuni mesi di vita può contare i primi numeri: una media di oltre 60.000 contatti al mese, 2000 visitatori di media a settimana, un buon esordio, se si tien conto che i collaboratori sono tutti volontari. Mi onoro di far parte di questa prestigiosa squadra di giornalisti e uomini di cultura, che hanno deciso di ritrovarsi per mettere a disposizione del lettore il loro amore per l'uomo e per la città di Varese: dall'editore padre Gianni Terruzzi al direttore Alma Pizzi, dalle firme storiche Pierfausto Vedani, Gaspare Morgione, Max Lodi, Maniglio Botti, Ettore Pagani a intellettuali quali Gipì Cottini e Ovidio Cazzola....insomma, un bel team. Anche se saranno i lettori a confermare il mio ottimismo.

mercoledì 18 febbraio 2009

Domande inevase

Omosessualità: un argomento a luci ed ombre, nel senso che convivono le luci di qualche certezza e le ombre di ragionevoli dubbi. Chi ha visto San Remo ieri sera sa perché ne parlo. Benigni l'ha messa facile: l'amore trionfa, ciò che conta è amare, se c'è l'amore non ci sono distinzioni, è l'amore che benedice ogni unione, etero e omo fa lo stesso. E giù un'ovazione dell'Ariston, con commozione di Grillini. Povia l'ha messa un po' più problematica: 'Luca era gay e adesso sta con lei'. Aggiunge il cantante dei bimbi meravigliati: ho raccontato solo una storia, ogni storia è a parte, non è mai facile giudicare...Come dire: la vita è più complessa di quanto possa sembrare. Io, nei confronti dei fratelli omosessuali, ho la massima comprensione, non mi permetto di giudicare né tanto meno di condannare. Sono comunque sempre sopraffatto dalla complessità dei problemi esistenziali, e in ogni caso mi ronza dentro una frase biblica: "Maschio e femmina li creò."

Spreco

Mi rendo conto di essere altamente ripetitivo, ma a Brinzio c'è ancora un sacco di neve, la pista è ottima, mi pare un mare di neve sprecata se la gente non ci scivola sopra. Provare...per credere. E poi non venite a dirmi che non vi avevo avvisato!

lunedì 16 febbraio 2009

Uscire di casa



Sì, bisogna uscire di casa, sempre, anche dopo i 50 anni, soprattutto dopo i 50, quando subdole malinconie esistenziali portano a richiudersi nella prudente e rassicurante consuetudine. Se non avessi deciso di uscire di casa per il Trofeo 2 Valli, se avessi dato retto neanche alla pigrizia, ma ad esempio al fatto che avrei creato qualche scompenso nei programmi serali della famiglia, che non avrei cenato con i miei eccetera, mi sarei perso due serate davvero divertenti, nuove, diverse, arricchenti.
Ma prima bisogna uscire di casa, lasciarsi alle spalle ciò che già si conosce.
Prima bisogna minimamente rischiare.

Esagerare


Ascoltando, a Messa, il Vangelo di ieri (la donna che lava i piedi di Gesù con le lacrime del suo pentimento e li asciuga con i suoi capelli) mi sono ancor più convinto di un concetto: per riuscire nella vita, in ogni suo settore, ma soprattutto in quello dell'amore cristiano, bisogna esagerare. E' l'aggettivo 'molto' che conta (Molto le è stato perdonato, perché molto ha amato). La vita non è per i tiepidi, i prudenti, i calcolatori, i 'saggi'. E non è forse vero che noi ammiriamo gli eroi, proprio perché esagerano?

domenica 15 febbraio 2009

Contemplazione

L'amico Paolino mi invia questa foto, scattata sabato 14 febbraio: una croce raggiunta dopo tre ore di gran fatica, condivisa con Bruno. Da lassù, solo con i miei limiti -scrive Paolino- puntando lo sguardo all'orizzonte, capisco meglio la vita di ogni giorno. E questa è la contemplazione del Bello.

Tramonto

Tramonta sabato 14 febbraio. Nel giorno degli innamorati, come si può non innamorarsi di questa neve? Di questo sole? Di questi colori? Tramonta, purtroppo, anche la stagione sciistica 2008-2009 al Brinzio. Se continua il freddo, però, per tutto febbraio si va avanti. Certo, ci sono cose più importanti, nella vita, che sciare. Ma ce ne sono anche tante meno importanti...e soprattutto meno salutari, che allontanano dalla contemplazione del Bello.

sabato 14 febbraio 2009

Polenta e bruscitt

E dopo la sciata, tutti a mangiare polenta e bruscitt, cotechino e lenticchie, vino, pancetta e lardo....I comuni di Brinzio e di Cunardo hanno fatto le cose in grande (ecco, sulla sinistra, il sindaco di Brinzio Sergio Vanini con il presidente della Provincia, Dario Galli), hanno regalato agli amanti dello sci da fondo momenti che si ricorderanno. Regali per tutti. Anche il sottoscritto, 38° su 46, si è portato a casa un bel salame, non sotto forma di scherno per il risultato non proprio brillante, ma sotto forma di puro suino insaccato, con tanto di tagliere e buon profumo.
Certe serate senza troppi fronzoli (non c'erano giacche e cravatte) riconciliano con un certo modo di vedere le cose. Non metto aggettivi per non cadere nella retorica, ma so che mi avete capito.

Che pacchia!

Ieri notte mi sono proprio divertito. Seconda tappa del Trofeo delle 2 Valli, 8 km tecnica libera sulle nevi di casa, sulla mia pista, a Brinzio. Partivo 45° su 50, dopo la prova di Cunardo, in tecnica classica. Ho recuperato un paio di posizione, ho ridotto i distacchi, classifica finale: 38° su 46. Tenuto conto che molti erano più giovani di me, e che io sono un contemplativo e non un agonista, non mi lamento. Ma che pacchia! Lungo la pista che conosco a memoria, quasi andavo ad occhi chiusi, quindi non mi impaurivano certo i tratti in penombra. Neve ottima, fatica quel giusto, senza strafare.
La foto di Angelo Puricelli non si riferisce a ieri sera, ma alla Brinziobianca. Io, con il pettorale n° 98, viaggio in coda al gruppo, come si conviene. Si notino i segni di una certa fatica.

L'ammiratrice

In questa foto del fotoreporter Angelo Puricelli facciamo un passo indietro, torniamo alla Brinziobianca di fine gennaio. Tagliato il traguardo, prima il Pirata Riccardo Prando (sulla destra) e poi il sottoscritto, ecco la sorpresa di una giovane ammiratrice (mia o di Riccardo? Chissà!) Naturalmente è un fotomontaggio, o un abbaglio, frutto della stanchezza del dopogara.

Così si vede meglio

Questa foto permette di meglio inquadrare Carlo Moruzzi detto Momo (vedi sotto), anche lui partecipe della festa, ieri sera, a conclusione del Trofeo delle 2 Valli. E' anche un po' commosso perché in molti lo hanno ringraziato per il suo lavoro al 'gatto', ripagandolo con un salame regale (vedi sulla destra).

venerdì 13 febbraio 2009

Il gatto del Momo

Fra un paio d'ore sarò al Brinzio, per la 2^ tappa del Tour delle 2 Valli. Non posso allora non menzionare Carlo Moruzzi detto Momo, l'uomo del gatto (delle nevi), il volontario appassionato che traccia il percorso che poi noi, sciatori, ci godiamo dalla prima all'ultima curva. Purtroppo l'ombra 'invadente' di Pippo Gazzotti (a destra) copre il nostro Carlo, al centro, insieme anche al presidente (del Centro Fondo Brinzio) Ponzi. Da tre anni Momo non scia più, pur di far sciare gli altri. Un sommo sacrificio, ripagato dalle moine del suo 'gattone'. Lo si trova alla casetta del noleggio, sempre lì appena può, contento di far contenti i fondisti. E noi (fondisti) lo ringraziamo.


Trofeo 2 Valli

Ieri sera mi sono divertito, partecipando al Trofeo 2 Valli. Partenza alle 21, in nottuirna, sulla pista di sci da fondo di Cunardo. 7,5 Km tecnica classica, partenza a cronometro individuale. Il Trofeo è in due serate, col metodo Gundersen. Cioè stasera si va a Brinzio, 10 km tecnica libera, partenza ad handicap, cioè il primo della gara di ieri parte per primo, il secondo per secondo, distanzianto della distanza cronometrica accumulata a Cunardo...e così via...eravamo una quarantina, io credo di essere arrivato fra gli ultimi, per la legge fisica che se molti mi superavano mentre io non riuscivo a superare nessuno, vinto non posso aver vinto. E alla fine, pane, salamelle e vin brulè per tutti.
Non ho dato il massimo, ma comunque sono arrivato cotto e non avevo certo la voglia di mangiare pane e salamella. Grazie 1000 allo Sci Club Cunado e al mio amico, prof. Nini Bossi, che mi ha sciolinato gli sci, evitandomi figuracce ancor più clamorose!
Ma stasera, al Brinzio, sulla mia pista, sopra la mia neve, mi rifarò!!!!!!

giovedì 12 febbraio 2009

Equilibrio



Ieri sera, i 4/5 della famiglia riuniti intorno al tavolo della cena, m'è venuto di fare questa domanda: "Secondo voi, qual è la qualità, il dono di natura che vorreste avere, prima di ogni altro? Il più desiderabile?" Queste le risposte: coraggio, speranza, pazienza, capacità di leggersi dentro. Poi, nella discussione, si sono visti i limiti di ciascuna qualità, che esasperata può essere negativa. Si è arrivati alla conclusione (tutto sommato abbastanza intuitiva) che in realtà la buona sopravvivenza in questa vita necessita del concorso di molte qualità, dell'equilibrio di molte doti o doni di natura.
E' complicata la vita.
Come tutti sanno.

mercoledì 11 febbraio 2009

Un po' di rispetto



Leggo su Varesenews (un quotidiano on line che consiglio di sfogliare) che in questi giorni brilla con particolare fascino Venere, che taluni confondono con una stella. La giornalista Galli fa tutto un discorso, ma alla fine il sunto è questo: il pianeta Venere è stupendo, ma è senza vita, al pari di tutto il resto dell'Universo. Solo la terra è vitale, quindi bisogna trattarla il meglio possibile. Leggevo, da un recente sondaggio, che le maggiori preoccupazioni della gente sono: 1) inquinamento atmosferico 2) la salute dei figli......Per parte mia, metto la salute dei figli decisamente prima, però nel mio piccolo faccio il possibile (bici....) per lasciare alle mie figlie una terra non defunta.
in foto: un modo di procedere, assolutamente non inquinante

martedì 10 febbraio 2009

Requiem


Se ci sei batti un colpo, Eterno Padre.
Non il colpo, che uccide, delle bombe;
il colpo delle colpe e delle pene;
del soffrire, che è scandalo e vergogna;
il colpo del Tuo silenzio, che ci esilia.
Se davvero ci sei, fatti sentire
ma come una carezza,
un lieve vento
a rinfrescare l'afa della vita.
Pulsami dentro come un cuore innamorato,
batti il colpo di una Parola chiara e viva,
un tocco di campana nella festa,
non la campana a morto,
perché la morte
non l'hai inventata Tu,
Padre di Vita.
A Eluana

domenica 8 febbraio 2009

Eluana



Un tempo sarebbe stato diverso. Avrei affidato ad altri (ad esempio alla Chiesa cattolica) i miei dubbi. Mi sarei fidato delle convinzioni altrui, fatte mie per empatia comunitaria. E avrei a tal punto azzerato le mie perplessità, sino a diventare 'missionario' di un credo. Meglio allora o adesso? Più umile allora? Non lo so. So solo che non posso zittire ciò che provo (è la voce della cosiddetta coscienza?), non posso fingere, e quindi sulla sorte di Eluana non so che dire.
Per lei ho umana compassione e prego. Capisco benissimo il padre, che ripete: "Mia figlia è morta 17 anni fa." Lo capisco e vorrei abbracciarlo, perché il peggio che può capitare a un genitore è la morte di un figlio.
La vita è complessa. A volte è inestricabile, un nodo che non si riesce a sciogliere. Poiché i dubbi non legiferano, non scrivono decreti e non risolvono i problemi, capisco il dramma di chi deve prendere posizione.

giovedì 5 febbraio 2009

L'ultima neve

Questa, di lunedì 2 febbraio, sarà molto probabilmente l'ultima neve del generoso inverno 2008-2009. Tempo di crisi, di recessione ma non in fatto di fiocchi, mai così abbondanti negli ultimi decenni. Una neve stilisticamente perfetta.

lunedì 2 febbraio 2009

Record personale

Oggi a Brinzio nevica, o forse piove, altra neve si è aggiunta alla molta già presente e non so quando la batteranno e quando si potrà tornare sugli sci. Questo inverno è davvero inaffidabile, nevoso come ai vecchi tempi. Ma quando ho scattato questa foto era l'alba serena di sabato 31 gennaio. Da poco avevo stabilito il mio nuovo record stagionale di sci da fondo, 570 km. Il precedente era di 565, del periodo dicembre 2005-marzo 2006. Ora, in meno di due mesi, dal 6 dicembre, sono già a 570 chilometri e vorrei aggiungerne altri. Perché una stagione così davvero, ma proprio davvero non mi capiterà più. E se anche dovesse capitare, sarò ancora in grado di sciare come ora? Chi può dirlo? Allora meglio mettere fieno in cascina, aumentare il chilometraggio, che mi darà maggior gloria quando, ai miei nipoti, racconterò: "Nella stagione sciistica 2008-2009, davvero favolosa, vostro nonno ha percorso....."

San Biagio

Il 3 febbraio, domani, cioè San Biagio, segna una piccola memoria del Natale. Perché il panettone che spero tutti i varesini doc mangeranno domattina, a digiuno, deve essere quello tagliato il giorno di Natale. Altrimenti non vale. Altrimenti il suo benefico effetto sui danni alla gola è meno efficace. San Biagio vigila e se ne accorge, se mangiamo un normale panettone acquistato per l'occasione, superscontato alla Esselunga. Non parliamone poi se non mangiamo nulla, per dieta o per dimenticanza. San Biagio, allora, si offende.

domenica 1 febbraio 2009

Gli 80 anni del regiù

Ieri sono stato invitato al Palace, per un pranzo di compleanno, 80 anni di Augusto Caravati, geometra a capo di un'impresa che molto ha costruito, a Varese e altrove. Ho conosciuto Augusto, regiù (capofamiglia) della Famiglia Bosina, proprio nell'ambito di tale Famiglia. Entrambi amiamo Varese, le sue tradizioni, il dialetto eccetera. Del regiù ammiro la gran voglia di fare, la passione per il lavoro. Non conosce la parola pensione. Ci sono molti ottantenni e passa (e fra questi, mio padre Mario) che mi regalano speranza per il futuro. Quando, leggendo i miei 52 anni, oso dire che mi sento vecchio, penso a loro e mi vergogno come un bambino alle prime marachelle.

Un sorriso gentile

Una mia cara amica, di recente, ha fatto cenno al mio "sorriso gentile, che tanto ti caratterizza"...naturalmente mi ha fatto piacere...il complimento (tale lo giudico) fa il paio con un altro, di molti e molti anni fa, che soleva farmi la mia amata zia Maria. Mi chiamava 'bel muretìn simpatic'....anche così si tira avanti con più profitto la vita, dimenticandosi per un attimo dove siamo diretti.
foto Silvia D'Ambrosio