domenica 28 giugno 2009

Ortensie

Non amo molto le ortensie. Non hanno profumo. I colori non mi paiono giovanili. Non so. E' un'impressione. Le ortensie mi ricordano soprattutto due eventi: la casa delle mie nozze, dove risiedo dal 1 maggio 1981, ma ancor primo il mitico zio Emilio (ul Baiùn) e l'altrettanto mitica zia Lina, sorella di mio padre. Una coppia davvero simpatica, lui alto alto, lei bassa bassa. 'Gèsa e campanìn, come diciamo noi. Fui ospitato a casa loro tutta un'estate, credo nel 1961: erano i portinai dell'asilo di Fogliaro. E io li feci impazzire, perché allora ero scatenato. Il Baiùn: mi raccontava di imprese epiche, lui, uomo di lago, pescava i lucci nel lago di Varese tirando la tirlindana a nuoto! Allora ero un ragazzetto vivacissimo, poi, fra la prima e la seconda elementare (complice anche una marachella con botte 'feroci' da parte di mio padre) mutai totalmente pelle, diventando il 'bravo ragazzo' da tutti conosciuto. Se è vero che invecchiando si torna bambini, non è detto che con l'età ritrovi il Carlo dei miei primi sei anni, più spontaneo, meno razionale, meno volitivo, meno moralista. E chissà che non combini nuovi guai!

I sapori della notte


Come ogni anno (è il terzo) faccio un veloce 'assaggio' della Notte Bianca varesina. Una breve incursione, a mezzanotte e mezza sono già a casa. Mille sapori, odori, rumori e soprattutto migliaia di persone (parlano di 80.000 varesini e varesotti e ticinesi), felici di esserci, di schiacciarsi i piedi, di spintonarsi, di impiegarci dieci minuti per attraversare Piazza Monte Grappa. Di tutto e di più, ogni tanto abbiamo bisogno di esagerare, di strafare, di ingozzarci come a un pranzo di nozze. Non sto qui a fare filosofia e moralismi, finché dura una notte ci può stare. E poi ci hanno messo anche la finalità solidaristica, una mano ai terremotati d'Abruzzo. Un po' per mettersi a posto la coscienza, un po' per vera attenzione all'altrui bisogno. Nella Notte Bianca ci sta dentro tutto, ci stiamo dentro tutti, con le nostre mille facce e i nostri vorticosi pensieri, silenziosi e prepotenti compagni della nostra vita.

venerdì 26 giugno 2009

Nello strano giardino di HF

Il mio amico Franco Cavaleri (HF per gli amici, ma si ostina a non spiegare cosa ci sta dietro quella sigla) ha pubblicato il suo primo libro. Titolo: GIARDINO STRANO (Nicolini Editore). Una tentazione (quella di scrivere un libro e di pubblicarlo) assai ricorrente. Eccolo in foto, sorridente (a sinistra) insieme al poetanarratoreditore Dino Azzalin; Dino e il prof. Livio Ghiringhelli hanno tenuto a battesimo il nuovo nato, presentato mercoledì scorso alla libreria Feltrinelli. Franco è un generoso, uomo del volontariato militante, svariati mestieri, una buona penna e la voglia di illuminare nella scrittura lati evidenti e meno della sua poliedrica personalità. Bravo HF...benvenuto fra noi...

Vicinanza

Sono vicino all'amico Michele (ultimo a destra, giornalista di Varenews), in questo momento di tristezza per la morte di suo papà, Vito Antonio, morto a 77 anni dopo 4 anni di sofferenza. Non ho conosciuto il signor Vito, ma conosco Michele, e se l'uno ha preso dall'altro, possono essere orgogliosi entrambi. Michele, in nemmeno due anni, ha visto morire la mamma e il papà. E' la vita, dirà qualcuno, e ha ragione...ma non ditelo a Michele, soprattutto oggi.

mercoledì 24 giugno 2009

Contraddizione materna

Durante gli esami di licenza, leggo i temi dei miei alunni. C'è sempre da imparare. Come non si deve scrivere, ma anche come si può essere simpatici. E' il caso di questa mia alunna, che in pratica scrive (sintetizzo): sto attraversando gli anni più belli della mia vita, lo dice sempre anche mia mamma, ripensando alla sua giovinezza; puoi però mi dice che devo aiutare di più, fare il mio letto, tenere in ordine, caricare la lavastoviglie...ma come? Così è proprio lei a rovinarmi gli anni più belli!
Niente male.
Come non male è Woody Allen, sempre pronto a regalarci un sorriso:
'Il sesso senza amore è un'esperienza vuota. Ma tra le esperienze vuote, è una delle migliori.'

Schiavi

Salvo rare e fortunate eccezioni, siamo un po' tutti schiavi delle nostre dipendenze. Io ne ho molte. Una di queste è il movimento, e me ne accorgo soprattutto di questi tempi, quando gli esami di licenza media mi obbligano a stare seduto anche tutto il giorno, in ambiente chiuso. Mi sento un animale in gabbia. Mi alzo di continuo e passeggio per l'aula. Ormai ho a tal punto abituato il mio fisico al movimentro, che se manca ne soffre. Ho bisogno di un certo volume di ossigeno giornaliero, e se non ne respiro a sufficienza, ecco un senso di obnubilamento, di stanchezza, di sonnolenza. Che ci devo fare? Meglio questa dipendenza che altre.

San Gemolo

Non ho foto della chiesetta di San Gemolo, vicino a Ganna, e allora utilizzo questa, sempre chiesetta è: questa è quella del Lazzaretto. Dunque, il mio amico Giampaolo Galli (siamo cresciuti insieme all'oratorio Molina) è pure lui uno scrittore (bene, e ci torneremo su) ma intanto mi ha segnalato il sito di un suo amico che, dopo aver ricevuto una grazia da San Gemolo, si è sentito in dovere di ringraziarlo, realizzando un sito dedicato alla chiesina. Indirizzo: www.san-gemolo.it Merita di essere visitato.

domenica 21 giugno 2009

Tutti scrittori

Leggendo i 'Pensieri' di Giacomo Leopardi, ho scoperto che anche allora, nel Diciannovesimo secolo, abbondavano gli scrittori più che i lettori. Oggi la cosa continua ed io (non so se sia il caso di vantarsene) faccio parte di questa categoria. Ma nel Ventunesimo secolo abbiamo almeno un vantaggio: internet permette di risparmiare sulla carta, si scrive in rete, si rincorrono i potenziali lettori navigando a vele spiegate.

venerdì 19 giugno 2009

Andare fiero



Ogni tanto mi va di rivolgermi nello specifico ai miei coetanei.
Si sa, è tempo di bilanci. Non definitivi, per fortuna. E allora pensate: "C'è qualcosa di cui andate veramente fieri?"
Se la risposta è no o non saprei, coraggio, c'è ancora spazio per lo scatto finale.
a sinistra: una mia foto, della quale vado abbastanza fiero

Pensione

Data la mia 'condanna' anagrafica (ohimè), mi capita di buttare spesso l'occhio su chi ha raggiunto l'età della pensione. E noto che taluni si trascinano in là, nell'attesa di ciò che tutti sanno e che nessuno vorrebbe...e spesso, si fanno trascinare in avanti da un cane scodinzolante. Ebbene, se mai arriverò a quell'età, spero che la mia pensione non sia solo l'attesa di, ma -sino all'ultimo- la fattiva partecipazione alla costruzione di qualcosa, sia quel che sia.
in foto: festa per il pensionamento, in una scuola media varesina. Nessun riferimento alla qualità di pensione sopradescritta è da applicare ai soggetti fotografati.

Fabio c'è

Fabio c'è: nel ricordo e nella preghiera, nella speranza e nello sport, che lui amava. E allora dal 25 al 28 giugno, venite all'oratorio di Biumo Inferiore, il suo oratorio. Per il quarto anno si farà memoria di Fabio con un Memorial cestistico, il pomeriggio e la sera. Venerdì 26 giugno, ore 20, verrà celebrata una Santa Messa. Quando si perde un figlio (nella foto, i genitori di Fabio, Emanuela e Attilio, durante il Memorial del 2008) probabilmente non si vive più, si sopravvive. E la fede regala a questa sopravvivenza qualche attimo di respiro.

giovedì 18 giugno 2009

SuperCarlo


Notizia di ieri: Carlo Buizza è diventato primario nel reparto di Urologia dell'ospedale di Busto Arsizio. Carlo, classe 1957, era mio compagno di classe in prima elementare, alla 'Cairoli' di Biumo (scuola che rischia la chiusura!). Non solo: sua madre era la mitica maestra Buizza, mia maestra in prima elementare, in una classe di trenta alunni e passa. Quindi la madre insegnava al figlio, e ricordo che la maestra non era tenera con Carlo, spesso rimproverato. Era l'anno scolastico 1962-63. Rimproveri che devono aver lasciato il segno, vista la carriera luminosa del professor Buizza. Al quale faccio i complimenti e auguro ogni bene.
La notizia di un uomo in carriera, di successo, mi ha fatto riflettere sul mio quoziente di invidia. Ebbene, fra i tanti difetti, credo di non avere questo. No, non invidio Carlo, né chi è più ricco e famoso (ci vuol poco) di me. Fra i tanti cattivi consiglieri, l'invidia mi manca, e non mi premuro certo di cercare la sua compagnìa.

mercoledì 17 giugno 2009

Bravo Woody



'Sono contrario ai rapporti prima del matrimonio, fanno arrivare tardi alla cerimonia'
Woody Allen
Credo di essere diventato una persona più seria, quando ho cominciato a prendermi meno sul serio.

martedì 16 giugno 2009

Profumo di tiglio

L'estate non è ancora cominciata, eppure il sole forte esalta il profumo del tiglio, e macchie di colore nel verde regalano ai miei occhi non più giovani lo stupore del bello.

lunedì 15 giugno 2009

Incontro con il cantautore!!!

Sono stato invitato alla annuale Festa del PD alla Schiranna (area ex pista go-kart), per un Aperitivo con l'autore. Vi offrono l'aperitivo, in compenso dovete sorbirvi la presentazione di uno scrittore o presunto tale. Sabato 20 giugno, a partire dalle ore 19, ci sarò io. Che mi presenterò anche nei panni 'inediti' di cantautore. Inoltre, a seguire, potrete pure mangiare. Vedete voi.
in foto: gli organizzatori della sezione letteraria della Festa, fra i quali l'amica Luisa Oprandi. Insieme abbiamo fatto la gavetta giornalistica al Luce, ora lei ha fatto carriera politica, consigliere provinciale del PD. Lei mi ha invitato, a suo rischio e pericolo.

Foto al fotografo


E' per me (fotografo più che dilettante) un onore fotografare un fotografo professionista. Ecco Alberto Lavit, fotografo, ma prima di tutto mio coscritto, compagno di liceo, amante come me di una città che a volte sa essere davvero patinata, tirata a lucido, splendente.

Vernissage



Con tutto il rispetto per l'amico e maestro Vittore Frattini (vedi sotto), affermo da convinto che lo 'scalpello' della natura sa essere più convincente del suo. Sa plasmare con minor spigolosità.
Al vernissage della sua mostra (e non me ne vorrà) ho ritenuto doveroso e bello far foto non solo alle sue opere.

Di padre in figlio

Suo padre Angelo è stato scultore insigne a Varese. E lui, Vittore, ne ha seguito le orme, prima nel disegno e poi nella scultura. Artista 'illuminato' (sua l'idea dei lumen), Vittore è santambrogino come me, veste spesso in nero (come me), è persona sensibile e facile alla commozione. La sua mostra, in Villa Recalcati, merita senza dubbio una visitina.

Philippe

Ecco Philippe Daverio, volto noto, personaggio dall'eloquio fluente, dalla cultura 'imbarazzante', dalla parlantina sciolta. E' venuto a benedire la mostra di Vittore Frattini. Ha parlato a lungo. Mi inchino alla sua cultura. Alla sua dialettica. Ascoltandolo, però, ho fatto questa considerazione. Dunque: il 70-80% di chi lo ascolta non è in grado di correggerlo, perché non colto come lui. Del restante 20-30%, forse i più sarebbero in grado di capire quando dice inesattezze, ma o sono presi da timore reverenziale ('mah, forse ha ragione lui e sbaglio io') oppure certo non farebbero caciara, interrompendo il monologo. Al che, i tipi alla Daverio (che so, Sgarbi, Mauro Della Porta Raffo per stare a Varese...) l'hanno sempre vinta. Loro vanno veloci, sommano concetti e aneddoti, e tutti stanno zitti. Già...veloci...non posso non pensare allora alle mie interrogazioni: andavo a macchinetta, per non subire gli sgambetti delle amnesie ma anche nella speranza che la mia velocità traesse in inganno i prof, non così attenti a cogliere subito gli errori.

53 anni


Oggi compio 53 anni. Stato d'animo attuale? Felice di esistere.
Eccomi, mentre gioco con una scultura riflettente di Vittore Frattini, a Villa Recalcati

sabato 13 giugno 2009

Tristezza

Stamani m'è venuta questa affermazione lapidaria: "La tristezza è un lusso che non possiamo permetterci." Viva i comici. E allora concludo con Ennio Flaiano: "Consoliamoci, il meglio è passato!"
ps foto dei Robiei, luminoso scorcio fra i monti; dedico questa foto a chi l'ha scattata, cioè a mio fratello Marco

venerdì 12 giugno 2009

Torno a Brusimpiano

L'amico Paolo Costa mi ha fatto avere stamani due foto della cronoscalata Brusimpiano-Ardena del 17 maggio scorso. Eccomi alla partenza, n° 156. Paolo, ottimo ciclista, fra gli organizzatori della Cronoscalata, dirige anche un quotidiano on line che vi invito a visionare. Indirizzo: www.varesenotizie.net

Arrivo

Eccomi ormai alle ultime pedalate della cronoscalata. 11"20 il tempo finale. Scoprirò poi che Paolo Costa avrà fatto meno di me di oltre un minuto, mentre un altro mio amico, Livio Bianchi (in netto ritardo di preparazione) è stato da me battuto per qualche secondo. Piccole sfide fra dilettanti, dall'ardore professionistico!

mercoledì 10 giugno 2009

Antonio, superdirigente

Il prof. Antonio Antonellis (qui premiato stamani dalla professoressa Mariangela Algisi), mio preside, è un superdirigente scolastico. Grazie al suo entusiasmo e alla sua dedizione al lavoro, la Vidoletti è quello che è, cioè una scuola 'aperta', attenta al nuovo, 'vulcanica'. Auguro al mio preside, però, di ritagliarsi un po' di tempo anche per andare in bici (vedi trofeo), perché anche lui deve rispettare le due esse della Vidoletti: Sport e Studio.

Marco e la sua scuola

Marco Passera, ex alunno Vidoletti, play della neopromossa Cimberio, non è mancato alle nostre premiazioni e ha alzato la palla a due, dando inizio alla partita di basket. Bravo Marco, non ci dimentica delle origini, della palestra che ha tenuto a battesimo i tuoi primi canestri.

L'estate sta arrivando, e un anno se ne va

In qualche modo sfruttando la nota canzone dei Righeira, diciamo che l'estate sta arrivando e un altro anno scolastico (il 2008-2009) se n'è celermente andato. Stamani Festa dello Sport e Memorial Lazzati, a conclusione di un anno sportivo per la Vidoletti (la mia scuola) se non memorabile, quasi. Ecco i prof. Piazza e Algisi con alcuni fra i molti premiati di stamani.

domenica 7 giugno 2009

Fischi



La ministra della Pubblica Istruzione, Mariastella Gelmini, è stata clamorosamente fischiata alla cerimonia di apertura dei Giochi Sportivi Studenteschi, al teatro romano di Ostia antica. La cosa mi ha fatto un po' dispiacere. Povera, in fondo credo che ci metta tanta buona volontà. Io però, da docente, vedo gli effetti reali della sua riforma. E allora qualche fischio se lo merita. Parlo di medie inferiori. Più alunni per classe, riduzione dei docenti. I voti, poi, di per sè non sono male. Ma si deve sapere che (stando alle attuali disposizioni) il 5 in condotta (che porterebbe alla bocciatura) lo si può dare solo a chi ha avuto almeno 15 giorni di sospensione. Evento rarissimo. Per la promozione, poi, un alunno non deve avere nemmeno un 5 in pagella. Se si fosse coerenti, dovremmo bocciare il 60-70% dei ragazzi. Così si è costretti ad alzare il voto, in sede di scrutinio. Gran bella riforma. Seria ed efficace.

Si vota



Si vota. Per l'Europa che verrà. La nostra 'vecchia' Europa non sarà un Eden, ma è meglio di altri continenti. In quanto al voto, non dirò quale sarà il mio. Fra l'altro, non mi va di essere giudicato 'per partito preso'. Posso però dire che ho sempre votato, che non ho mai lasciato nell'urna una scheda nulla o bianca, e che sono sempre stato fedele ad un certo 'orientamento'. Non ho mai fatto 'trasvolate' da destra a sinistra.

Inganno

L'inganno della malattia, soprattutto di un certo tipo di malanno, sta nel farti credere che il compito dell'esistere sia un compito per noi troppo gravoso. Addirittura impossibile. Ma è solo un miserevole trucco, un crudele inganno che va smascherato e sbugiardato. Ci sono ancora molti viaggi da intraprendere. Si prenderà ancora il largo. Si raggiungerà infine con profitto l'ultimo porto... lontano, ancora molto molto lontano.

Un quarto

Vorrei dire una cosa ai miei coetanei, diciamo a gente fra i 50 e i 55 anni. Non abbiamo più tutta la vita davanti. Nè metà. Se tutto va bene ci resta un quarto, perché gli altri tre li abbiamo già bruciati. Certo, noi ci diciamo che si vive alla giornata, che non si fanno certi calcoli eccetera, e in cuor nostro speriamo di vivere più di cent'anni, ma statisticamente e ragionevolmente ci resta un quarto, parte del quale non proprio entusiasmante. Al che, se abbiamo qualcosa da fare, facciamola al più presto. Direi subito. Qualcosa che ci tolga qualche rimpianto senza regalarci rimorsi, o rimorsi di intensità inferiore alla sofferenza di rimpianti inguaribili.
Coraggio.
Annusare in perfetta e melanconica inattività l'odore della vita che brucia non è un buon affare.

sabato 6 giugno 2009

Matrimoni

Auguri a Luisa e Marco, in festa per il loro anniversario di nozze. Mi piace l'idea del matrimonio come staffetta (foto Vally), si corre in avanti e uno dei due dice all'altro: "Bè, adesso il testimone prendilo un po' tu!" Ne approfitto anche per porre rimedio ad una dimenticanza, visto che qualche giorno fa hanno festeggiato il loro anniversario anche Patrizia e Maurizio. Buon passaggio di testimone anche a loro.

venerdì 5 giugno 2009

Qualità

Credo che la felicità sia una questione di qualità più che di quantità. Scegliere la parte migliore e gustarla, non sommare tante parti più o meno buone. La paura della morte (sempre imminente, a qualunque età) porta necessariamente al fare, ma c'è -a mio avviso- un fare affannato e un fare più rilassato, frutto della consapevolezza che, comunque, tutto non potremo assaggiare, né tutto visitare. Senza arrivare al distacco degli asceti, c'è il salutare distacco dalle cose delle persone normali, evangelicamente disposte ad accettare la lezione dell'umiltà.

martedì 2 giugno 2009

Memoria 'infernale'

L'avevo promesso, e ce l'ho fatta. In genere le promesse le mantengo. Ho imparato a memoria tutto (dico tutto) il 5° canto dell'Inferno dantesco, quello di Paolo e Francesca, per intenderci. All'inizio è stata dura, poi via via ho preso coraggio, la memoria s'è allenata (sì, bisogna allenare corpo e mente, e la mia mente era un po' giù d'allenamento rispetto al corpo) e sono arrivato alla fine....e caddi come corpo morto cade.
Insomma, ho scoperto di avere un cervello non proprio decrepito.
Sorrido all'impresa (come il ragazzo nella foto) e invito altri ad imitarmi. Mi si dirà: "Mio caro, non abbiamo tutto il tuo tempo da buttar via." Niente affatto, bastano cinque minuti al giorno non di più. Anche meno. Ci vuole pazienza e perseveranza. Comunque fate come volete. Però dà soddisfazione.....Così discesi del cerchio primaio giù nel secondo, che men loco ginghia, e tanto più dolor, che punge a guaio....

ps questa foto, come la sottostante, è di mia figlia Valentina


Speranza

Spero di poter insegnare ancora a lungo. Spero che la salute me lo consenta, e mi auguro di conservare la voglia che oggi mi accompagna. Lo spero perché mi accorgo che (un po' truffaldinamente, in silenzio) 'rubo' dai miei alunni quel riflesso di giovinezza che mi serve, per compensare almeno in parte la fuga scriteriata della mia, che non vedo più.

lunedì 1 giugno 2009

Nella trasparenza

Il mio amico poeta Arnaldo Bianchi mi ha fatto un nuovo regalo, via sms. Eccolo:

Nella trasparenza del silenzio meridiano
s'incastra un frinire di cicale:
l'urlo muto del cuore
è un fragoroso abisso
di luce e di sguardi
che scorrono dall'orizzonte
alla penombra mite delle valli.

Che sfiga



Che sfiga! Così ci ha accolto il mare di Porto Potenza Picena. E il cielo...anche peggio, pioggia e vento. Un paio di giorni e siamo tornati anzitempo a Varese. Dove abbiamo trovato il sole e le acque quiete del lago di Monate. Sono un uomo d'acqua dolce, l'ho sempre detto.

Soccorso

Quante volte qualcuno ha chiesto il nostro soccorso e noi ci siamo comportati come il vecchietto nella foto, che dorme sognando un mondo perfetto che non esiste? Qualche volta ci sarà capitato di sicuro di farci una bella dormita.