domenica 1 novembre 2009

Libertà

Scendendo dalla rizzada del Sacro Monte, stamani ho incontrato il 'mitico' Beppe Leoni, generale leghista, architetto-artista, autore fra l'altro dei ben noti ciclisti padani (vedi foto). Stava piazzando tre immagini in alluminio di Giovanni Paolo II, in occasione del 25° della sua ascesa alla Madonna del Monte. Ci siamo messi a parlare. Con lui si parla in dialetto e ha sempre un buon carattere. Così ho ripensato a quegli anni (1992-93-94-95..), quando seguivo il Consiglio comunale come giornalista del Luce e lui era consigliere e mi diceva sempre 'Scriiv pulìt', scrivi pulito, cioè corretto. In quegli anni se mi fossi schierato per la Lega credo che conoscendo Leoni (uomo dei media leghisti) avrei forse ottenuto, come giornalista, una carriera più brillante. Gianluigi Paragone dòcet. Non lo feci e non mi pento. Meno soldi e meno gloria, ma un di più di altre cose, per me importanti. Volessi riempirmi un po' la bocca, direi: "Feci una scelta di libertà." Ma quale libertà? La nostra presunta libertà è sempre una libertà condizionata, dipendente, asfittica. Siamo 'liberi' schiavi delle nostre abitudini. Abbiamo catene qua e là. E purtroppo abbiamo perso le chiavi dei lucchetti.