giovedì 20 gennaio 2011

Nini e Pippo

Sono loro due l'anima dello sci nordico nella nostra provincia: Claudio Bossi detto Nini (a sinistra) e Giuseppe Gazzotti detto Pippo. Nini, cioè lo Sci Club Cunardo e il meraviglioso impianto di Cunardo; Pippo, cioè lo Sci Nordico Varese e la fantastica suggestione della pista del Brinzio. Nini segue le orme paterne, Pippo non so, so solo che sono riusciti a catalizzare intorno al loro entusiasmo tanti amici, volontari, appassionati che praticano lo sci, organizzano gare, gestiscono gli impianti. Io ne approfitto. E ogni tanto scatto qualche foto.

I fratelli Campana

Fra i partecipanti alle provinciali di sci nordico a Cunardo, anche i fratelli Campana: Irene e Marco. Un plauso particolare alla coraggiosa Irene, che pure alle prime scivolate ha voluto essere della partita, concludendo la prova e dimostrando carattere.

Sull'anello di Cunardo

Stamani si sono disputate le fasi provinciali dei Giochi Sportivi Studenteschi di sci nordico, a Cunardo, e lo squadrone Vidoletti era presente. Non abbiamo vinto, ma siamo risultati la scuola con il maggior numero di partecipanti. E potevamo essere anche di più. I ragazzi si sono divertiti, non ho alcun dubbio su questo. Pare incredibile, ma grazie al gran lavoro degli uomini dello Sci Club Cunardo, in un periodo malauguratamente senza neve è possibile avere un anello di due chilometri per praticare lo sci nordico, a 400 metri d'altezza. Un impianto che in Italia ci invidiamo. Vale la pena sfruttarlo maggiormente.

Campioni di istituto

Ecco, con il prof. Enrico Piazza (eccelso sciatore) i campioni Vidoletti 2011 di slalom, e cioè Andrea Lauri e l'esile Costanza Carozzi. Per il secondo anno consecutivo, Lauri batte Piazza nella sfida fra prof e alunni. Il mio collega ha fatto cenno alla differenza di materiali, ma forse è più che altro una questione anagrafica.

I fondisti

A Torgnon, annuale gita Vidoletti sulla neve, io seguo i fondisti. Che hanno un privilegio: si godono i panorami migliori.

Baite in controluce

Come ogni anno, le baite innevate di Torgnon sono lì ad attendermi. Vogliono il controluce, e io le accontento.

Il mio Cervino

Ieri si è rinnovato l'annuale incontro a Torgnon con il Cervino, forse la mia montagna preferita. Già questa immagine non è male (presa dalla pista di fondo) ma il vero spettacolo è quando si salgono i primi tornanti della via che porta a Torgnon e il Cervino appare là, in fondo alla valle, in tutta la sua bellezza. Ieri sera, al tramonto, dentro un panorama già fiabesco, il Cervino si stagliava come una pietra preziosa, come una montagna incantata.