martedì 22 febbraio 2011

Con le braccia al cielo

Il preside Antonio alza le braccia al cielo, al termine della settimana bianca: non si capisce se in segno di resa, di vittoria, di saluto...o se per aggrapparsi lassù, alla ricerca di un aiuto soprannaturale!

foto Rinaldi

Fotografo dilettante

Il collega Michele mi ha colto mentre metto il copriobiettivo della mia Nikon in bocca (non trovo posto migliore per non perderlo) e mi accingo a scattare foto. Lo faccio da quando ho più o meno dieci anni, allora scattai le mie prime foto con la Ferrania di mio padre. Da allora non ho più smesso.

Tutto il meteo possibile

Durante i 5 giorni bianchi abbiamo avuto due giorni coperto, due di neve e uno di sole: quasi tutto il meteo possibile. Compresa la nebbia.

nella foto Rinaldi: il dirigente e alcuni alunni Vidoletti

Metti, togli, metti, togli..

La settimana bianca è stata davvero una scuola di vita, in quanto a capacità di sapersi gestire come funamboli: su e giù dal pullman, metti e togli scarponi pesantissimi, e poi tieni in mano sci, bastoncini, caschetto, occhiali, guanti, zainetto il tutto su terreno scivoloso...prendi, lascia, appoggia, incastra...e l'attacco non funziona, e lo scarpone è stretto, e il gancio si è rotto....e ci sono i tempi da rispettare...e nevica e fa freddo... una prova di autonomia di tutto rispetto, per chi è abituato più che altro ad essere servito.

Godersi la vita

Di fronte all'ennesima riprova di quanto sia precario il nostro esistere (è morta senza alcun preavviso una mia vicina di casa, Paola, 55 anni), oltre alla preghiera per chi ci ha lasciato, mi viene spontaneo un pensiero: "Godiamoci la vita, intanto che ci sta attaccata come fiocchi di neve. Basterà un po' di sole per scioglierli."