domenica 16 agosto 2009

Con la coda dell'occhio

Tempo fa ho già espresso qui il seguente concetto: per evitare di intristirmi, notando i segni dell'età che avanza, evito di guardarmi allo specchio. Debbo ora fare una precisazione. In realtà sì, l'occhio destro guarda altrove, ma con la coda dell'occhio sinistro sbircio, eccome. Tengo d'occhio, valuto a distanza, prendo nota.
in foto: Musei Capitolini-Il Galata morente, uno con un gran fisico

Automatismi

Per me camminare, correre, andare in bici, nuotare e fare sci da fondo sono la stessa cosa, nel senso che ho raggiunto gli automatismi in queste pratiche motorie, le posso fare 'ad occhi chiusi', mi rilassano, non c'è stress né fatica né timore (di cadere, di annegare...) e in un certo senso mi sento un privilegiato, meglio, provo sensazioni di uomini d'altri tempi, quando tali pratiche motorie non erano sport ma vita quotidiana. Necessità.
in foto: il mare Adriatico...bè, nuotare in un mare così, in realtà, mi fa ancora paura.

Beati gli illusi

Roma è ricchissima di chiese. Vedendole ero invogliato alla preghiera, poi pensavo al genio degli artisti che le ha abbellite, pittori, architetti, scultori ispirati anche dalla fede...ma insieme pensavo alla grande ricchezza della Chiesa, e a quanto Dio fosse davvero contento del suo cammino nella storia...pensieri, perché quando non si è più giovani non ci si ferma alla prima impressione, alla prima ispirazione, e si cede alla disillusione.
Beati gli illusi, perché entreranno nel Regno dei Cieli.
in foto: San Pietro, visto dal buco della serratura di una villa sull'Aventino