lunedì 18 giugno 2012

Puntare in alto

La nota vicenda della famiglia Bossi mi ha fatto fare questa considerazione. E' più 'facile', senz'altro più allettante e gratificante la prospettiva di una scelta radicale (che so, partire per l'Africa a vantaggio dei più poveri) piuttosto che accontentarsi di fare del bene alla vicina di casa. Nel primo caso si ha la speranza se non di passare alla storia, quanto meno di riceve consensi, pubblici elogi, mentre nel secondo caso gli applausi arrivano solo dalla propria coscienza e dalla persona che trae beneficio dalla nostra azione. Poi però capita che chi fa scelte non comuni, scelte coraggiose, radicali, dimostri la propria 'piccolezza', diciamo normalità inciampando sullo zerbino di casa.

Come la leggenda del panettone

Sono contento che ai miei colleghi sia piaciuta la torta del mio compleanno, da me preparata. Non sono un grande cuoco, so fare poche cose e fra queste la crostata. Per un errore, però, avevo abbondato con la farina lievitante, anziché pochi grammi avevo fatto metà farina oo e metà farina lievitante. Mi attendevo quindi una crostata molto alta, troppo voluminosa e morbida, e invece (come nella famosa leggenda del panettone, nato per un errore) anche la mia crostata è venuta bene, a detta dei miei colleghi ma anche secondo me, che l'ho assaggiata.