venerdì 2 novembre 2007

Al San Martino


Sebbene in ritardo rispetto alle mie tradizioni (di solito ci vado in primavera, ma quest'anno avevo i 100 Campo dei Fiori), sono salito al San Martino. A novembre, come in novembre (15 novembre 1943) si compì il sacrificio dei partigiani varesini. Salendo verso Duno, la prima parte della salita, la più agevole, sentivo le campane di Cuveglio, di Cuvio, di Duno, forse di Cantevria. Campane in festa. Poi, dopo Duno, nel tratto più ostico, ho sentito colpi di fucile, cacciatori, e il ricordo dei colpi della guerra si è fatto più presente. Sono arrivato stanco, come ogni anno. Oltre un'ora di salita: 67' e 17", per la precisione. Quest'anno ci sono salito in city-bike perché la mountain-bike è da aggiustare, e con la bici da corsa (che ha come rapporto più agile un 39-21) non ci sarei mai arrivato. Questa è la sola salita che percorro in bici, nel corso dell'anno, durante la quale mi viene voglia di tornare indietro. Arrivo in cima verso le 11, foto, discesa (che è pericolosa, strada stretta e sassi) e poi il rientro da Cuvio-Brinzio. E' stato un mezzo calvario, perché sono stato colto da una crisi di fame e le gambe erano due pezzi di granito. Ho quindi offerto la mia ridicola fatica (e le mie preghiere) a chi ha fatto la fatica estrema, 64 anni fa, negli stessi luoghi. Anche nel 2007 ho mantenuto la promessa di salire al San Martino. Sono un po' più felice.