venerdì 2 gennaio 2009

Gli altri

Ho saputo, da chi è in contatto con gente che ha molti soldi, che questi cosiddetti fortunati vivono con due costanti stati d'animo: una nevrotica frenesia di spesa, e la paura di invecchiare. Si imbottiscono di psicofarmaci, si ritoccano qua e là. La cosa mi ha fatto pensare ad un'altra frenesia, quella che prende i cinquantenni che, entrati nel terzo finale di vita, corrono nel tentativo di recuperare il tempo perso e di accumulare le esperienze che non hanno fatto, oppure si fanno molto esigenti, per evitare di perder tempo con gente e occupazioni non gradite. La penso diversamente. Credo dia più felicità vivere alla giornata, senza troppo ragionare, ringraziando per ciò che si ha avuto, comunque e sempre immeritato. Se poi si riesce a far coincidere, di tanto in tanto, la nostra felicità con quella di qualcun altro, tanto meglio. Se si riesce ad essere felici proprio specchiandosi nella felicità altrui, allora non ci si può davvero lamentare. Perché correre? Si rischia fra l'altro di non poter fotografare la nebbiolina che sale dal laghetto del Brinzio.