lunedì 31 maggio 2010

A letto

Nelle chiacchiere un po' assonnate del dopopranzo, è saltato fuori il discorso dei figli, che la sera rientrano tardi. Come in ogni famiglia, anche nella mia la mamma è più apprensiva del papà. E allora mio padre ha ricordato che anche mia madre, a letto, attendeva i sonnambuli (Hinn munanca da 'rivà chi fio là!' cioè 'Non sono ancora arrivati quei ragazzi') e mio padre diceva: "Ma sono all'oratorio, stai tranquilla." E in effetti mia madre aveva ben poco da temere. Ma sempre mio padre ha ricordato ciò che diceva sua madre a suo padre, preoccupata perché soprattutto un mio zio di notte aveva l'abitudine di folleggiare (vedi foto). E cosa rispondeva mio nonno? 'Sta tranquila, tant l'omm al porta a cà nagòtt!' (Stai tranquilla, tanto l'uomo non porta a casa niente) Una morale piuttosto discutibile, molto pratica, che forse a quei tempi bastava per mettersi il cuore in pace e per prendere sonno.

Il riscatto

Grande Ivan! A quattro anni di distanza rivince il Giro d'Italia. E la sua Varese è contenta. Sarebbe meglio non cadere, ma poiché prima o poi tutti cadiamo, allora ciò che conta, alla fine, è rialzarsi e rimettersi in sella. Pedalare di nuovo, verso il traguardo del riscatto.

Roberta e Giovanni

Purtroppo non ho una foto che li ritragga entrambi (i miei amici Roberta e Giovanni detto Gianni), e magari sarà lo stesso Giovanni a procurarmene una (per aggiornare il mio archivio) ma lo stesso (e con un giorno di ritardo) porgo loro gli auguri, per il loro anniversario di nozze. Avanti così!