mercoledì 31 marzo 2010

Penna in mano

Oggi ho ricevuto dall'attivissima Bambi Lazzati il pacchetto con i primi libri in Concorso al Premio Chiara 2010. Inizia così il mio lavoro di giurato al Premio, uno fra i cosiddetti 'grandi lettori' che arriveranno a definire la terna finalista. Ne approfitto per invitare caldamente i giovani e gli over 25 ad andare sul sito del premio (www.ilfestivaldelracconto.it) e scaricare il Bando per il Chiara Giovani e quello per il Chiara racconti inediti (novità di questo 2010). Penna in mano e via con la scrittura. Datevi da fare e non prendete esempio da me, che ultimamente latito.
in foto: Premio Chiara 2009-il Giovanni e la Teresa, comici dei Legnanesi.

Crocerossine a Varese

E chiudo il 1994 con il terzo libro di quell'anno, che segna l'inizio della collaborazione con l'amico-editore Pietro Macchione. Avevo incontrato Pietro in piscina, gli avevo fatto i complimenti per la sua neonata casa editrice e lì, fra una bracciata e l'altra, mi propose di scrivere la storia delle Crocerossine di Varese. Accettai con un po' di timore. Interviste, letture di diari e di articoli di giornale, ricerca delle foto e infine il libro, uscito per la collana 'I naif', uno dei primi libri editi da Macchione. E qui voglio ricordare l'amica poetessa Renata Spinella, che mi procurò una bella foto di sua mamma Ester, fra le primissime Infermiere Volontarie della nostra città. Correva l'anno 1915.

Corpo

In questo tempo che ci avvicina al Venerdì Santo, spazio nel quale il corpo viene ferito, oltraggiato, vilipeso, umiliato dallo scandalo di una croce, io penso invece alla fortuna di poter disporre anche di un linguaggio non verbale. Il contatto dei corpi ci permette di superare incomunicabilità, e di immaginare (solo immaginare?) unità e corrispondenze essenziali all'esistere.