lunedì 6 dicembre 2010

Di figlio in padre

A vent'anni di distanza dalla morte del padre Marcello, il mio amico Raffaele Novario ha voluto fargli un regalo: pubblicare i suoi scritti, i suoi disegni, le sue poesie. E' nato il libro 'Verso il Sacromonte', appena uscito, edito da Macchione.
La lettera che Raffaele scrivi a suo padre, all'esordio del libro, è molto bella. Ecco alcuni passaggi:
"Caro papà, è parecchio tempo che non ci sentiamo (20 anni) e poiché non mi sento a mio agio a parlare al telefono (fra l'altro non ho neppure il tuo numero) preferisco scriverti....Mi hai insegnato che nella vita esistono valori imprescindibili: la famiglia, il lavoro, l'amore per gli altri, il rispetto per i più deboli, l'onestà intellettuale e molti altri. Me lo hai insegnato con i fatti, non con le parole, e per questo ci sei riuscito...Ho trovato, sfogliando la montagna di scritti, pensieri e poesie che ci hai lasciato, una lettera che avevi scritto (ma non consegnato) a me e a Stefano (mio fratello). Diceva pressapoco così: Figli miei, spero di lasciare in eredità un ideale che, attraverso le difficoltà giornaliere e generali della vita umana, vi illumini di ragione e di fede, che vi rallegri, vi conforti nel lungo cammino della vita, che sarebbe altrimenti solo un cammino senza senso, una inutile cavalcata nel mondo dei vivi.....

Non ho parole

Sette morti in Calabria, ciclisti travolti da un'auto, una disgrazia che fa molto male. Soprattutto a chi, come me, sa cosa significa il piacere di andare in bici, e come ci si senta indifesi di fronte alle auto. Io cerco di stare lontano (dalle auto) andando in preferenza al Sacro Monte e al Campo dei Fiori. Ma chi non ha che statali trafficate, che deve fare?

in foto: 8 marzo 2009, inizia la stagione in bici, con la cima del cannoncino al Campo dei Fiori ancora innevata

Ometto

Quando ero un ragazzino non pochi mi davano dell'ometto, perché ero serio, posato, obbediente: insomma, non rompevo e cercavo di farmi benvolere. Anticipavo i tempi del futuro uomo che sarei diventato, in ciò dimostrando poca saggezza. Ebbene, oggi, se dovessi continuare con quella logica, non potrebbero che darmi del vecchietto. Allora ho cominciato a protestare, ad invertire la rotta: non sguardo in avanti, ma alle spalle.

in foto: lo sport (questo è il mio arrivo alla Brinziobianca 2010) è un modo per non sentirsi dare del vecchietto.

Ma bene

Molto bene, continua a nevicare. Una neve gentile, che non disturba gli automobilisti (fra l'altro tutti muniti di gomme neve o catene a bordo) e che si deposita con inattesa abbondanza su alberi, prati, fili elettrici, ombrelli e congela all'istante il vapore dei nostri sbuffi. Mi vengono in mente certi temi che facevo alle elementari: "Questa mattina è tornata la neve. Candida e lieve eccetera eccetera."