domenica 25 aprile 2010

Dino e Alessandro

Ieri ho conosciuto Alessandro D'Avenia. E' venuto alla Vidoletti a presentare il suo romanzo 'Bianca come il latte, rossa come il sangue' (Mondadori), un libro per ragazzi che verrà tradotto in 15 lingue e che avrà anche una versione cinematografica. Alessandro, 32 anni, fa il prof e lo scrittore. Il libro non l'ho ancora letto, sono rimasto però colpito dalla consapevolezza, dalla sicurezza, dalla 'certezza' esistenziale di questo giovane; io, che di anni ne ho 54, sono ben lungi dall'aver raggiunto simili traguardi. A 16 anni lui era già sicuro che avrebbe fatto il prof e lo scrittore. "Eppure avevo il ben avviato studio dentistico di mio padre" ha detto Alessandro "e tutti mi dicevano che buttavo via un'occasione d'oro. Ma io non mi vedevo a curare la carie, magari ad un anziano con la bava sul limitare delle labbra." Ebbene, a Varese abbiamo chi invece ha saputo coniugare le due cose: essere dentista ed essere poeta-scrittore-editore. Alludo a Dino Azzalin (qui con il figlio). Spezzo poi una lancia a favore della professione di odontoiatra. A parte i costi in genere molto elevati, quando uno ha il mal di denti non è certo in grado di scrivere una poesia o un romanzo. Io, da scrittore, dico: "Viva la medicina...viva i dentisti!"

La sfera più bella

Ed eccolo il mio raccontino, come è stato collocato al Castello di Masnago. Artisti, architetti, fotografi e letterati hanno dato la loro interpretazione del concetto di sfera...io, sportivo incallito, ho pensato alla creazione della sfera più bella, no, non il globo terracqueo, la sfera che rende possibile il gioco del calcio...un raccontino breve breve, con Dio che infine si convince e lancia con una pedata giù dall'alto dei cieli un pallone da calcio, mettendo in moto la gioia di un bambino...che poi sarei io.

Appeso come un lenzuolo

Ma sì, gasiamoci un po', ogni tanto ci vuole...non so, io forse eccedo, ma noi 'scrittori' conduciamo vita così appartata, nel silenzio della nostra cameretta a incidere lo schermo intonso di un computer con i nostri pensieri ambiziosi, le nostre storie apocalittiche...ieri pomeriggio il mio nome penzolava, su una sorta di lenzuolo, insieme a quello di altri 39 'letterati' varesini (le virgolette sono d'obbligo) al Castello di Masnago. Inaugurazione di ArtParty2010, sezione fotografia e letteratura. Come sempre, sono l'ultimo in ordine alfabetico.