domenica 27 giugno 2010

Un grazie a Pino


Davvero mi è difficile non ringraziare di cuore Pino Terziroli (secondo da destra), che ha reso possibile questa stupenda mattina in Santo Stefano, con il suo libro e la sua passione. Ricordi ma anche progetti, ad esempio intitolare la piccola piazza davanti al luogo di culto a mio zio, Bruno Ravasi, l'architetto del restauro, uomo appassionato e tormentato, uomo di grande competenza e rettitudine. Architetto-artista, personaggio varesino senza mezze misure, che Varese (al pari di tanti altri uomini di pregio) tende a dimenticare. Per fortuna Pino ha buona memoria.

Il Paradiso dovrebbe esistere

Sì, il Paradiso dovrebbe esistere anche solo per permettermi di immaginare questa scena: i fratelli Ines, Mario e Bruno Ravasi che osservano e si stringono vicini per godersi la mattinata in terra, a Bizzozero, dove si fa memoria e gloria fra gli altri di Bruno Ravasi, autore dei restauri al Santo Stefano, e allora mio zio Bruno gongola e anche mio zio Mario, perché a quei restauri ha contribuito e poi perché è presente il figlio Dario (al centro della foto) con la moglie Valeria (a destra) e allora mio zio Bruno fa notare (con un sorriso esagerato, mai visto in terra) che c'è anche sua nipote Elisa (a sinistra) e così mia mamma Ines non può non essere contenta per la presenza dei suoi figli Paolo, Guido e Carlo, quest'ultimo impegnato a far foto e a documentare l'evento.
Sì, Paradiso, esisti, perché la scena è troppo bella!

Gelsomino

E' tempo di profumo di gelsomino, uno fra i profumi estivi che prediligo. Ma ieri notte, ai Giardini Estensi, il gelsomino si confondeva con il tiglio e le altre essenze dell'estate, saliva verso la luna piena (e qui mi lascio andare con immagine esagerata) portato in carrozza dalle note di Nicola Piovani, grande compositore. I nostri amministratori (è il caso di lodarli, quando se lo meritano) ci hanno regalato ieri momenti stupendi, con la musica di uno fra i più grandi maestri di musica da film, e non solo...e davvero mi sono commosso quando Nicola e la sua band hanno suonato brani tratti da 'Non al denaro, non all'amore né al cielo' e note dal film 'La vita è bella'.

Shalom

La Comunità Shalom, il luogo che insieme alla mia famiglia mi ha permesso, oggi, di essere un po' meglio del peggio che avrei potuto essere, compie in questo 2010 quarant'anni di vita. Ho voluto riassumere in questa foto (scattata all'oratorio di Biumo Inferiore, il luogo della Shalom) i motivi del mio frequentare tale ambiente educativo. Partendo da destra: le ragazze, lo sport (tabellone di basket e porta di calcio) e poi, visto che non se ne poteva fare a meno, Dio (i preti, la Madonnina, la scalinata dei nostri vesperi) il tutto avvolto dal profumo di tiglio (grossa pianta alle spalle del tabellone), che in questa stagione dava alle ragazze, allo sport e a Dio un dolce sapore.

Morire per gli amici

Per il 5° Memorial Fabio Aletti è stata scelta una frase di Seneca, che in sintesi dice: 'A cosa servono gli amici? Ad avere qualcuno per cui poter morire.' Che è poi lo stesso che si dice nel Vangelo: 'Nessuno ha un amore più grande di questo, dare la vita per i propri amici.' Ma senza arrivare a tanto, destino riservato a pochi eletti, 'folli' di Dio, mosche bianchissime, è pur vero che l'amicizia è stimolo a far morire (o quanto meno a zittire un poco) il nostro super-ego.

Patrizia e Maurizio

Completo gli auguri per l'anniversario di nozze degli amici Patrizia e Maurizio con la loro foto, e insieme ricordo Fabio, oggi che si conclude il Memorial a lui dedicato. Maurizio, uno dei più attivi collaboratori, si distingue anche per la maglietta ufficiale di tale avvenimento.