mercoledì 11 gennaio 2012

Il giro di campo


I ragazzoni del basket hanno preso l'abitudine di salutare il pubblico, al termine della partita, con un mezzo giro di campo, un cinque regalato ai tifosi. Che è anche la promessa di vincere sempre: almeno a Masnago.

Cimberio-Avellino: 94-78


Pronto riscatto della Pallacanestro Varese, dopo la debacle di Cremona. Sempre avanti (anche di 20), un po' per demerito di Avellino (percentuali al tiro disastrose), Varese si trova all'inizio dell'ultimo, decisivo quarto con un +12 per nulla rassicurante. E qui cominciano i dolori, che hanno vario nomi (fra i quali, soprattutto, Ganeto) e che ci portano a tremare. Green implacabile da 3 e Avellino arriva a soli 4 punti. Poi dobbiamo dir grazie soprattutto a Talts, Kangour e al solito, fantastico Diawara: buone cose sotto canestro, rimbalzi, palle recuperate e tiri da fuori ci portano di nuovo a respirare l'aria ossigenata della vittoria. Sarà un + 16 alla fine, ma l'abbiamo vista brutta. Diawara: 24 punti, Kangour: 22.

Figlie e malizia


Simpatico siparietto stamani, in prossimità della Terza Cappella del Sacro Monte. Stavo scendo e ho incrociato una bella e giovane signora, che non conoscevo. Mi ha salutato con un sorriso, il saluto riservato a chi si conosce. Le ho detto: "Ma ci conosciamo?" E lei si è presentata: era la mamma di un'alunna Vidoletti, ma non mia alunna. Avrei detto fosse la sorella, ma a parte ciò ho risposto al saluto. Dieci metri più avanti ho incrociato un'altra mamma, questa volta di una mia ex alunna Vidoletti. Ci siamo salutati e infine ho detto: "Mi saluti sua figlia!" Dopo pochi passi un signore, ancor più attempato di me, che scendeva al mio fianco, ha detto: "Ma quante figlie conosce lei!" Ho risposto: "Per forza, sono un insegnante." E lui, di rimando: "Avevo pensato un'altra cosa!" Ho avuto un attimo di esitazione e ho risposto sorridendo: "Ma sa che lei è malizioso!" E lui, con un sorriso malizioso: "E..insomma..."

Sarebbe meglio


Sarebbe meglio non svegliarci, al mattino, al suono irritante della sveglia. Quel suono giunge sgradito perché interrompe ciò che non si è ancora concluso. Sarebbe molto meglio potersi svegliare sempre come certe rare mattine, prima di quel suono, a conclusione di un ciclo positivo di sonno; all'aprire degli occhi, nella penombra, si avverte il corpo riposato, e insieme si percepisce un'indicibile pace interiore, un indefinibile stato di benessere, la gioia che circola aggrappata ai globuli rossi.