domenica 16 ottobre 2011

Uchimura, il Samurai.

Io vengo dalla ginnastica artistica, ho praticato questo bellissimo sport (unico neo, decidono i giudici il punteggio) dal 1965 al 1978. Oggi ho acceso casualmente la televisione e ho assistito allo sbalorditivo esercizio alla sbarra di Kohei Uchimura (nella foto da Google immagini lo vediamo agli anelli), primo nella storia a vincere il titolo mondiale per tre anni consecutivi. Kohei, detto il Samurai, era ai Mondiali di Tokio. Sono rimasto affascinato. E' un mostro, praticamente disumano. Ha vinto il titolo mondiale con 93.631 punti, un punteggio imbarazzante per gli avversari, lasciati ad anni luce di distanza. Grande, immenso Kohei!

Consigli parrocchiali

Oggi, in tutte le chiese della nostra Zona Pastorale, si sono rinnovati i Consigli parrocchiali. E anch'io, a Sant'Ambrogio, ho dato le mie tre preferenze. E insieme ho ripensato alla fine degli anni Ottanta, quando il mio amore e il mio servizio alla Chiesa erano molto più vivi e sostanziosi di adesso: suonano la chitarra alla Messa delle 9.15, seguivo un gruppo di adolescenti, organizzavo incontri culturali, dirigevo la rivista Sul Sagrato. In quegli anni si cominciava a parlare di Consigli Parrocchiali ma a S.Ambrogio il curato di allora non aveva fretta. Noto per il suo famoso 'No comment' (riferito ai fatti legati al Centro Gulliver che si trovava nell'ex Albergo Prealpi), ogni volta che mi vedeva, quel don diceva: "Quando vedo te vedo il lavoro!" Ebbene, fui io a sollecitare la costituzione dei seggi, per eleggere un regolare Consiglio parrocchiale. E naturalmente mi misi in lista. Tanti anni sono passati, oggi (e non per ragioni di tempo) mi limito ad andare a Messa alla domenica, ma la ricerca di Dio continua. E lo voglio ridire con una mia poesia:

PRESENZA

Quando mi servi T'uso,
il mio piccolo capo genufletto.
Scordo l'orazione di ieri,
incapace di te, senza parole.

Muore la luce, sviene il giorno, si sfalda
l'ingenuo riso di una grassa utopia.
Ricerco Te, sempre nascosto e vivo.
E Tu mi guardi, lo so.
E Tu mi ami.

A pagina tredici

Noto con piacere due articoletti in taglio alto, alla pagina tredici de La Provincia di Varese di oggi, domenica 16 ottobre 2011. Anzitutto le nozze del mio amico, grande fotografo Giorgio Lotti con l'amata Laura (testimone l'altro mio amico, e grande fotografo pure lui, Carlo Meazza), e poi la nascita dell'Associazioine culturale FLOREAT, ad opera della mia amica Luisa Oprandi. Noto in neretto due Zanzi, che si sono dati disponibili a collaborare con la neonata associazione: uno è Daniele, ben noto agronomo, che non è mio parente ma mio amico, mentre vedo con piacere anche mio fratello Guido, che dopo una ventina d'anni di lontananza dalla vita cittadina, 'chiuso' nel buen ritiro di Luino, ricompare ad offrire la sua competenza. Molto bene.

Autunno

Questo è l'autunno che amo

Un'amicizia

L’amicizia di Angelo e Mario

Il giorno di Natale del 1941, a Jwanoskij, villaggio russo, morì da eroe il bersagliere Angelo Vidoletti, varesino ventenne. L’Istituto Comprensivo di via Manin, che porta il suo nome, a settant’anni di distanza non ha dimenticato quel giovane e intende rinnovarne la memoria con una serie di iniziative. La prima è in programma venerdì 21 ottobre, quando la tradizionale corsa campestre d’autunno avrà una connotazione particolare. Ai vincitori di terza media verrà consegnata una coppa, a memoria di Mario Croci, amico di Angelo Vidoletti, con lui sul fronte russo. E mentre ad Angelo è dedicata la scuola, a Mario (che tornò a casa da grande invalido e pluridecorato) è stata intestata la palestra. Grazie alla sensibilità e alle abilità narrative del figlio Fiorenzo, nel 1999 vennero date alle stampe le memorie di Mario Croci, un uomo sempre ‘in prima linea’ (questo il titolo del libro), prima, durante e dopo la guerra. Un grandissimo sportivo; non a caso è arrivata la scelta di premiare i vincitori della corsa campestre della Vidoletti. E sarà questo il primo momento, seguito sabato 17 dicembre dalla commemorazione ufficiale, dedicata ad Angelo. Il presidente provinciale dell’Associazione Nazionale Bersaglieri, Dino Soldavini, in collaborazione col dirigente scolastico Antonio Antonellis, sta preparando l’evento, al quale verrà data la dovuta rilevanza a tempo debito. Così Mario ricorda l’amico Angelo, nelle sue memorie: “…Angelo, quel giovane con il viso da James Stewart, venne trucidato da un commissario russo, proprio come in un film, ma quella non era finzione, era realtà, e con una pallottola alla nuca l’attore non dice nemmeno le ultime parole per far piangere la platea…” Sette decenni dopo ha ancora senso parlare ai giovani di quel sacrificio? Alla Vidoletti non hanno dubbi: certamente sì.

La Provincia di Varese domenica 16 ottobre 2011