venerdì 14 ottobre 2011

Lettore e sbadigliatore

Uno legge e l'altro sbadiglia (foto da Google immagini). La coppia dei miracoli ha fatto un altro miracolo, meglio, è stata miracolata anche oggi. Il lettore ha fatto il ganassa, irridendo la messa in scena della sinistra e aumentando il tasso di odio nei suoi confronti; lo sbadigliatore ha detto che deciderà lui quando e come far finire sulla graticola del voto colui che chiamava, nel 1995, Berluskàzz e tant'altro. C'è stato un tempo nel quale seguivo con interesse, venato di passione, la politica locale e nazionale. Quel tempo si è chiuso. Ma più che sbadigliare, vorrei piangere.

Che errore!

Mamma mia che errore! Per fortuna l'amica Elena me l'ha fatto notare. Nel post che segue ho chiamato il neocardinale meneghino Ettore e non Angelo, Ettore Scola come il regista. Chiedo venia! In quasi 5 anni di blog altre volte ho sbagliato clamorosamente un nome, ora è toccato ad un alto prelato.

A metà

Varese si sta pitturando d'autunno. Questo tempo della mia vita viaggia fra due estremi: una fretta inarrestabile (la vita se ne va e tanto resta ancora da fare) e una quiete paradisiaca (a nulla serve tutto questo agitarsi, l'essenziale sta altrove). Ed io nel mezzo, sbattuto come una pallina da tennis di qua e di là, contro il muro del fare e del sostare, del correre e del sedere, dell'attacco e del distacco.