mercoledì 23 giugno 2010

Maturità

No, non invidio affatto mia figlia Caterina, proprio ora impegnata nella prova di matematica per il conseguimento della Maturità Scientifica. Nella vita da studente ho provato tutte le diverse gradazioni della fifa: da primo della classe ero più tranquillo, eppure matematica mi ha sempre fatto tremare...poi il lento calo, sino alla spasmodica attesa del bigliettino risolutore. Sì, anche quello ho sperimentato, e lo ricordo sensa vergogna. La vita è il continuo tentativo di starci dentro, trovando l'equililbrio fra l'impossibile vetta e il mai augurabile baratro. Povera Caterina! La vita da studente è davvero stressante...poi è meglio, decisamente meglio. Almeno così è per me. Si dice che le prove, nella vita, non finiscono mai. Si comincia da piccoli (nella foto, i famosi saggi di danza di Bruna Brunati, con mia mamma, a destra con gli occhiali, che suonava il pianoforte) e si va avanti, sino alla prova finale, la più dura. Ma oggi non invidio certo Caterina: le invidio l'età, non gli stress che alla sua età si è 'costretti' a subire.

Uno zio Bruno da non dimenticare

Due furono i protagonisti principali del restauro della chiesetta di Santo Stefano in Bizzozero: l'allora parroco don Luigi Antonetti e mio zio, l'architetto Bruno Ravasi (in foto). Un restauro magistrale, che fu completato (grazie anche all'apporto di mio fratello Guido) nel 1975. A 35 anni di distanza Giuseppe Terziroli dà alle stampe un volume. Titolo: L'ITINERARIO DELLA FEDE: SACRALITA' ED ARTE IN SANTO STEFANO. Domenica 27 giugno sarà una domenica della memoria: di don Antonetti, di Bruno Ravasi e di quanti hanno dato soldi, tempo e creatività per mantenere in vita un gioiello della nostra arte. Alle 10 la Messa in S.Stefano, celebrata da don Nino Origgi. Quindi, alle 11, la presentazione del libro di Giuseppe Terziroli. Infine il pranzo.
Il tempo passa, la crisi economica ci 'obbliga' a soffermarci sul presente, ma fare memoria del passato è anzitutto un atto di riconoscenza, di giustizia.

Viva la Varesina

Ricordo l'appuntamento di giovedì 24 giugno, ore 21, al PalaIgnis, per festeggiare la Società Varesina di Ginnastica e Scherma. Ingresso libero per assistere alle esibizioni dei ginnasti, alle evoluzioni aeree dei Truzzi Volanti e ad altri momenti di sport spettacolo, il tutto per dare visibilità alla Società Varesina di Ginnastica e Scherma, una delle più antiche e gloriose società sportive di Varese (se non la più antica, più che centenaria). Non avendo mie foto digitali da ginnasta, propongo questa di mio padre, Mario Zanzi, atleta di buon livello alla Varesina negli anni Quaranta-Cinquanta. Eccolo a Firenze, sul cavallo a maniglie. Il movimento non è' impeccabile, le punte non sono perfettamente tese, ma nel complesso l'esecuzione è accettabile.