domenica 21 novembre 2010

Ul quintal

Da qualche tempo, quando mi lascio prendere da un certo timore esistenziale, mi torna alla mente una frase di mio padre, che ripeteva quando eravamo ragazzi per invogliarci ad essere se non temerari, quanto meno non fifoni: 'Me car fiò, te fètt pu 'n quintal!' Che tradotto significa: 'Mio caro ragazzo, non fai più un quintale!' Allora tale frase forse mi infastidiva un po'. Oggi, che ho più anni di mio padre quando ci 'regalava' tale ammonimento dialettale, la frase mi rincuora e mi sprona.

in foto: mio padre Mario è il primo a sinistra

Varese 2010 meno 5

Il mio cuore nerazzurro non poteva non far sentire il suo battito anche nella serata di venerdì 26 novembre (ore 21, ex Cinema Rivoli), e quindi verrà fatta memoria (con questa immagine) del 22 maggio 2010, storica serata di Champions, che ha visto il centro città riempirsi del tripudio interista. Come molti sanno, il 2010 va mestamente chiudendosi in malo modo per l'Inter, del resto i cicli hanno un inizio e una fine. Ma Varese, per una notte, ha dovuto accettare la nostra gioia. E ricordarlo è un tributo alla verità. Vi aspetto.

Fra speranza e certezza

Commovente veglia, ieri sera, con spunti di meditazione per l'Avvento. Canzoni di Claudio Chieffo (cantate dal figlio Martino e da Maria Consigli) con l'accompagnamento, fra gli altri, di mio fratello Marco, parole di riflessione, il tutto per cercare un senso a questa nostra avventura terrena. Soprattutto per cercare di sopravvivere alla morte, chiusura incomprensibile, esito che respingiamo con forza. La serata voleva fra l'altro fare memoria di Alessandra, morta prematuramente. Fra i momenti più belli due canti: Ojos de Cielo (grande Maria!) e La Strada, una canzone di Claudio Chieffo che cantavo in gioventù, con la Shalom. Fra le domande irrisolte, come conciliare la speranza con la certezza. Gli amici di Comunione e Liberazione ci riescono. Io no.