sabato 27 agosto 2011

Mari e Pietro

Mi giunge gradita la foto della mia amica Mari, neomamma col piccolo Pietro, nato il 15 agosto. "Anziché la solita grigliata di ferragosto" mi scrivono Mari e Gianluca " ecco il bene più prezioso per il matrimonio. Che indimenticabili momenti!"
Già, sono momenti magici, che ho avuto la fortuna di vivere per ben tre volte. Un figlio è sempre magia. E' anche tanto altro, naturalmente.......

Un bel regalo

Per fortuna, superando terremoti e uragani, mia figlia Maddalena è tornata dagli Usa. E mi ha portato un gradito regalo, una maglietta comprata a Times Square. Davanti ha scritto 'Run Forrest Run' (Corri Forrest Corri) e sul lato B (foto) 'Stop Forrest Stop'. Fa riferimento al ben noto film Forrest Gump e alla mia passione per la corsa. Sono molto orgoglioso della mia nuova Tshort.

I monti pallidi

Questa immagine del Gruppo Sella bene evidenzia perché le dolomiti vengono anche chiamate 'monti pallidi'. Quel loro pallore, che risalta nel verde dei prati e dei boschi, le rende uniche. E deve aver sorpreso non poco il naturalista francese Deodat de Dolomieu (1750-1801), che ne studiò la genesi. Nate 250 milioni di anni fa, nel Triassico, da accumulo di conchiglie, coralli e alghe calcaree, le dolomiti sono composte da carbonato doppio di calcio e magnesio. La pietra è chiamata dolomia in onore del naturalista che se ne innamorò. Capisco il tuo amore, caro Deodat, capisco....

Unità

L'unità dà gioia, la divisione sofferenza: questo mi pare assodato. Abbiamo bisogno di avvertire l'unità fra corpo e spirito, fra desiderio e realizzazione, fra ideale e vita. In questo concetto basilare di unità (essenziale per la felicità) è compresa anche una sola donna. Ciò può apparire limitante, lesivo della libertà, ma ogni tentativo di smentire questa verità è destinato a renderci infelici.

foto: si distende l'Alpe di Siusi, dalle parti del rifugio Vicenza

Immacolata

Immacolata: il tuo nome mi fa venire in mente la neve, non quella ghiacciata e un po' sporca della Marmolada (foto), ma la neve fresca, appena scesa leggera dal cielo, bianchissima. Ieri pomeriggio stavo salendo con gli skiroll al Sacro Monte. Appena dopo la Farmacia di S.Ambrogio, in via Virgilio, ho capito che era successo qualcosa: molta gente a bordo strada, Vigili del Fuoco, ambulanze, Polizia Municipale. Mi sono avvicinato con timore. Ho tolto gli skiroll, ho proseguito a piedi. Sulla destra, nell'auto accartocciata contro il muretto, c'eri tu, Immacolata, ragazza di 21 anni. Ma non ti ho vista. In verità ho preferito non guardare, per timore di vederti. Non amo curiosare nella morte. I soccorsi c'erano, il mio compito era finito. Visto che costa poco, mi sono messo a pregare. Stamani ho saputo che in quell'incidente sei morta tu, Immacolata, giovane varesina. Scendevi troppo veloce? E' tua la colpa oppure no? Posso solo pregare: come ieri, come sempre.