mercoledì 21 aprile 2010
Se pubblica lui....
Dicono che per diventare bravi scrittori bisogna leggere i maestri, gli scrittori eccelsi. E' vero, sarà anche vero, diciamo che a me i grandi mettono un po' soggezione, di fronte a loro mi immiserisco e non riesco più a scrivere. Mi demotivano. Troppo bravi. Trovo conforto invece nella lettura di scrittori che sono riusciti a pubblicare un libro (magari anche con una grossa casa editrice) e che giudico alla mia altezza, se non inferiori. Leggo qualche pagina e trovo subito nuova creatività: se ce l'hanno fatta loro... Sono altresì sicuro di aver aiutato qualche aspirante scrittore, che dopo aver letto una mia pagina avrà esclamato: "Se ce l'ha fatta lui!"
in foto: il Teatrino di via Sacco, dove ho presentato alcuni miei libri
Auguri, caro Baffo
Tanti auguri, caro Padre Mauro, anzi, caro Baffo, anche se non leggerai mai questo post, visto che nella tua terra di missione, l'Uganda, internet non regala i suoi messaggi e le sue foto. Ti devo questi auguri anche per la tua testimonianza di fede, missionario comboniano in terra d'Africa. L'ultima volta che ci siamo visti parlavi di una fede messa alla prova, che non vede i frutti, che non si esalta per i risultati. La fede del 'piccolo gregge', che attende la vita eterna per gioire. In tutta sincerità sono piuttosto diffidente verso la fede che trionfa, le chiese piene, i successi mondani in campo religioso. Meglio lasciare alla politica, che punta tutto sull'al di qua, i trionfi del mondo. Al cristiano spetta soprattutto l'attesa.
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