lunedì 21 febbraio 2011

Amicizie

Le amicizie aiutano a superare l'inverno, proteggono dal vento freddo, soffiato contro di noi dalla corsa degli anni che fuggono.

in foto: inverno trentino

La mia caserma non c'è più

Leggo oggi che hanno abbattuto la caserma degli alpini 'Sigfrido Wakernell' di Malles Venosta. La mia caserma. Sono arrivato lì alla fine di ottobre del 1978, dopo il CAR a Merano. Chi andava alla 'Wakernell', storica sede del battaglione Tirano, sapeva di entrare in una caserma punitiva, vecchio stampo, con i muli, i gavettoni, i 'nonni' rompiballe, il gelido vento della Val Venosta, tanta aria buona ma soprattutto tante scomodità. Ad attendermi, il capitano Angelogiulio Di Pietro: secco, basso, cattivo. Ci sono rimasto sino al settembre del 1979. Non so se sono uscito più uomo, più maturo o solo con un anno in più. Oggi, sentendo dell'abbattimento di quelle pietre, capisco che hanno buttato giù anche un pezzetto della mia storia. Non c'è più nulla. Guardo i miei ricordi e dico loro: "Su dritti, resistete almeno voi!"

Gli infortuni

Una percentuale del 3-4% di infortunati è normale. Tenendo conto che la maggior parte degli alunni erano principianti, e che con la neve e il ghiaccio i pericoli si moltiplicano, 5 alunni al Pronto Soccorso (nulla di grave) su oltre 100 partecipanti non sono un'eccezione. Anche se ai prof fa davvero dispiacere vedere un alunno costretto a starsene a bordo pista, con un braccio ingessato. Lieve infortunuo anche per il prof. Piazza (foto), sorretto subito dalla collega Gazzotti. Naturalmente è uno scherzo: Piazza non ha mai varcato la porta di un ospedale, per lui i nosocomi sono un'invenzione superflua, inutile cemento a rovinare il paesaggio!

Occhi da medaglia

Gli occhi dei ragazzi, in attesa di classifica e medaglie, sono lucidi, spalancati, vigili e trepidanti. Coppe e medaglie per tutti i partecipanti alla garetta finale, durante la settimana bianca di Lavarone. Certe alzate di coppa rimarranno stampate nella memoria per sempre.

Dottoressa Silvia

Fra un paio d'ore mia nipote Silvia (in fondo, a capotavola, coi capelli biondi, durante un incontro delle cugine dal nonno Mario) si laureerà in Scienze della Comunicazione (laurea laurea, non laurea breve) all'Università dell'Insubria. Dopo Marta, ora anche Silvia. Molto bene. Un percorso si chiude, un altro inizia, di vita davanti ce n'è ancora moltissima. I miei complimenti!|