martedì 28 agosto 2012

Con le mani nella terra

Tutti gli anni, alla fine di agosto, prima che inizi il nuovo anno scolastico, vado alla Vidoletti e preparo la buca del salto in lungo, cioè tolgo la gramigna e le altre erbe infestanti, che hanno fatto razzia durante l'estate. Stamani, affondando le mani nella sabbia umida, pensavo all'importanza di dedicare del tempo ai lavori manuali, che offrono vari vantaggi: fanno muovere il corpo, permettono alla mente di pensare liberamente, regalano gratificazioni spesso immediate. Alternare lavoro mentale a lavoro manuale. E pensavo anche all'amico Alberto, che quest'estate ha lavorato manualmente per rimettere in sesto le persiane di casa: avrà fatto fatica, ma avrà anche ottenuto gratificazioni.

in foto: Andrew Howe, grande saltatore in lungo 

51° su 78

Torno un istante alla cicloscalata di domenica scorsa, la Cocquio-Orino di 5 km (la foto però fa riferimento alla Cronoscalata Brusimpiano-Ardena, che ho corso qualche anno fa, la bici è la stessa), perché ho letto sul sito dell'amico Sergio Gianoli (organizzatore della gara amatoriale) la classifica. Sono arrivato 51° su 78. Si tenga però presente (come ho già scritto qui) che il tempo che mi è stato assegnato (15'02") è fallace, in realtà ho corso in 14'01". Il che mi avrebbe permesso di migliorare di sole sette posizioni. Non molte, in verità. Ringrazio l'amico Sergio per la gara,  e per avermi citato nel suo pezzo.

Certo che è lecito

Certo che è lecito, e forse anche auspicabile, sperare in un colpo di fortuna che rivoluzioni la nostra vita, nel successo mondanamente inteso (soldi, gloria..), nella realizzazione di qualcosa che vada al di là della normalità e che ci assicuri un po' di imperitura memoria, dando ossigeno alla fisiologica vanagloria che ci è stata lasciata in dono....operiamo perché ciò si avveri, almeno come sogno, intanto però accarezziamo la quotidiana normalità (che non prevede voli transoceanici) affrontiamola come fosse un'impresa degna d'onore, considerando che, molto probabilmente (quasi sicuramente), sarà quello il terreno che dovremo far fruttificare, per non trovarci a mani vuote, con un pugno di sogni, quando dovremo consegnare il raccolto.

Franco, il pesista

Buon compleanno, caro Franco. Vedendo te non posso non ripensare agli anni giovanili alla Varesina, io coi miei sogni di ginnasta e tu con quelli di sollevatore di pesi, allenato dal mitico Macchi e da Angelo. Poi ci siamo ritrovati compagni al liceo, e poi ti ho visto impegnato nella corsa, per cercare con lo sport di ritardare la villania del processo di 'invecchiamento'. Teniamolo a bada, finché ci riusciamo.