giovedì 3 dicembre 2009

Incontro

La Decima Cappella, quella della Crocifissione, è il luogo ove quasi quotidianamente e con maggior intensità incontro mia madre. Perché l'ultima volta che salimmo insieme sulla rizzàda (molti, troppi anni fa) lei riuscì con gran fatica ad arrivare sino a lì, si sedette e non ce la fece a raggiungere il santuario. Qualche giorno fa, passando dalla Decima Cappella, l'ho incontrata più intensamente del solito. La sensazione di essere in braccio a lei, quando il profumo, la voce, il contatto sono ravvicinati. Materialmente possibili, nella immaterialità di una presenza che si rigenera di tempo in tempo.
in foto: riflessi alla Decima Cappella

In pace con se stessi

Durante la giornata vivo taluni ricorrenti attimi nei quali mi sento in pace con me stesso. Tale pace non è certo frutto del sentirsi a posto con la coscienza, appagati, soddisfatti, creditori più che debitori. No, credo che nessuno possa sentirsi tale. E' una pace frutto di un livello sopportabile, nella norma, comprensibile, accettabile di compromessi, silenzi, piccole bugie, prudenze, pavidità, mediocrità. E' la pace che genera da una considerazione: servi inutili sumus. Da tale pace nascono rimpianti (che hanno a che vedere con la nostalgia) più che rimorsi (che attengono alla disperazione).