giovedì 28 giugno 2012

Challenge Provincia di Varese


Il Golf Club Varese ospita un avvenimento d'eccezione, il Challenge Provincia di Varese, con professionisti del golf giunti da tutta Europa. Oggi una prima selezione, venerdì e sabato la sfida fra i migliori.

I numerini


Il grande tabellone, con aggiornamenti dei risultati sui campi in tempo quasi reale.

Un grande talento


Domenico Geminiani, 16 anni, talento del golf nazionale, presente sul green di Varese

Mister master Stefano

I miei più sinceri auguri all'amico Stefano Giani, che ha vinto di recente i Campionati italiani master nei 5 km di marcia (vedi foto). Stefano è ben noto a Varese, anche perché è l'unico che marcia con perfetta tecnica nei sobborghi della città, coi suoi baffi, il suo procedere impettito, il suo cappellino. Grande Stefano!

Equilibrio

Suggerire ai giovani che devono essere equilibrati è come dire ad una pentola a pressione che non deve fischiare. Che facciano le loro esperienze di trasgressione, di eccesso senza eccessi estremi, ma credo che alla fine arriveranno alla mia conclusione. Penso ai giovani: puntare al ribasso, accontentarsi, vivacchiare può essere persino piacevole, salvo poi arrivare alla mia età e rendersi conto di aver vissuto così così (e allora quel sospetto scoccerà assai), ma del resto puntare troppo in alto può ingenerare frustrazioni, sconfitte, depressioni.  Uno su mille ce la fa, canta Giannino, e gli altri 999 hanno il magone e si sentono falliti. E potrei fare molti esempi. Quindi? Rischiare ma non troppo, valorizzarsi ma coi piedi per terra..insomma, equilibrio.... discorsi da vecchi....voi giovani non ascoltatemi.

Fra medioevo e nuovo millennio

Procedo, saltellando fra Medio Evo e Nuovo Millennio. Per quanto riguarda la cura del corpo, l'importanza che attribuisco alla salute psicofisica per il raggiungimento della felicità, sono pienamente nel mio tempo. E del resto io sono un professionista del corpo, pur ribadendo lo stretto legame che c'è fra corpo e mente. Ma le riflessioni che faccio su ciò che veramente alla fine conta, sull'essenziale, sulle fondamenta che reggono l'edificio, soprattutto quando si procede nel tempo, mi portano ad un progressivo distacco dal corpo, nella convinzione che ci diventerà nemico e dovremo imparare a sopportarlo. E qui siamo nel primato dello spirito, cioè, se non erro, in pieno Medio Evo.  

Auguri, don

Auguri, don. Il 28 giugno di molti anni fa, credo il 1967, don Angelo (la foto non è il massimo, è l'unica che ho trovato su google) venne ordinato sacerdote e capitò nella mia parrocchia, a Biumo Inferiore. Da allora le nostre vite hanno camminato parallele sino al 1981 (quando mi sono sposato) e anche oltre. E' stato il prete che ha determinato maggiormente la mia vita, perché è stato molto presente negli anni decisivi, dai 15 ai 25 anni, quando si operano le scelte fondamentali, nel mio caso studio, lavoro e matrimonio. Fra pro e contro, devo ammettere che a tanti anni di distanza i pro credo siano superiori ai contro. Mi ha insegnato a pensare a Dio e ai fratelli. Ha messo insieme ragazzi e ragazze in un unico gruppo, e questo non è poco. Ha rafforzato il mio amore per la montagna, con le vacanze sulle Dolomiti. Ha però calcato troppo la mano sull'obbedienza, sul rispetto dell'autorità, e soprattutto non ci ha educato ad una fede dubbiosa. Per contro ci ha rafforzato nella virtù della pazienza. Ci ho messo molti anni a liberami da alcuni legami troppo stretti, dallo strapotere dei sensi di colpa, ma nessuno è perfetto, né io né don Angelo, quindi tutto sommando ringrazio di averlo incontrato. E lo ricordo con affetto.