lunedì 2 novembre 2009

Alda, poeta

La mia amica, poeta (o poetessa) Renata Spinella, sosteneva che anche per le donne va bene il termine poeta. Quindi scriverò che Alda Merini, poeta, è morta ieri a 78 anni. Di lei ho un caro ricordo; venne a Varese l'11 maggio del 2008 (eccola in foto, con Bambi Lazzati) e sorprese chi, come me, non la conosceva. Donna sincera sino alla sfrontatezza, geniale e instabile, passava dal lamento per il troppo caldo o freddo ad una poesia di alto livello, fumava e cantava, prometteva di volersene andare e poi rimase sino a tardi, eseguendo anche brani al pianoforte. Diceva: "Il poeta non è mai solo, è sempre accompagnato dalla meraviglia del suo pensiero". Eppure proprio lei ha fatto una vita di solitudine e il suo pensiero spesso la tradiva, la ingannava, la mortificava, obbligandola a continui ricoveri negli ospedali psichiatrici.

La morte si sconta vivendo

La morte si sconta vivendo, così Giuseppe Ungaretti pone fine ad una sua poesia. Io preferisco scrivere che 'la morte si vince vivendo'.
Pensare alla morte ha senso solo se tale pensiero ti regala una potente voglia di vivere. Altrimenti è meglio, molto meglio pensare ad altro.

Lacrime

Lunedì 2 novembre, commemorazione di tutti i defunti, e piove. Se la pioggia avesse un andamento inverso, diremmo che sono i vivi che piangono i loro morti; così siamo costretti ad ammettere che è il contrario: e non hanno tutti i torti.