giovedì 16 ottobre 2008

Lo dobbiamo assolvere

Credo non vi siano alternative: lo dobbiamo assolvere. Ogni giorno. perché ogni giorno l'imputato Dio è sotto processo, sia che ad accusarlo siamo noi (per cose storte che ci riguardano) sia che siano altri (ma noi comunque siamo spettatori delle disgrazie altrui). Se vogliamo continuare a crederGli, dobbiamo testardamente riconoscerlo cme Padre buono. Basta. Già i padri, in genere, sono buoni con i figli, e in più Lui è, per definizione, un Padre buono. Lo dobbiamo assolvere perché non c'entra, è estraneo ai fatti. Il colpevole è un altro. Chi? Metteteci chi volete, purché non sia Lui.
carlo.zanzi@tele2.it

Una bici mondiale

Ecco la bici mondiale di Ballan. Non gliel'ho chiesto, ma credo sia quella della vittoria. E se non è quella, è copia identica alla bici iridata. Una Wilier (stessa marca di quella di Gianni Argese) al carbonio, una grossa 'cicala al carbonio' che ha cantato per tutta quella domenica, compreso l'urlo finale.

Ballan in villa

Fastosa e festosa inaugurazione della Sala Napoleonica alle Ville Ponti. E, nel bel mezzo della festa, ecco arrivare l'iridato Alessandro Ballan con bici (forse quella che gli ha permesso di vincere i Mondiali) e sorriso. Sui mega-triplici schermi ecco le immagini degli ultimi due, meravigliosi chilometri di Ballan, locomotore inarrestabile lanciato verso la striscia bianca del Mapei Cycling Stadium. Un temporale di applausi, per quelle emozioni mondiali.